L'enigma dei dischi di pietra, Voyager, Rai Due, 18 marzo 2009
I dischi di pietra di cui si parla sono due manufatti rinvenuti il primo a Qumran, in un insediamento vicino alla grotta dove sono stati trovati i famosi rotoli, e l'altro nei pressi di Bologna.
Uwe Glessmer, archeologo e docente di teologia all'università di Amburgo, dice che il disco di Qumran inizialmente non era stato preso in gran considerazione, forse perché scambiato per un semplice peso per telaio, ed era stato accantonato.
(disco di Qumran)
La stessa sorte ebbe il disco trovato nei pressi del monte Bibele nel 1968, dimenticato per anni. Il disco è in terracotta, ha 8 cm di diametro ed è stato rinvenuto in abitato del 500-300 a.C.
Antonio Gottarelli, archeologo dell'università di Bologna, dice che solo nel 2007 il figlio dello scopritore glielo aveva mostrato.
Glessmer dice che mettendo un'asticella nel buco al centro del disco di Qumran si può misurare la posizione del Sole e si può usarlo come bussola, anche di notte, facendo il confronto con la posizione delle stelle.
Voyager osserva che quindi era 1) una bussola, 2) un orologio, 3) un calendario solare e che era portabile in viaggio.
Entrambi i dischi hanno tre cerchi concentrici, ma in quello italiano sono a distanze uguali, mentre in quello di Qumran le distanze variano. Quello italiano ha inoltre incisi due cerchi, mentre su quello di Qumran ci sono delle tacche.
Secondo Voyager "il quadrante di Qumran può derivare da quello più antico di Monte Bibele" e avevano la stessa funzione (calendario solare) dei grandi cerchi di pietra di cui erano una sorta di versione tascabile.
Il programma dice che il
libro di astronomia di Enoch riporta dati che valgono per latitudini intorno ai 47° e non per il Medio Oriente. Dice anche che il disco italiano può funzionare ovunque, mentre quello di Qumran dà risultati solo in quell'area. La dimostrazione del possibile utilizzo in ogni luogo del disco italiano, secondo Voyager, è data dal fatto che la Nasa, nell missione del 2004 su Marte, ha inventato uno strumento, il MarsDial, che ha figura simile a quella del disco, di cui ai tempi ancora non si parlava (ndr: forse non ho capito bene quel che hanno detto, ma non devo perché debba essere sorprendente).
(MarsDial)
Voyager conclude dicendo che certi popoli non erano allora così primitivi come "ci limitiamo a pensare". (ndr: a dir la verità, sono loro che considerano primitivi ad oltranza molti popoli visto che a ogni pie' sospinto attribuiscono ad influenze esterne molte opere di popoli antichi, dalle grandi piramidi egiziane alle linee di Nazca alle mura di Cuzco ecc.)
Immagini:
* Disco di Qumran: da John C. Lefgren - John P. Pratt,
Dead Sea Scrolls May Solve Mystery, 2003:
http://www.johnpratt.com/items/docs/lds/me...003/qumran.html* MarsDial: da Wikimedia Commons.
PS: se volete costruirvi un MarsDial, istruzioni qui:
http://www.nyelabs.com/downloads/marsdial.pdf (file pfd)