Il destino è già scritto?, "Voyager", Rai Due, 30 maggio 2011
Roberto Giacobbo e la troupe di Voyager se ne vanno in India. La meta è la Saraswati Mahal Library, una biblioteca in cui sono tenute delle foglie di palma sulle quali sono incise iscrizioni in sancrito che racconterebbero la vita (futuro compreso) della gente.
Le scritte profetiche sulle foglie risalirebbero a migliaia di anni e sarebbero opera di grandi saggi. Circa mille anni fa sarebbero state tradotte in tamil.
Il custode della biblioteca è Babaji Rajah Bonsle, principe di Thanjavur.
Nella biblioteca ci sono degli addetti alla
naadi shastra (letture delle foglie).
L'ex parlamentare indiano G. Swaminathan dice che suo padre lo aveva portato quando era piccolo e il naadi reader aveva previsto che sarebbe diventato medico e politico e che la previsione si è avverata. (ndr: per quanto riguarda il diventare medico, però, lui stesso ha detto che il padre era medico e quindi la previsione, se il reader lo sapeva, poteva essere facilitata e, inoltre, lui stesso ha ammesso che ha fatto sì studi medici, ma diventando farmacista e chimico, che non è esattamente la stessa cosa)
Sulla porta di tale Durai Subburathinam si vede la scritta "Chief Naadi Astrologer").
Per fare la lettura, all'inizio prendono l'impronta digitale del pollice, destro per gli uomini e sinistro per le donne. Se ho ben capito (ndr: non ne sono sicuro), questo è il primo passo per selezionare la foglia giusta. Voyager manda a far da cavia un tale Giulio (che sembra il fratello di
Marco Della Noce). I reader hanno un mazzo di foglie e cominciano a leggere per vedere se corrispondono le informazioni che dicono di trovare sulle foglie, come nome del padre e della madre, età, se il fratello studia o lavora, se la madre abita da lui, se vive nella città dove è nato, se il padre ha problemi di cuore. Quando Giulio risponde di no, scartano la foglia e passano alla successiva. Lui risponde a tutto di no (eccetto quando gli chiedono se il fratello studia, ma la successiva informazione fa scartare anche quella foglia), fin quando gli chiedono se il nome del padre è qualcosa tipo "Donneco" e lui chiede se può essere Domenico. Può essere! La madre è Dorotia? Sì, è Dorotea, dice lui. E tu sei Galio? Sì, sono Giulio. E poi azzeccano che è nato a luglio, ha fatto studi scientifici, è il primogenito. Gli dicono che è nato sotto una buona stella. Voyager dice che soono andati avanti per due ore, ma non hanno filmato per rispetto della privacy (ndr: e va be', aggiungiamo pure che due ore di 'sta roba sarebbero state un po' pesantine in tv). A Giulio avrebbero predetto successi e dolori.
Fabrizio Coppola, presentato come fisico, dice che non sarebbe possibile perché è contro il principio di indeterminazione (ndr: su questo potrebbe intervenire Enrico, ma credo di poter dire già io che non significa nulla), ma agggiunge qualcosa che non ho proprio capito sul lasciare aperte le possibilità.
Voyager si chiede se il naadi shastra può essere messo in relazione con la teoria degli universi paralleli.
Swaminathan dice che gli shastra parlano dell'esistenza di 8-10 dimensioni e che questo sarebbe confermato dalla teoria del multiverso.
(ndr: insomma la solita storia che la saggezza antica già conosceva quel che la fisica ci ha svelato negli ultimi decenni: una storia il cui successo è fondato sul fatto che chi la racconta e chi la sente raccontare e la approva in realtà non conoscono la fisica).