Pranoterapia

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Fljll Flòi
view post Posted on 24/12/2010, 21:56




Un socio del Cicap è andato alla "A.Mi. University" fingendosi interessato a frequentare un corso per pranoterapeuti e ha raccolto un po' di interessanti informazioni.
Quando ha chiamato per informazioni, ha detto che aveva il dubbio di avere qualche potere da pranoterapeuta e che voleva sapere come poteva accertarsi che così fosse. Il motodo per verificarlo sarebbe "un test di mummificazione di una fettina di fegato e consiste nell’applicare l’energia delle mani per fare in modo che la fettina non vada in putrefazione, ma si secchi restando integra".
Dopo una settimana, la fettina è completamente mummificata e il cicappino la porta, qualche giorno dopo, all'istituto per farla analizzare.
Durante una lezione di prova gratuita, parlando con un'allieva, scopre che questa ha pagato circa 3600 euro per corso e materiale didattico (2000 circa), iscrizione all'associazione della A.Mi. University (150), assicurazione e iscrizione all'albo privato dell'istituto (il resto). Il corso dura un anno con due lezioni settimanali.
Cito un passaggio significativo e divertente:
CITAZIONE
Sempre nel break, chiacchiero anche con un’altra ragazza parlando del test preliminare, quello del fegato: mi dice che molto stranamente ha notato che il test è riuscito anche al suo fidanzato, che non è prana. E mi dice anche che un risultato simile lo ha ottenuto con una fettina di fegato non sottoposta al loro trattamento (né suo né del fidanzato). Dai cavoli, ci è arrivata! E invece no: mi dice che probabilmente a livello molecolare (!) la differenza si vede, però a loro sembrano uguali

:lol:
La docente dice cose del tipo: "la respirazione è in realtà una forma di comunicazione con l’universo: respirando si assorbe l’energia dell’universo perché ci arrivano i raggi cosmici, quindi materia perché la materia è energia, quindi Einstein, dopotutto il 98% è elettromagnetismo". Come dice il cicappino: "Non ci ho capito niente, ma almeno mi ha fatto sorridere".
Viene chiesto se il lettino è meglio in legno, dato che è più "naturale", ma la docente dice che anche ferro e plastica in fin dei conti derivano dalla natura (ndr: e va be', c'è qualcosa che in ultima analisi non deriva dalla natura? viene creato dal nulla? :lol: ).
Però un po' prima la docente aveva detto che il paziente non doveva indossare abiti sintetici e il cicappino sotto mentite spoglie allora chiede, sulla base dello stesso ragionamento, perché allora non vanno bene gli abiti sintetici. Momento di panico nei pranofili che cercano di superare l'evidente contraddizione dicendo che sì si sente meno l'energia, ma in effetti un 60-70% si sente pure con gli abiti sintetici. A salvarli dall'imbarazzo è lo stesso cicappino che afferma: "ok, ok, ho capito: state dicendo che dato che l’importante è il benessere del paziente e gli abiti sintetici possono provocare fastidio, per avere un maggiore equilibrio energetico sono quindi meglio i tessuti naturali".
E nell'articolo commenta: "Non conoscevo il significato di quanto avessi appena detto, ma tutti erano più contenti e sorridenti." :lol: :lol:
Alla fine riesce a farsi dire quanto dovrebbe pagare per corso ecc.: la cifra è di 3620 euro.

* Pranoterapia: tocchiamo con mano, Query Online, 24 dicembre 2010:
http://www.queryonline.it/2010/12/24/prano...hiamo-con-mano/
 
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