La leggenda della morte di Paul McCartney

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Fljll Flòi
view post Posted on 20/7/2009, 21:12




La rivista "Wired" ha incaricato l’informatico Francesco Gavazzeni e il medico legale Gabriella Carlesi di studiare le immagini di Paul McCartney prima e dopo il 1966. Risultato: "come in un vero giallo, i confronti biometrici su conformazione del cranio, curva mandibolare, padiglioni auricolari, dettagli di dentatura e palato hanno mostrato discrepanze sempre più significative e sconcertanti tra le immagini scattate prima e dopo il 1966". Un esito che sarà dato come un'altra "prova" dai sostenitori della PID (Paul is dead), anche se il Corriere avverte che "l’analisi antropometrica e craniometrica si esprime solo in termini di compatibilità, non di certezza".

McCartney è morto? Le analisi sul suo cranio non smontano la credenza, Corriere.it, 20 luglio 2009:
http://www.corriere.it/spettacoli/09_lugli...44f02aabc.shtml



Per chi non conosce questa leggenda metropolitana, c'è l'articolo di Giorgio su "Mah".
* Giorgio Castiglioni, La "morte" di Paul McCartney, "Mah", n.6, dicembre 2006, pp.1-4:
http://bibliotopia.altervista.org/pubblica...06mccartney.htm
 
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Fljll Flòi
view post Posted on 4/5/2010, 10:54




Il mistero dei Beatles, "Voyager", Rai Due, 3 maggio 2010

Roberto Giacobbo dice che nella vicenda della "morte" di Paul McCartney "c'è qualcosa che non torna" e che "adesso c'è qualcosa di nuovo" (ovvero le analisi di Gavazzeni e Carlesi che ho citato nel post qui sopra del luglio scorso).

La ricerca degli indizi parte con la famosa copertina di "Abbey Road"
image
* Paul, a differenza degli altri Beatles, è scalzo (secondo i fan della leggenda nei rituali orientali il morto è scalzo e i Beatles erano appena stati in India)
* tiene la sigaretta con la destra mentre era mancino
* il Maggiolino bianco sulla sinistra ha nella targa 28 IF, che indicherebbe che Paul avrebbe avuto 28 anni se (IF) fosse stato ancora vivo
* a destra c'è un furgone della polizia che indicherebbe il mezzo usato per andare a rilevare un incidente stradale come quello in cui sarebbe morto Paul

Ci sono poi i testi, magari sentiti al contrario.
* I'm So Tired conterrebbe, sentita al contrario, le parole "Paul is dead, miss him, miss him".
* Il testo di A Day in the Life sarebbe un'allusione all'incidente

Glauco Cartocci, autore di un libro sulla faccenda, mostra uno degli indizi più curiosi: se si mette uno specchietto a metà della scritta sul tamburo, le lettere si trasformano in qualcosa che può essere letto come I ONE IX HE DIE, da interpretare come "morto il 9 - 11" (del 1966).

Il servizio dà la parola a Francesco Gavazzeni e Gabriella Carlesi, autori dell'articolo sull'analisi biometrica sulle foto di Paul prima e dopo la "morte", pubblicato sull'edizione italiana di "Wired".
Gavazzeni dice che nel profilo della mandibola c'è una variazione del 5% che difficilmente può essere attribuita al passare degli anni o a dimagrimento.
Carlesi, confrontando una foto prima e una dopo, dice che uno è dolicocefalo e l'altro brachicefalo. Dice che si può notare una endognazia (palato ogivale) e che per correggerla sarebbe stato necessario un lungo e doloroso percorso chirurgico, per di più poco compatibile con il fatto che nel frattempo doveva continuare a cantare. Dice che anche la distanza interpupillare, immodificabile, risulta diversa. Dice che ci sono differenze nel padiglione auricolare.
(ndr: non sono un esperto, ma non è che la prospettiva delle foto può giocare un ruolo? non so se è stata fatta la controprova che mi sembra necessaria, ovvero non solo cercare le differenze tra una foto prima e una dopo la "morte", ma anche vedere se ci sono misure costanti tra le foto del periodo "prima" e se ci sono misure anch'esse cosatnti, ma diverse dalle precedenti, per il periodo "dopo").

Elena Marchetti (perito grafologo) dice che ci sono delle diversità nel modo di scrivere alcune lettere. Per esempio nello scrivere "to" nel 1961 fa prima l'asta della t, senza staccare la penna fa la o e poi va a sinistra per fare il taglio orizzontale della t, mentre in un esempio dopo il 1966 prima fa l'asta, poi il taglio orizzontale e poi senza staccare fa la o. Fa poi l'esempio della g. Dice che non si può escludere che si tratti di due persone diverse.

