Ipnosi regressiva

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Fljll Flòi
view post Posted on 18/6/2010, 10:12




C'è chi sostiene che l'ipnosi regressiva possa far "ricordare" (ovvero inventare) rapimenti da parte di alieni che avevano poi cancellato la memoria del rapito (ne abbiamo dato un esempio qui).

C'è chi sostiene che possa far "ricordare" (ovvero inventare) vite passate.
Nella trasmissione "A gentile richiesta", su Canale 5, il 16 gennaio 2010 (un riassunto del resto della trasmissione, dedicata a sensitivi e simili, è qui), c'è un servizio di Alice Pedrini che si è sottoposta a una seduta di regressione ipnotica effettuata da Marco Chisotti (presentato dalla sovraimpressione come "psicologo e psicoterapeuta"). Costui sussurra con voce suadente che c'è una grande luce e una serie di altre banalità dal suono new age. La Pedrini, sdraiata sul lettino ad occhi chiusa, dice di essere un cacciatore che caccia cervi e cinghiali.
In studio, la Pedrini dice di avere poi dei sogni molto vividi. Dice che ha vissuto due esperienze: in una era una donna di nome Agnese che vendeva mele in un posto dove c'erano dei velieri e nell'altra (quella mostrata nel servizio) era un cacciatore in Amazzonia.
La D'Urso chiede a Chisotti se sono regressioni a vite precedenti. Lui risponde: "non lo so, lei ha vissuto emozioni". Quindi dice che potrebbe trattarsi di "memorie proteiche o legate al Dna di vite precedenti" ( :wacko: ).
Alessandro Cecchi Paone interviene dicendo che non ci sono e non ci sono mai stati cervi in Amazzonia e quindi non può essere un ricordo di una vita precedente.
La Pedrini dice che non sa se era in Amazzonia (ndr: invece l'aveva detto esplicitamente -_- ).
Chisotti dice che lui non ha mai parlato di vite precedenti.
(ndr: insomma il solito nulla di nulla)
 
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view post Posted on 19/6/2010, 20:49
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CITAZIONE (Fljll Flòi @ 18/6/2010, 11:12)
La Pedrini, sdraiata sul lettino ad occhi chiusa, dice di essere un cacciatore che caccia cervi e cinghiali.
[...]
un cacciatore in Amazzonia.
[...]
Alessandro Cecchi Paone interviene dicendo che non ci sono e non ci sono mai stati cervi in Amazzonia e quindi non può essere un ricordo di una vita precedente.

Premesso che non intendo dare alcun credito alle infondate affermazioni pseudoscientifiche sull'ipnosi regressiva a vite precedenti, l'obiezione di Cecchi Paone è però errata.
Il cervide Mazama nemorivaga è diffuso in Amazzonia (e in inglese è chiamato Amazonian Brown Brocket Deer). (1)
Nell'area amazzonica c'è anche Mazama americana.
In alcune zone ai margini di tale area si può trovare anche il cervo delle paludi Blastocerus dichotomus il cui habitat, secondo qualche studioso, poteva forse estendersi in passato molto più a nord, addentrandosi nell’Amazzonia (Ronald M. Nowak, Walker’s mammals of the world, Baltimore : Johns Hopkins University Press, 1999, vol.1, p.1118).

image image
A sinistra, Mazama americana. A destra, Blastocerus dichotomus (dalle rispettive voci di Wikipedia).

Sono gli altri animali citati, i cinghiali, che in Amazzonia non ci sono. Ci sono però i pecari che hanno una certa affinità con i cinghiali: un osservatore non esperto, vedendoli, potrebbe credere che si tratti di cinghiali.

image
Pecari dal collare (da Wikipedia)

Dunque è credibile che un cacciatore dell'Amazzonia veda un cervo e un animale simile a un cinghiale. Resta invece non credibile la regressione ipnotica a vite precedenti. Un pecari ha una certa somiglianza con un cinghiale, ma la regressione ipnotica a vite precedenti non ha nemmeno la minima somiglianza con una pratica seria e le affermazioni sulle "memorie proteiche o legate al Dna di vite precedenti" non hanno la minima affinità con la scienza.


