Premonizioni

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Fljll Flòi
view post Posted on 9/5/2011, 21:30 by: Fljll Flòi




Dopo "Airone", anche "Focus" parla dell'articolo di Bem. Il richiamo in copertina è più cauto di quello di "Airone": il titolo grosso è "I presentimenti" e in una riga di presentazione quello di Bem viene definito "un discusso studio scientifico". L'articolo è in generale su presentimenti e premonizioni e dedica qualche riga a Bem. Viene poi citato Joachim Krueger, psicologo della Brown University, che obietta che la differenza tra i risultati ottenuti da Bem (53.1%) e quelli che si otterrebbero con il caso (50%) è così lieve da rendere il responso insignificante, ma anche Melissa Burkley, della Oklahoma State University, che dice che anche altri risultati accettati dalla scienza (fa l'esempio dell'efficacia di basse dosi di aspirina per prevenire l'infarto) si basano su differenze lievi come queste.
Anche questo articolo tira in ballo la fisica quantistica (citata dallo stesso Bem) e in particolare l'entanglement:
CITAZIONE
attribuendo a 2 particelle, per esempio 2 fotoni, caratteristiche (la polarizzazione, cioè un orientamento nello spazio) determinate e correlate tra loro, avviene che, anche separate a grani distanze, interagiscono fra loro: se si cambia l'orientamento a una, cambia all'istante quello dell'altra. In altre parole, esiste la possibilità, per le particelle, di "sentire" a distanza quanto avviene ad altre. Perché la mente non dovrebbe farlo?

Anche stavolta, attendo il giudizio di Enrico.
Da non esperto di meccanica quantistica, posso comunque dire che non mi sembra che abbia molto senso paragonare le caratteristiche delle particelle al funzionamento della mente. E comunque, a dire la verità, il caso citato sarebbe un parallelo al limite per la telepatia, non per le premonizioni.

* Giorgio Giorgetti, Ho un presentimento..., "Focus", n.223, maggio 2011, pp.16-24.
 
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