Voyager presenta quindi la vicenda di Erika Hubers e della figlia Bettina Krishbin. La Hubers dice che Bettina è figlia di Paul McCartney. Secondo un documento che viene mostrato, Paul nel 1966 pagò 30.000 marchi per tacitare una causa per la paternità. In seguito fu fatto un esame del sangue per verificare se Paul era il padre (non c'era ancora quello del Dna) e l'esame diede esito negativo. Per la Hubers, ciò può significare che il prelievo era stato fatto da un sosia e che, se Paul era morto nel 1966, potrebbe essere quello che oggi è creduto Paul McCartney.

Altro indizio. Nella canzone Gratitude (2007) di Paul McCartney, sentita al contrario, ci sarebbero le parole: "Who is this now? I was Willie Campbell".

ndr: va be', mille "prove" per quella che resta una leggenda metropolitana... ;)



AGGIORNAMENTO: Replica nella puntata del 7 febbraio 2011.

Edited by Fljll Flòi - 9/2/2011, 22:39
 
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view post Posted on 18/2/2011, 21:35

Gatta Fabulander

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Nell'episodio (demenziale ma abbastanza divertente) "Hollywood A.D." di XFiles (7x19) a circa 27 minuti di tempo, Mulder e Scully ritrovano una coppa che si dice essere stata la "coppa di Lazzaro", ovvero un vaso creato durante la resurrezione di Lazzaro. Secondo la leggenda, sarebbero state incise le parole come su un vinile. Quando Chuck Burks, amico dei nostri agenti, analizza la coppa, trova incise in aramaico le parole: "Sono il tricheco, sono il tricheco, Paul è morto, kukukachù!" (In realtà tricheco è reso in aramaico come "mucca barbuta che vive dentro il mare.")

In realtà Paul McCartney è morto, e tutte le sue canzoni sono state scritte da uno che si chiamava come lui.
 
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view post Posted on 22/9/2011, 16:39
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E' uscito recentemente il libro Il codice McCartney, di Fabio Andriola e Alessandra Gigante. I due autori ritengono che le storie sulla morte possono essere una leggenda metropolitana, ma in effetti ci sono due McCartney perché l'originale si sarebbe fatto sostituire da un sosia. Secondo loro, tale tesi sarebbe avvalorata da esami sui tratti del volto e dall'esame della scrittura. Inoltre sottolineano che McCartney, dopo aver versato delle somme a una ragazza tedesca che diceva di aver avuto una figlia da lui, aveva in seguito accettato di fare un test di paternità che era risultato negativo. L'interpretazione degli autori è che a fare il test di paternità sia stato il sosia che, ovviamente, poteva tranquillamente sottoporsi al test, certo di risultare estraneo alla vicenda. Il fatto che, invece, McCartney avesse dato i soldi alla ragazza proverebbe che sapeva di essere il padre e, quindi, il McCartney prima e quello dopo sarebbero due persone diverse.

Sono prove stringenti? Sulla rivista "Mah", Fabio Caironi, esperto di leggende metropolitane del mondo della musica (autore di un intervento alla nostra conferenza tenuta a Parè il 13 dicembre 2010), esprime i suoi dubbi: le analisi sui tratti del volto, condotte su fotografie, sono state ritenute non probanti da altri esperti, sulla grafia non ci sono certezze e, per quanto riguarda la presunta figlia, anche se non fosse stato convinto di essere il padre o addirittura anche se fosse stato certo del contrario McCartney avrebbe potuto preferire sborsare un po' di soldi e mettere a tacere tutto piuttosto che rischiare che le pretese, anche se fossero state non fondate, diventassero note.

* Fabio Andriola, Alessandra Gigante, Il codice McCartney : la verità sulla morte di Paul, Milano : Rizzoli, 2011.
* Fabio Caironi, Un sosia per McCartney: c'è la prova?, "Mah", n.25, settembre 2011, pp.1-4 - consultabile sul nostro sito qui.
 
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Fljll Flòi
view post Posted on 27/4/2012, 16:56




Esclusivo: le prove della morte di Paul McCartney, "Mistero", Italia 1, 26 aprile 2012

