Il medico che ha visto l'aldilà, "Voyager", Rai Due, 4 febbraio 2013
Voyager si occupa del caso di Eben Alexander (vedi post precedente), il medico che avrebbe visto il Paradiso in una NDE e ha descritto l'esperienza nel libro
Proof of heaven.
Il servizio parte con la recitazione di alcuni versi del
Paradiso di Dante.
Roberto Giacobbo si chiede se Dante ha fatto davvero quel viaggio o se è solo un espediente letterario e conclude che non lo sapremo mai. (ndr: non sto inventando: ha fatto proprio questo discorso!
)
Eben Alexander racconta di aver visto pianeti, galassie, lo spazio ultradimensionale e che tutto è precipitato in un punto più luminoso di migliaia di soli e in quel punto c'era la sua coscienza. Dice che in seguito al suo percorso professionale nella neurochirurgia era arrivato a credere che la coscienza non può sopravvivere alla morte, ma che l'esperienza fatta gli ha fatto cambiare idea.
Voyager dice che quello di Alexander è "un viaggio che secondo la scienza non sarebbe mai dovuto accadere" (ndr: non è vero: la scienza non nega che si possano vivere esperienze come quella, ma, prima di prenderle per prove dell'esistenza del paradiso, le valuta sotto l'aspetto neurologico).
Janice Miner Holden, psicologa che da 25 anni si occupa di NDE, racconta l'aneddoto di una donna che, durante un'operazione chirurgica, sarebbe uscita dal suo corpo e avrebbe visto il padre che infilava delle monete in un distributore per comprare una barretta di cioccolato: l'episodio si sarebbe rivelato reale e non sarebbe stato prevedibile perché il padre, salutista accanito, non prendeva mai snack come quello e il suo comportamento era stato in quel caso una vera eccezione. La Holden conclude che le NDE non sono solo esperienze soggettive, ma hanno corrispondenza con la realtà oggettiva.
Riprende il racconto di Alexander. Il 10 novembre 2008 aveva sentito forti dolori alla schiena ed era stato attaccato da una rara forma di meningite batterica. Era rimasto in coma per sette giorni durante i quali gli strumenti non avevano registrato attività cerebrale, mentre lui aveva vissuto la sua esperienza del Paradiso. Inizialmente si era sentito in un lago di fango, circondato da radici, sentendo un suono ritmico ossessivo. Non ricordava la sua vita passata ed era come se fossero passati secoli o millenni. Poi, con un movimento a spirale, era giunta una luce e si era diffusa una musica bellissima. Una luce bianca aveva aperto un portale che dava su una vallata rigogliosa, piena di vita. Quindi aveva volato sulle ali di una farfalla e accanto a lui c'era una bellissima ragazza che, senza parlare, gli faceva arrivare telepaticamente i messaggi "sarai accudito" e "non avere paura". Erano poi comparsi degli esseri che portavano delle candele e pregavano per lui e lo riaccompagnavano sulla Terra. Aveva incontrato Dio, sentendo una presenza di infinito amore e infinita potenza e questo era stato il momento più intenso.
Alexander dice che quello era il luogo descritto dai profeti e da persone che avevano avuto NDE.
Voyager dice che ci sono 65.000 casi di NDE studiati e ci sono caratteristiche comuni come il vedere scorrere la propria vita in pochi istanti, il rivedere i propri cari che erano defunti, il vedere il proprio corpo dall'esterno (
OBE) e soprattutto il vedere un tunnel di luce. Il programma dice che quella del tunnel di luce è eperienza conosciuta da secoli e cita a riprova un dipinto di Hieronymus Bosch (ndr: è l'
Ascesa all'empireo, del 1490 circa, conservata a Palazzo Grimani, a Venezia; voce di Wikipedia
qui).
La Holden dice che una teoria è che queste esperienze anomale siano legate alla fase REM del sonno, ma nega che possa valere per le NDE perché i sogni non sono razionali e non hanno legami con la realtà, mentre le NDE avrebbero secondo lei tali caratteristiche e quindi sarebbero da considerare esperienze reali oggettive avute in uno stato di coscienza diverso da tutti quelli conosciuti. Dice di credere nell'aldilà, ma ammette che le sole NDE non possono essere reputate una prova dell'esistenza del paradiso.
Alexander dice che ha saputo da Dio che, pur essendo onnipotente, permette il male per lasciare agli uomini il libero arbitrio. Riferisce che la mattina del settimo giorno di coma i medici avevano comunicato l'intenzione di abbandonare i tentativi se non fosse successo nulla entro 12 ore. Il figlio dodicenne avrebbe chiamato Alexander e lui avrebbe sentito confusamente la voce e sarebbe in quel momento rientrato nel mondo. Dice che con il cervello attaccato dalla meningite non avrebbe potuto vivere quell'esperienza, ricordarla e scriverla. Invece nel giro di qualche settimana aveva scritto migliaia di parole. Sostiene che la coscienza non è un prodotto del cervello e che anzi è più alta quando è libera dal corpo e dal cervello. Dice che gli erano rimasti due enigmi da risolvere: 1) perché non aveva visto il padre, cui era affezionato, 2) chi era la ragazza che volava con lui sopra la farfalla. Ma ritiene di aver trovato le risposte: era nato da una ragazza madre ed era stato dato in adozione. Dunque chi lo aveva cresciuto non era il padre naturale e questo spiegherebbe perché non lo aveva visto (ndr: A dire il vero, mi sembra una spiegazione piuttosto assurda e che comunque non metterebbe in gran buona luce le logiche del presunto Paradiso). Aveva anche una sorella, Betsy, che non aveva mai conosciuto, ma dopo la sua NDE aveva ricevuto una foto di Betsy ed era uguale alla ragazza che volava con lui sulla farfalla.