(1) Mazama nemorivaga è considerato da alcuni studiosi un sinonimo di M. gouazoubira. La scheda dello Iucn considera questa scelta errata: R.V. Rossi - J.M.B. Duarte, Mazama nemorivaga, 2008, in IUCN 2010. IUCN Red List of Threatened Species, version 2010.1, www.iucnredlist.org/apps/redlist/details/136708/0

Edited by Giorgio - bib - 20/6/2010, 12:04
 
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Fljll Flòi
view post Posted on 26/10/2011, 22:27




Assassin's Creed: si può vivere una vita precedente?, "Mistero", Italia 1, 23 ottobre 2011

Il servizio parte parlando del videogioco Assassin's Creed, nel quale una macchina chiamata "Animus" può leggere i ricordi anche di vite passate contenuti nel dna di una persona. Il protagonista si ritrova così in un uomo di secoli prima che faceva parte della setta degli Assassini, appoggiata dai Medici e in lotta contro i Templari (ndr: eccoli! :P ), a loro volta appoggiati dai Borgia.
Daniele Bossari si chiede se il dna può contenere memorie di vite precedenti e dice che medici e psicologi hanno una tecnica che permette di vederle: l'ipnosi regressiva. (ndr: e ribadiamo che si tratta di una pratica senza fondamento scientifico)
Bossari se ne va quindi a farsi fare un'ipnosi regressiva da Marco Chisotti e Antonello Musso.
Chisotti (già ricordati qui) dice che durante la trance ipnotica "l'intelligenza scannerizza il dna" (ndr: :wacko: ) e preleva informazioni.
Bossari si siede sul divano tra Chisotti e Musso, chiude gli occhi e dopo un po' con voce bassa descrive un castello e dei vessilli bianchi con croci rosse (ndr: Templari? :o: ) e dice che sta combattendo in una battaglia. Marco Berry si avvicina alla telecamera e sottovoce dice che si è visto un cambiamento in Bossari, che si vede la sua sofferenza e altre assurdità di questo tipo (ndr: Berry, ti abbiamo proprio perso? :cry: )
Terminata questa ridicola "ipnosi regressiva", Bossari dice che potrebbe descrivere le persone, che non sa che lingua parlassero ma la capiva, che indossava un'armatura con cotta di maglia e spada pesante.

NDR: Uno dei punti più bassi raggiunti da "Mistero"... <_<
 
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Fljll Flòi
view post Posted on 22/5/2012, 22:26




Esiste la reincarnazione?, "Storie vere", Rai Uno, 21 maggio 2012

Si comincia con un'intervista a due tizi che praticano ipnosi regressiva. Non vengono detti i nomi né ci sono sovraimpressioni, ma, se non erro, sono Marco Chisotti e Antonello Musso, quelli che hanno fatto l'ipnosi regressiva a Daniele Bossari di cui si diceva nel post precedente. I due parlano di intrecci di tanti individui, di memorie di tipo proteico (ndr: :blink: più Proteo che proteine?), della presunta efficacia di queste pratiche (ndr: senza alcuna conferma scientifica) per coliti croniche, gastroenteriti, asma, allergie, ipertensione.
Dopo questo breve filmato introduttivo, si passa in studio.
Una tale Maria Vittoria (che, se ho ben capito, è una presenza fissa nel pubblico) dice che, quando era morto suo marito, sua figlia desiderava che si reincarnasse in un suo figlio e il figlio poi nato gli somigliava molto. La conduttrice Georgia Luzi giustamente osserva: "va be', è il nipote...". Maria Vittoria, però, prosegue dicendo che quando il bimbo aveva tre anni erano passati davanti al bowling dove lavorava il nonno e il bambino aveva chiesto alla mamma se si ricordava quando lavorava lì.

NDR: E' il classico tipo di "prove" che nulla provano. Prima di tutto, bisognerebbe appurare la veridicità della storia. Anche senza pensare a una storia inventata, ci possono essere errori di interpretazione, tanto più che l'interlocutore era un bambino di tre anni. Quindi si deve tenere conto che, come si vede da quanto da lei detto, la signora e la figlia erano predisposte a credere alla memoria di vite precedenti e quindi potrebbero, anche inconsciamente, aver influenzato il bimbo. Per esempio, potrebbero aver detto qualche volta "qui è dove facevi questo o quello" e il bambino potrebbe aver recepito e riproposto la cosa in un'altra occasione.