La new entry di "Mistero" Paola Barale se ne va a Londra per visitare Abbey Road e parlare della famosa leggenda della morte di Paul McCartney. Ci dice che il Macca nella copertina dell'album è scalzo e che nella cultura orientale i morti vengono sepolti scalzi. Una sovraimpressione dice che inoltre tiene la sigaretta con la mano destra pur essendo mancino (ndr: su questo "indizio", tanto pubblicizzato, ma in effetti debolissimo, ricordo che Giorgio in una conferenza aveva fatto notare che il bassista dei Clash nella copertina di un album tiene la sigaretta con la sinistra pur essendo destro).
Ma soprattutto la Barale è lì per andare in un pub a parlare con un esperto della PID, Donato Pastore.
Pastore le dice che a favore dell'idea che McCartney sia morto ci sono indizi scientifici, come le differenze nel viso, e indizi disseminati sui dischi. Cita il famoso "indizio" della grancassa di Sergent Pepper. Dice che sono stati ritrovati gli schizzi per la copertina dell'album e sembra che le figure centrali, ovvero i Beatles stessi, nello schizzo siano tre e che sotto ci sia qualcosa che potrebbe essere una tomba (ndr: in realtà che le figure siano tre e che quella sia una tomba non è per nulla chiaro: si tratta di schizzi che mostrano forme poco definite). Dice che il design della grancassa è attribuito a tale Joe Ephgrave, che appare un nome falso con un cognome che sembra costruito con le parole epitaph (epitaffio) e grave (tomba). Dice che è sulle tracce della vera identità di Ephgrave.
Prima che si lascino, Pastore affida alla Barale una penna usb su cui ci sarebbero dati importanti da far analizzare agli esperti di "Mistero" (ndr: poi si riveleranno essere foto e file audio che chiunque può scaricare da internet :D ).
Quindi la Barale se ne va a Corsico in un'autoofficina dove è finita la Aston Martin di McCartney e dove Walter Baroni mostra il certificato dell'auto che indica come primo proprietario il bassista dei Beatles, che l'acquistò nel 1964. Dice che era arrivata dall'Inghilterra in condizioni pessime e che mettendola a posto ha scoperto che c'era una botta sul muso e macchie di sangue all'altezza delle ginocchia. Dice, però, che l'entità della botta è ridotta e quindi non poteva essere stato un incidente mortale.
Daniele Gullà analizza le foto del volto di McCartney e dice che il volto del '64 non corrisponde a quello del '66. Secondo lui, la distanza interpupillare varia di un centimetro, sono differenti la distanza tra subnasale e centro delle pupille e l'angolo tra subnasale e occhi. Nelle orecchie, su 19 punti di riferimento solo 5 sarebbero compatibili. I denti sarebbero di diversa lunghezza e con una compatibilità inferiore al 50%. Dice che ha usato un programma dell'FBI per cercare persone scomparse e le foto del Macca prima e dopo non vengono riconosciute come la stessa persona. L'analisi della voce in un'intervista del 1964 risulterebbe compatibile al 90% con una del '66, ma queste due sarebbero compatibili solo al 50% con una del '68. Gullà mostra anche le ricostruzioni 3D da lui fatte della lingua del cantante mentre pronuncia un fonema prima e dopo la "morte" e sarebbero diverse. In conclusione, Gullà dice che secondo lui all'80% il McCartney originale è stato sostituito da un sosia.
La Barale chiede perché non si fa la prova del dna. Glauco Cartocci dice che se è il vero McCartney non ha motivo per farlo e che se è un sosia ha un motivo per non farlo. Dice che l'avvenimento non è certo, ma che la possibilità c'è perché ci sono dei cambiamenti anche nel modo di far musica. Quando la Barale chiede perché i Beatles non hanno mai smentito, Cartocci precisa che in realtà lo stesso McCartney, in un'intervista per "Life" nel 1969, aveva toccato l'argomento e, ovviamente, smentito la leggenda.
 
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Fljll Flòi
view post Posted on 26/1/2013, 23:28




Paul is dead: chi ha sostituito Paul McCartney, "Mistero", Italia 1, 23 gennaio 2013

Si comincia con la replica (con qualche taglio) del servizio di "Mistero" del 26 aprile 2012 (vedi qui) con Paola Barale che parla con Donato Pastore e Gullà che gioca al computer con le immagini di McCartney.

La nuova parte ha ancora per protagonista Donato Pastore che dice che William Sheppard e William Campbell, pur essendo i più citati a questo proposito, non sono buoni candidati come sostituti del Macca. Lui ritiene che il miglior candidato sia invece Tara Browne, morto nel dicembre del 1966, molto amico di McCartney. Dice che nelle foto più note non somiglia molto a Paul, ma mostra una foto in cui secondo lui gli assomiglierebbe abbastanza. Quindi mostra foto e ritratti di parenti dei due (come un ritratto della madre di Browne confrontato con una foto di Stella McCartney, figlia di Paul) per avvalorare (secondo lui) la tesi della somiglianza.
Daniele Bossari dice che inizialmente era scettico (ndr: :P ), ma ora ha visto che ci sono molte coincidenze (ndr: :wacko: ).
 
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5 replies since 20/7/2009, 21:12   2893 views
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