Nikola Tesla

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Fljll Flòi
view post Posted on 30/10/2008, 18:37




La tragedia di un genio, Voyager, 29 ottobre 2008

Il genio del titolo è Nikola Tesla.
Giacobbo dice che è stato "volutamente cancellato dalla storia".
:o: Ma quando mai? :blink:
Tesla è uno scienziato ben conosciuto e gli hanno persino dedicato l'unità di misura della densità del flusso magnetico! "Molti lo hanno dimenticato" dice Giacobbone. Va be', magari sono pure in "molti" ad aver "dimenticato" anche Faraday, Ampère, Gauss... Non è che se uno scienziato non è famoso come Einstein (o come Totti ;) ) allora si deve per forza ipotizzare un complotto ordito perché sia "volutamente cancellato dalla storia"...

Secondo la ricostruzione di Voyager, il 5 gennaio 1943 Tesla avrebbe offerto al Dipartimento della guerra degli USA una sua misteriosa invenzione. Tre giorni dopo fu trovato morto. Tutte le sue carte, riferisce il programma, sono state prese e classificate top secret da FBI e Marina e dal vicepresidente Henry A. Wallace.
Giacobbo si chiede: come mai alcuni colleghi di Tesla hanno pensato che ricevesse comunicazioni da altre dimensioni?
:blink: Ma quali colleghi? La solita vaghezza voyageriana: alcuni dicono, molti sostengono, ... Sì, va be', ma chi? Avranno un nome, no?

Ma proseguiamo. Si parla del laboratorio di Colorado Springs, poi di quello della Wardenclyffe Tower. E poi Tesla deve affrontare un altro ostacolo che è... momento di suspense... Tunguska!!!
Che cosa c'entra Tunguska? vi starete chiedendo. Niente, ma non dimenticate che siamo a Voyager. Dopo aver detto che a Tunguska non si è trovato traccia di meteoriti, Voyager lascia la parola a tale Massimo Sperini il quale dice che secondo alcuni studiosi (sempre rigorosamente senza fare nomi, ndr) a originare l'esplosione di Tunguska sarebbero state le apparecchiature di Tesla.
(E a questo proposito ricordo la recensione a un libro su Tunguska sul n.5 di "Mah": "Come spesso accade, in mancanza di una spiegazione certa, si fanno largo le teorie più assurde: un’astronave aliena precipitata sulla Terra, un raggio laser sparato da extraterrestri, un “raggio della morte” che sarebbe stato scoperto da Nikola Tesla").

Poi Giacobbo dice che una sentenza di tribunale ha riconosciuto la paternità dell'invenzione della radio a Tesla e non a Marconi e commenta: "per la storia che conosciamo questa è una notizia difficile da digerire". :o: Ma perché mai? :blink: Perché mai la scienza dovrebbe far fatica a digerire che sia stato un grande scienziato invece che un altro a fare una certa invenzione? Se andiamo avanti di questo passo, se domani scoprono che Einstein preferiva i peperoni ai pomodori (esempi a caso, eh), Giacobbo commenterà: eh, questo per la scienza è difficile da digerire (e in effetti i peperoni... ;) ).

Si parla quindi del "raggio della morte" che Tesla avrebbe ideato, aggiungendo che pure Marconi aveva fatto qualcosa di simile e che Rachele Mussolini nel suo libro Mussolini privato ha scritto che durante un esperimento fatto da Marconi sulla via Ostiense si erano bloccati tutti i motori.
Giacobbo si lascia andare alle domande: cosa c'era nei taccuini di Tesla occultati dall'FBI? Il raggio della morte? Un'energia libera e gratuita per tutti?
Ma c'è pure un'altra ipotesi voyagerosa e la espone il già citato Sperini. "Secondo una serie di studiosi" (ovviamente neppure qui un solo nome) da studi di Tesla mai pubblicati e conosciuti solo dal 1984 deriverebbe Haarp che, sempre secondo Sperini, è stato attivato attivato per bucare la ionosfera e produrre cambiamenti climatici.
 