Bruno Renzi, psichiatra e psicoterapeuta, dice che l'ipnosi è una metodologia per raggiungere i primi momenti dell'infanzia e persino la vita intrauterina e "recuperare delle memorie dell'anima" di vite precedenti. Anche se dice che potrebbe anche trattarsi di "metafore" e non necessariamente di ricordi di vite precedenti, di fatto ne parla come se l'ipnosi regressive portasse veramente a recuperare presunte vite passate. Asserisce che queste esperienze hanno una forte influenza sulle persone e danno loro messaggi etici importanti. Dice di essersi sottoposto lui stesso a ipnosi regressiva e che si è visto in una vita precedente da frate, ma, anche stavolta, dice che potrebbe però trattarsi del suo immaginario. (ndr: insomma, pur dicendo che potrebbero non esser nulla, ma continua a parlarne come di una cosa reale) Riferisce che in due casi descritti nel suo libro Anima ritiene che le persone siano entrate "in risonanza" con altro (ndr: :huh: ) e così siano emerse "verità altamente etiche" e "altamente evolutive" (ndr: :wacko: ) che hanno portato i due a riorientare in senso positivo le loro vite. Sconsiglia l'ipnosi regressiva a chi ha psicosi o disturbi borderline, ma dice che può aiutare chi ha lievi disturbi di ansia.
La cantante Donatella Rettore dice che quando era ragazza ha vissuto molti episodi paranormali, anche se da 20 anni non ne ha più e si chiede se c'è una spiegazione per la diminuzione dopo l'età giovanile (ndr: ne parla come se fossero fatti appurati e condivisi sia i fenomeni paranormali che il loro calo con l'avanzare dell'età). Dice che i suoi tre cani le mostrano che gli animali hanno un rapporto con l'ignoto che manca all'uomo e cita le classiche domande "da dove veniamo?", "cosa facciamo?", "dove andremo?" (ndr: cioè vuol dire che i cani si fanno queste domande? :blink: ) Cita come un dato di fatto la famosa leggenda metropolitana che quando si muore si perdono 21 grammi di peso, che sarebbe il peso dell'anima. Quindi racconta un suo incontro con il paranormale. Dice che nel 1979 era diciannovenne (ndr: e questo effettivamente è paranormale perché è del 1955 e quindi con lo scorrere normale del tempo doveva avere 24 anni) ed era in tournée e, passando da Assisi in auto con coreografi e ballerini, era capitata davanti al cimitero del Commonwealth aveva pensato di visitarlo. Entrata, aveva avuto la sensazione di essere in un'altra dimensione ed era andata dritta a una tomba di un soldato, un sergente di nome Thomas, morto l'8 luglio del 1944. Dice che il giorno della morte corrispondeva a quello della sua nascita.
La Rettore dapprima si confonde dicendo anno invece di giorno e poi si corregge e la Luzi cerca di aiutarla dicendo che era morto proprio nel giorno in cui nasceva la cantante, commettendo così una gaffe perché le aggiunge 11 anni. La Rettore, presa in contropiede, spiega che la coincidenza è per giorno e mese, non per l'anno, perché "c'è un periodo in cui credo l'anima giri" (ndr: e finisce il giro a distanza di anni, ma esattamente nello stesso giorno e mese? :P ).
La Rettore prosegue dicendo che dopo questo evento era andata a trovare la famiglia del sergente morto nel 1944 e, quando la madre le aveva aperto la porta, vedendola l'aveva accolta con la frase "Come here, Tommy", come se fosse il figlio morto.
Dice che dal tempo in cui ha avuto questa esperienza aveva cominciato ad avere attacchi di panico. Aveva quindi intrapreso la "terapia R", basata sull'ipnosi regressiva, ma la prima volta qualcosa non era andato bene e non riuscivano a svegliarla.
La Luzi le chiede se era rimasta incastrata in un'altra dimensione. (ndr: eh??? :wacko: )
La cantante dice che ha scoperto di essere stata un tamburino in una vita precedente. Dice che comunque l'ipnosi regressiva non le ha giovato per gli attacchi di panico che ha superato invece con farmaci e psicoterapia.
Renzi dice che quegli attacchi di panico erano legati all'angoscia di morte e di perdita e ripete che nell'ipnosi regressiva si deve trovare qualcosa di etico.
