Tutankhamon: il tesoro rubato, "Voyager", Rai Due, 6 ottobre 2010
"Voyager" dice che la morte di Lord Carnarvon contribuì a far diffondere la leggenda della maledizione di Tutankhamon, ma che il finanziatore degli scavi morì probabilmente per un'infezione dovuta a una puntura di zanzara e che era stata mal curata.
I giornali parlarono di una maledizione e forse lo stesso Howard Carter favorì la diffusione della storia per tenere lontani un po' di curiosi dal sito degli scavi.
Zahi Hawass dice che nelle tombe possono esserci germi e per questo lui le lascia aperte per due giorni prima di entrarci, mentre una volta si entrava subito. Dice anche che non si rade mai prima di entrare in una tomba perché i taglietti che potrebbe farsi possono infettarsi. Detto questo, sostiene che la maledizione non esiste.
Roberto Giacobbo si atteggia a scettico e dice che, come hanno detto più volte, la maledizione di Tutankhamon non esiste. (ndr: ma siamo sciuri che Voyager abbia detto più volte ciò? Io non lo ricordo e non mi sembra che Voyager abbia mai fatto 'ste grandi professioni di scetticismo, però potrebbe anche essere).
Quindi Giacobbo dice che nessun germe può resistere così a lungo ed essere ancora vitale in una tomba egizia (ndr: quindi sconfessa il suo amico Zahi Hawass che poco prima parlava proprio di questa possibilità
O forse è diventato scettico per andare contro i rivali di "Mistero" che (v. post precedente) avevano presentato la teoria della contaminazione biologica?
)
Hawass dice che però un curioso incidente era in effetti capitato quando dovevano esaminare la mummia di Tutankhamon con uno scanner e la macchina si era bloccata.
Voyager dà i dati delle morti per far notare che non sono poi così tante, negli anni successivi alla scoperta, come si vorrebbe far credere da chi sostiene l'idea della maledizione: dei 22 presenti all'apertura della stanza dov'era il sarcofago solo 2 morirono nei 10 anni successivi e nessuno dei 10 che assistettero allo sbendaggio morì in quel periodo.
Insomma, incredibilmente a Voyager compare un po' di razionalità.