Misteri degli Egizi

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Fljll Flòi
view post Posted on 6/3/2009, 12:53 by: Fljll Flòi




Egitto proibito, "Voyager", Rai Due, 4 marzo 2009

Roberto Giacobbo presenta questo servizio come qualcosa di "forse legato solo alla famtasia, solo alla leggenda". "Forse"? Se persino Giacobbo sente il bisogno di fare questa premessa, sicuramente sarà una sequela di bufalazze.
Voyager ha interpellato appositamente un poker di assi (della bufala):

Robert Bauval
Graham Hancock
Robert Schoch
John Anthony West


Hancock dice che il suo contributo in tema di Egitto antico è stato quello di mettere in rapporto gli Egizi con un'antica civiltà perduta della preistoria (ndr: quindi il suo contributo è nullo perché è un rapporto che non esiste).
Giacobbo la definisce una "tesi realmente suggestiva" (ndr: che si può tradurre con "bufala").
Hancock parla di un cataclisma avvenuto oltre 12.000 anni fa che avrebbe estinto la civiltà avanzata di cui parla. Il livello del mare sarebbe salito di 120 metri (ndr: a occhio e croce mi sembra un dato assurdo). I superstiti si sarebbero rifugiati in varie parti del mondo (Egitto, Perù/Bolivia, Messico) e avrebbero costruito in quei luoghi grandi monumenti per trasmettere le loro conoscenze.
Ci sarebbe quindi un "salto evolutivo" fatto compiere da un popolo esterno.
Bauval dice che in Egitto un popolo di pastori tutt'a un tratto è diventato una civiltà megalitica. A suo parere (ndr: inaffidabile) ciò sarebbe dovuto a un "popolo delle stelle" o "popolo megalitico" sparito poi improvvisamente verso il 3000 a. C.
Giacobbo dice che le piramidi della piana di Giza, costruite durante la IV dinastia, mostrano un salto in avanti di secoli rispetto a quelle costruite soltanto poco prima. A suo parere le costruzioni della III dinastia rispetto a quelle della IV sono come una bicicletta rispetto a un jet supersonico e con la V dinastia si torna al livello della bicicletta.
Hancock dice che i faraoni furono coinvolti nella costruzione delle piramidi, ma completarono un progetto che era nato migliaia di anni prima (12.000 anni fa). A quei tempi, secondo il suo parere (ndr: inaffidabile anche questo), furono costruite le piattaforme, il tempio di Chefren e i locali sotterranei.
Le posizioni delle piramidi di Giza corrisponderebbero alle stelle della cintura di Orione come appariva 12000 anni fa e, aggiunge Giacobbo, la posizione della Sfinge in rapporto ad esse è quella di una nebulosa.
Bauval dice che furono costruite così per mettere una data. Una lapide poteva andar persa, ma se si costruivano le piramidi in corrispondenza delle stelle, il riferimento non poteva perdersi.
Hancock sostiene che anche l'Angkor Vat è costruito per riflettere un allineamento stellare, che in questo caso sarebbe la costellazione del Drago.
Schoch afferma che l'erosione dice che la Sfinge non può essere stata costruita nel 2500 a. C., ma deve essere molto più antica: bisogna, a suo parere (ndr: inaffidabile pure questo), risalire almeno al 5000 a. C., ma anche più indietro.
West dice che la Sfinge è antichissima.
Si arriva così a portarla indietro di 10000 anni e forse anche a 36000 anni fa.
Schoch sostiene che la testa della Sfinge è troppo piccola per il corpo e che deve essere stata ri-scolpita per rimediare all'erosione.
West dice che lui e Scoch pensano che l'erosione sia dovuta all'acqua e questo porta a periodi di piogge che sono più antichi della datazione ufficiale del moumento.
Voyager ci informa (ma non ne avevamo dubitato nemmeno un secondo) che le teorie di West e Schoch sono ritenute inattendibili dagli egittologi.
Giacobbo torna a fare il prudente: "non è storia, sono ipotesi", "per adesso solo quello scritto nei libri corrisponde a verità". Che sia rinsavito? Ma no! Notate quel "per adesso"... e infatti conclude dicendo che "forse si potrà arrivare a un punto di incontro tra teorie ufficiali e teorie alternative".
 
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17 replies since 30/4/2008, 11:54   2526 views
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