Armando De Vincentiis, psicologo, del Cicap, porta finalmente del buon senso facendo notare che l'ipnosi regressiva pone un problema di metodo, perché la memoria è fallace. Spiega che è stato provato sperimentalmente che la memoria non è una registrazione oggettiva, ma esercita una ricostruzione attiva. Gli chiedono dei déjà vu e lui risponde che ci sono diverse ipotesi in materia, una delle quali è che si tratti di un errore per il quale ciò che è stato appena visto viene catalogato dal cervello come un ricordo di tempo prima e quindi quel che sembra di ricordare da un passato più lontano è in realtà quel che si è visto pochi secondi prima. Gli chiedono dei sogni premonitori e lui fa notare che statisticamente qualche sogno dovrà pur azzeccare e si ricorda poi il caso in cui c'è stato un successo e non gli insuccessi. Lo stesso vale per le profezie.
Il conduttore Savino Zaba interviene per ricordare che la "profezia" della sensitiva Teodora Stefanova sulla finale di Coppa Italia, fatta in una precedente puntata del programma, si è rivelata sbagliata. (ndr: vedi qui)
Stefania Rossotti, autrice di Ti parlo da una vita (basato sulle esperienze di madri che credono di parlare con i figli perduti) dice che sulla reincarnazione non sa cosa dire, ma ritiene che qualcosa resti.
Paolo Apolito, docente di antropologia sociale all'università di Roma 3, dice che la reincarnazione è una credenza vecchia (cita Pitagora che si richiamava a sua volta all'orfismo) e che c'è un equivoco su di essa: in passato era una credenza pessimista. La reincarnazione era una maledizione, una condanna per chi doveva espiare dei peccati. Ora invece è interpretata in senso positivo. Distingue tra scienza e credenza e sostiene che le credenze sono più efficaci, che rispondono alle domande sul senso e valgono in un'ottica collettiva. Gli viene fatto notare che però sono meno attendibili e lui dice che il credente può sempre rispondere "ma chi se ne importa!" (ndr: :huh: )
La Rettore dice di pensare di essere stata anche un leone in una vita precedente e afferma che ne avrebbe ancora un tratto perché avrebbe un po' di coda e, dando vita a un siparietto molto trash, chiede a Zaba di verificare toccandole il coccige. Lui lo fa e dice che in effetti ce l'hanno tutti, ma lei l'ha piuttosto pronunciato. Terminato il momento trash, la Rettore dice che crede anche nella telepatia degli animali e porta come esempio il suo cane, un border collie che definisce "disturbato". Dice che all'ultimo dell'anno era così spaventato dai botti che doveva dargli delle gocce per calmarlo, ma che quando lo portava ai concerti sembrava entrare in un'altra dimensione e stava lì immobile come se fosse morto fino al termine del caos.
Zaba osserva che magari semplicemente dormiva, ma la Rettore dice che è impossibile che dormise in mezzo a tanto rumore.
Antonello Lapolla pensa di essere la reincarnazione di un guerriero maya. Parte con la premessa "sono una persona normalissima" e Zaba ribatte: "lascialo stabilire a noi" (ndr: questa gli è venuta bene :lol: ). Lapolla racconta che 12 anni fa, facendo un viaggio a Cuba, ha conosciuto un medium con cui ha fatto meditazione. Dice che ha provato sensazioni fisiche e mentali particolari, che sentiva delle voci e vedeva in modo strano. Continuando queste esperienze, avrebbe scoperto di avere alcune doti paranormali: scrittura automatica, pranoterapia, chiaroudienza, trasmigrazione del corpo (dice che per due volte ha visto dall'alto il suo corpo nel letto). Nega che possa essere suggestione. Dice che il suo spirito guida è un suo ex compagno di squadra di calcio morto nel 1989, che sente parlare mediante chiaroudienza. Sarebbe venuto a sapere che in una vita precedente era un guerriero maya. Dice che in ipnosi regressiva parlava una lingua strana e si sta verificando se è la lingua dei maya.
De Vincentiis dice che, una volta che sia verificato che è una lingua vera, bisogna tenere in conto la possibilità di una criptomnesia: uno potrebbe aver sentito delle parole in una lingua che non conosce e poi, tempo dopo, le parole riaffiorano senza che si ricordi la fonte.
 
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