Per Natale cosa ci ha regalato Voyager?
Un'intera puntata sui
TEMPLARI (con molto riciclo... ma in effetti è un'usanza diffusa riciclare i regali di Natale...
)
"Voyager", Rai Due, 25 dicembre 2009
Speciale: La notte dei TemplariNonostante ormai dovrebbe conoscere come le sue tasche tutto ciò che riguarda i Templari, Roberto Giacobbo parte con un clamoroso chiamando "imperatore" il re di Francia Filippo IV il Bello.
Il servizio dice che lo schiaffo di Anagni, inflitto dal regno di Francia a papa Bonifacio VIII, sia stato il primo passo verso la soppressione dei Templari.
(Intanto Giacobbo si ravvede e fa ritornare re Filippo il Bello.)
Si arriva all'attacco con il quale i Templari vengono catturati e imprigionati. Qualcuno però riesce a fuggire dalla Francia e porta con sé il leggendario tesoro. Vengono citati un paio di castelli francesi in cui si pensava potesse essere stato imboscato, ma non è saltato fuori nulla. Alcuni Templari se ne vanno in Spagna e dal Portogallo. Dal Portogallo qualcuno parte per le isole britanniche.
George Brunel, presentato come "archivista", dice che il guaio per i Templari è stato quando hanno ritrattato le loro confessioni di colpevolezza. Se non lo avessero fatto, mantenendo le loro abiure, avrebbero potuto essere perdonati. Così, invece, la ritrattazione dell'abiura era stata vista come un voler perseverare nell'errore e punita con il rogo.
Jacques de Molay dopo sette anni di prigione ritratta la sua ammissione di colpevolezza e viene mandato al rogo. Da lì lancia una maledizione contro re e papa.
Jean de Richecourt, presentato come "storico", dice che de Molay, nella sua maledizione, parla di una morte entro un mese per il papa e entro un anno per il re e così avviene.
Barbara Frale (presentata con la sovraimpressione "Archivio Segreto Vaticano") dice che nell'Archivio Segreto Vaticano è stata trovata una pergamena che rivoluziona la storia conosciuta: infatti risulta che il papa aveva assolto i Templari.
Giacobbo dice che un segreto sconvolgente (sempre moderato, lui) si nasconde a L'Aquila.
Nella chiesa di santa Maria ad Criptas (XIII sec.) ci sono degli affreschi che ricorderebbero la Sindone definita "una delle reliquie sicuramente in mano templare" a quei tempi (ndr: invece chiaramente non poteva esserlo per il semplice fatto che a quei tempi ancora non era stata fatta). Voyager dice che san Giorgio e san Martino sono raffigurati con caratteristiche da Templari (croce rossa su campo bianco) e che anche il mantello bianco di san Martino è un tratto da Templare.
Seguono un po' di follie numerologiche su L'Aquila e Gerusalemme che già erano state usate in una puntata del programma.
Anche la parte su Celestino V e i Templari è un riciclo.
Voyager dice poi che le collocazioni di alcune cattedrali francese sono sulla Terra in corrispondenza alla costellazione della Vergine in cielo.
Eccoci alla cattedrale di
Chartres, costruita dai cistercensi che Voyager chiama "i padri dei Templari" perché Bernardo di Chiaravalle ha scritto la regola dei Templari. Arriva un po' di altra numerologia: il numero delle pietre che compongono un labirinto disegnato sul pavimento è pari al numero dei giorni della gestazione della donna, la navata centrale ha come misure 74 e 37 metri che sommati fanno 111, numero magico dei Templari.
Si passa a
Castel del Monte, in Puglia, un edificio a pianta ottagonale definito da Giacobbo "uno dei castelli più enigmatici al mondo". Voyager dice che si trova sulla linea che unisce Roma e Gerusalemme e che di questo edificio (costruito forse tra il 1230 e il 1240) non si conosce la funzione. Castello? Ma perché non ci sono fossati, magazzini, cucine, depositi? Casino di caccia? Ma non è troppo imponente per essere solo un casino di caccia?
A questo punto Voyager impazzisce del tutto dicendo che il castello è a metà strada tra Chartres e Giza (e si chiede ovviamente se è solo "pura coincidenza") e che ha dei rapporti con la piramide di Giza attraverso i numeri 37, 74, 111. Dice che nel castello ci sono le misure di 37 e 111 cubiti egizi. Giacobbo dice che l'ottagono unisce la terra al cielo. Voyager dice che Federico II, che ha fatto costruire il castello, è morto a 56 anni e 56 è un multiplo di 8.
Giacobbo fa due altre ipotesi sull'edificio. Cassaforte per rinchiudervi il Graal? Ricostruzione in grande sul modello del Graal?
Oppure un laboratorio alchemico per esperimenti sulla trasformazione del piombo in oro o per l'elisir di lunga vita? O il luogo dove Federico II e alcuni ordini cavallereschi, tra cui i Templari, avrebbero stretto un patto segreto per riunire le tre grandi religioni monoteistiche?
Voyager dice che prima di morire Federico II indossò un saio cistercense, ovvero dell'ordine che costruì Chartres e ispirò i Templari.
Il servizio prosegue dicendo che i Templari avrebbero portato il Graal in Europa passando forse per Venezia e che Ca' Vendramin poteva essere legata ai Templari che vi si sarebbero riuniti dopo la soppressione dell'ordine.
Da La Rochelle, nel 1307, sarebbe partita una flotta templare di cui si sarebbero perse le tracce. Intercettata e affondata? Ma, si chiede Voyager, perché partire da La Rochelle? sarebbe stato un punto di partenza ideale se si voleva andare in America.
Colombo arrivò in America con le croci templari sulle vele (ndr: e va be', non è che ogni croce rossa su campo bianco deve essere per forza considerata templare...) e fu accolto bene. Voyager si chiede: che l'abbiano così accolto perché avevano già visto quelle insegne?
Ruggero Marino, presentato come "giornalista", ripete questa storia sulle vele di Colombo e sul fatto che non era la prima volta che in America vedevano quelle croci.
Voyager dice che Colombo aveva detto che gli indigeni che aveva visto avevano orecchie molto grandi e che a Chartres sono raffigurati uomini con le orecchie molto grandi e da qui arriva alla conclusione che i Templari erano arrivati in America.
Parte finale sul tesoro dei Templari con tre bei ricicloni:
- Islanda
- Rosslyn
- Oak Island