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view post Posted on 3/11/2008, 18:14
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Bibliotecario

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La questione delle carte di Tesla è trattata in un capitolo del libro di Marc J. Seifer, Wizard : the life and times of Nikola Tesla : biography of a genius, Secaucus : Birch Lane Press, 1996, intitolato The FBI and the Tesla Papers (1943-1956) (pp.446-462). L'autore riferisce che dopo la morte di Tesla, l'FBI, l'Office of Alien Property (OAP) e gente del Dipartimento della guerra "cospirarono" (sic: "conspired") per impadronirsi delle carte di Tesla (p.446). La presenza sulla scena dell'OAP era giustificata dal fatto che, per quanto Tesla fosse naturalizzato statunitense, il suo erede, il nipote Sava Kosanovic, che fu anche ambasciatore della Jugoslavia negli Stati Uniti e presso l'ONU, era jugoslavo.

Si diceva pure che Tesla avesse realizzato un prototipo del "raggio della morte" e che fosse depositato presso l'hotel Governor Clinton.
John O. Trump, studioso del MIT chiamato a dare la sua consulenza, disse in seguito che aveva saputo che "Tesla aveva avvertito i responsabili [dell'albergo] che questo 'congegno' era un'arma segreta e che sarebbe esploso se una persona non autorizzata avesse aperto" il contenitore (p.456).
Quando Trump lo aprì, comunque, vi trovò semplicemente un diffuso, e innocuo, apparecchio elettrico.
A questo punto si potrebbe pensare che Tesla, giocando magari sulla sua fama di scienziato geniale quanto eccentrico (che aveva anche sostenuto seriamente di aver studiato e realizzato prototipi di macchinari distruttivi), avesse raccontato la storia dell'arma segreta per evitare che ficcassero il naso nella sua roba o semplicemente per divertirsi alle loro spalle.
C'è però anche chi ha immaginato uno "scenario della cospirazione". Secondo una nota dell'Office of Alien Property, l'11 gennaio 1943, quando fu aperta una cassaforte di Tesla nella sua stanza all'hotel New Yorker, dove qualche giorno prima era morto, sarebbero stati presenti due funzionari dell'albergo di nome L. O. Doty e L. A. Fitzgerald. Gli stessi cognomi di due agenti governativi che si occuparono del caso Tesla dopo la morte dello scienziato, Ralph E. Doty e Bloyce Fitzgerald. Giacobbo direbbe: "Solo una coincidenza?" Per i sostenitori dello scenario della cospirazione, ovviamente no: i due sarebbero stati proprio gli agenti che si erano finti personale dell'albergo per entrare in possesso della necessaria chiave e poi, prima del sopralluogo di Trump, avevano aperto il contenitore, sottratto la macchina del raggio della morte di Tesla e messo al suo posto un banale apparato elettrico (pp.457-460). Certo, da agenti così astuti ci si sarebbe aspettato che, nel mettere in atto il loro trucco, non usassero i loro veri cognomi...
E resta valida l'obiezione di Seifer: se una superpotenza o entrambe erano riuscite a procurarsi i piani di Tesla per un raggio della morte che funzionava davvero, com'è che non è mai stato costruito e utilizzato nelle varie guerre? (p.462)

