Statue preistoriche, "Voyager", Rai Due, 27 febbraio 2012
(all'interno del servizio
Cose che non dovrebbero esistere)
Si parla delle rocce di Marcahuasi, in Perù. (ndr: in realtà non sono statue, ma rocce erose dal vento e dalla pioggia nelle quali per pareidolia vengono visti volti umani o forme di animali)
Lo "scopritore" delle presunte statue è stato il peruviano Daniel Ruzo (morto nel 1991).
Per Ruzo sarebbero l'opera di una civiltà di 85 secoli fa, distrutta da un diluvio. Questa civiltà viene identificata con Atlantide.
Marco Zagni, presentato come il primo italiano a giungere a Marcahuasi, nel 1998, dice che alcuni studiosi negavano anche che Marcahuasi esistesse, dicendo che le foto erano dei falsi.
Ruzo catalogò otto "statue" con visi umani.
Voyager butta lì la domandina: forme scolpite da uomini o forme che sono nella mente di chi vede? Ma la seconda pista (che è quella corretta), non viene poi più presa in considerazione.
Bill Cote (presentato come "ricercatore") dice che lo sorprende il fatto che non tutti vedano i volti.
Peter Schneider (presentato come "esperto di Marcahuasi") dice che le "statue" sono solo in quella zona e non sulle alture vicine.
Voyager dice che si potrebbe spiegare qualche somiglianza casuale, ma con 200 "statue" è più difficile.
Robert M. Schoch dice che le "statue" non si riferiscono solo a situazioni del Perù, ma comprendono figure da ogni parte del mondo, come quella del sacro ippopotamo dell'antico Egitto, Tauret (dea egizia della fertilità). Dice che c'è l'opera del vento, ma anche degli uomini e che risalirebbe a 10.000 anni fa.
Secondo i sostenitori dell'idea che siano statue, ci sarebbero volti di varie etnie.
Schoch e Graham Hancock dicono ke la storia umana è cominciata prima di quel che l'archeologia crede.
(foto da
Wikipedia)