Tesla era un personaggio piuttosto eccentrico e attorno alla sua figura è cresciuta una fama quasi da stregone che ha attratto molti amanti delle pseudoscienze (va notato comunque che, a differenza della maggior parte dei personaggi idolatrati dalle pseudoscienze, Tesla era un vero scienziato e ha prodotto dei reali risultati scientifici).
Nel 1957 George Van Tassel (autore di I Rode a Flying Saucer), George King (contattista che diceva di dialogare telepaticamente con gli extraterrestri) e Margaret Storm (autrice di una fantasiosa biografia di Tesla) annunciarono che i Marziani stavano arrivando aggiungendo che Tesla era un Venusiano. Un amico di Margaret Storm, Arthur Matthews, diceva di aver viaggiato su un'astronave venusiana con Tesla che, in realtà (nella realtà di Matthews, ovviamente), era ancora vivo negli anni '70 ed era (ovviamente) un extraterrestre (pp.467-468).
Tale Ralph Bergstresser disse a Seifer che "la cospirazione era massiccia ed estremamente complessa e risaliva a J. Pierpont Morgan e al suo desiderio di far scomparire le invenzioni di Tesla per la distribuzione di energia senza cavi perché minacciavano di procurare energia economica o gratuita per le masse" (p.461).
Un certo Tom Bearden e il parapsicologo Andrija Puharich (noto come collaboratore di Uri Geller) pensavano che l'Unione Sovietica avesse realizzato a partire dalle carte di Tesla diverse armi, compresi apparecchi per controllare i terremoti, il tempo e le menti umane (p.461).
Shoko Ashara, capo della setta della Verità suprema di Aum, sosteneva che il terremoto di Kobe del 1995 era stato provocato artificialmente con strumenti ideati da Tesla e pensò di fare un'incursione al Museo Tesla di Belgrado per rubare le carte con gli schemi di una presunta macchina per produrre terremoti. Sfortunatamente Ashara non si è limitato a vaneggiare su congegni fantascientifici, ma ha messo in atto un piano purtroppo più concreto, compiendo un attentato con un gas velenoso, il sarin, nella metropolitana di Tokio, una follia che è costata diverse vite (p.469).
 
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kolza
view post Posted on 3/11/2008, 21:07




Notizia di frodo (de sfros come si dice nel dialetto laghee :B): )
Su Shoko Ashara si era interessata l'intelligence USA (segnatamente la National Security Agency - NSA) dopo che nel 1993-1995 alcuni adepti della Aum Shrinkyo erano stati visti nei pressi della base di Pine Gap (Deserto Australiano, vicinanze di Alice Springs), che, incidentalmente, ospita una delle installazioni del SDI (il cd Scudo Spaziale)... Per la cronaca, una delle armi "incriminate" è il cd Brilliant Peebles, ossia un "fascio di plasma", la cui idea primigenia pare sia di (rullo di tamburi) Nikola Tesla.
Tutto da verificare, per lo meno per le armi dello SDI, che diversi testimoni affermano siano operative a Pine Gap (in tal senso cfr. James Bamford - L'Orecchio di Dio).

Saludos
Kolza
 
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Fljll Flòi
view post Posted on 23/9/2010, 21:24




Genio o folle?, "Voyager", Rai Due, 21 settembre 2010

Il servizio comincia parlando di Nikola Tesla. Dice che nel 1899 Tesla aveva acceso delle lampadine inviando energia a distanza senza fili, che era stato messo al bando da parte della comunità scientifica e che, dopo la sua morte, i suoi appunti erano stati sequestrati ed etichettati top secret.
Quindi fa un parallelo con John Hutchison cui è dedicato il resto del servizio (vedi qui).
 
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EnricoShad
view post Posted on 27/9/2010, 08:36




QUOTE
inviando energia a distanza senza fili

beh.. si chiamano "onde elettromagnetiche" e una lampadina, per esempio, ne emette un sacco :D

Io non ho capito qual e' il punto eccezionale nella cosa..

Ma la gente sa come funziona una lampadina..? [In particolare, la gente che compra libri sulla teoria delle stringhe e i buchi neri, sa come funziona una lampadina.........?]
La corrente che attraversa il filamento lo rende incandescente ed esso emette un po' di luce (in realta' la maggior parte dell'energia va in calore).
Una lampada al neon e' piu' efficente: in quel caso la corrente ionizza il gas, che emette luce.

Si puo' indurre la corrente senza fili? Certo!! Un campo magnetico variabile induce una corrente.
Per esempio se tu prendi uno di questi affari www.m42.it/Sfera_plasma_small.JPG e ci avvicini una lampada al neon, questa emettera' una debole luminescenza.

Mi sa che il campo necessario per far funzionare una lampadina dovrebbe essere piuttosto intenso e ad alta frequenza (la corrente indotta dipende dalla derivata del flusso)! Cattura un ingegnere per strada e fagli fare il conto.. ;) Ma se la gente gia' e' preoccupata per l'inquinamento elettromagnetico, non credo sarebbe interessata ad avere, che so, un fascio di raggi X che attraversa la stanza per tenere accesa una lampadina ;)
 
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4 replies since 30/10/2008, 18:37   625 views
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