Giganti

« Older   Newer »
  Share  
Fljll Flòi
view post Posted on 7/5/2008, 17:08 by: Fljll Flòi




Voyager, 5 maggio 2008

Un mondo di giganti?

Giacobbone stavolta ci saluta dall'Irlanda e più precisamente dalla Giant's Causeway, definita una "incredibile costruzione". Che costruzione non è, ma risultato di un fenomeno naturale, come la trasmissione stessa riconosce più avanti.

Si parla di giganti e ovviamente per Voyager sono esistiti davvero.

Nella Bibbia.
Si cita a questo proposito la Genesi. La prima volta mi sembra che abbiano detto il capitolo 3, che sarebbe sbagliato. Giusto invece Genesi 6,4.
Quindi vengono menzionati altri giganti dell'Antico Testamento: gli Anakiti e i Rephaim, Golia (alto tre metri e mezzo) e Og (alto quattro metri). (Le misure tra parentesi sono quelle di Voyager che attribuisce ai personaggi in questione)

Ciad.
Secondo Voyager, scoperte archeologiche degli anni '30 (del '900, credo) darebbero un riferimento concreto alle leggende che vogliono gli abitanti discendenti da popoli di giganti.

Voyager ci presenta un protagonista del servizio, Adriano Forgione (in sovraimpressione è definito "giornalista") che si dice convinto che le leggende sui giganti hanno (ma ci mette pure un "probabilmente") origini reali. Il mito, afferma Forgione, "spesso era la storia segreta della razza umana".

Si cita il manoscritto messicano di Pedro de los Rios (che dovrebbe essere il Codex Vaticanus A) nel quale si parla della terra di Anahuac abitata da giganti.

Ecuador, 1992.
Il sacerdote Carlos Vaca trova ossa fossili di forma umana, ma di dimensioni enormi. Per Voyager si tratta di un vero "rompicapo" per gli scienziati.
La parola va a Forgione, il quale parla di corpi integri col contorno di un po' di ossa sparpagliate che ora sono custodite da sciamani i quali non ritengono opportuno sottoporle agli studi degli scienziati. (Che sfortuna hanno gli studiosi "non ufficiali": ogni volta che c'è una prova a loro favore, c’è sempre qualche motivo per cui non la si può esaminare... :lol: ) Comunque Forgione ci assicura che lui stesso ha visto e toccato un molare certamente umano, come hanno confermato (dice lui) dei dentisti, ma enorme. Forgione si lancia: ritrovamenti come questi sarebbero "la più grande scoperta dell’umanità per quanto riguarda questo tipo di settore".

Egitto.
Ecco i sarcofagi giganti: anche più di sei metri di lunghezza. Costruiti per i buoi sacri? Così è "secondo la teoria classica" (o, se preferite, "secondo la teoria ufficiale"). Se siete fedeli spettatori di Voyager, o fedeli lettori dei miei post su Voyager, riconoscerete in queste parole una classica forma voyageriana per introdurre una teoria "molto affascinante", che in voyageriano significa strampalata. La teoria apprezzata da Voyager è che in realtà siano stati fatti per contenere i corpi di giganti.

Cuzco.
E rieccoci a Cuzco, meta prediletta di Voyager. Vedendo le mura costruite con enormi pietre, a Voyager viene da pensare che sembrano fatte da "esseri sopranaturali", come per esempio dei giganti. Con tecniche andate perdute.
Pietre colossali a Cuzco, come in Egitto, come altrove. Giacobbo ripete anche in questa occasione che si nota "sempre la stessa mano i vari luoghi del pianeta". (Stavolta invece degli atlantidei e degli abitanti di Mu ci sono i giganti, però).
Chi ha fatto le mura di Cuzco. Gli Incas? Questo è ciò che dice "l'archeologia ufficiale". Ma a Voyager non ci credono: non avevano (secondo loro) "nessuna tecnologia adeguata". "La scienza non sa dare spiegazioni conclusive" sentenziano. Il fatto che nelle mura che mostrano ci siano sotto pietre enormi con incastri perfetti e sopra pietre più piccole tenute insieme con la malta è la prova, secondo Voyager, che il lavoro è stato cominciato da una civiltà più avanzata, poi scomparsa, e proseguito poi da quegli sfigati degli Incas.
E visto che siamo a Cuzco chi vi aspettate che spunti fuori? Ma sì, avete indovinato:
Edwin Flores Zevallos!!!
(ovviamente la sovraimpressione di Voyager ha ancora il cognome scritto Ceballos e lo presenta anche stavolta come "docente di storia – Università di Cuzco", cosa che continua a sembrarmi dubbia e di cui comunque non c'è alcun riscontro in internet)
Secondo il nostro Edwin, che come Voyager salta con disinvoltura da Atlantide ai giganti, oltre 25.000 anni fa c'erano uomini che superavano i due e anche i tre metri di altezza. Dice che sono state ritrovate nel Perù del Nord scarpe lunghe 40 cm. Secondo lui pietre enormi come quelle che le immagini ci mostrano possono essere state mosse solo da uomini alti almeno 2,20 m, ma sicuramente anche m 2,80 e persino 3. (Visto che si tratta evidentemente di numeri sparati a caso, forse è inutile fare ulteriori commenti, ma Edwin non ha pensato che oltre a quanto è grosso ogni singolo sollevatore conterà pure anche quanti sono a sollevare la pietra? Cinque uomini di media forza verosimilmente solleveranno più peso di uno fortissimo, ma da solo)

Si parla delle pietre enormi a Macchu Picchu. Giacobbo ribadisce che tutto gli fa pensare a un'antica civiltà diffusa su tutto il pianeta. E, visto che ci sono, citano pure l’isola di Pasqua.

Tiahuanaco, Bolivia.
image(immagine da Wikipedia)
Il Tempio dei giganti, a 4000 m di altitudine, è costruito con enormi blocchi di andesite, pietra durissima, ma che qui è lavorata. Chi l'ha fatto, per Voyager, è (ne dubitavate?) un "mistero assoluto". Voyager riferisce che gli Incas dicevano che c'era già da prima di loro e che era stata costruita in una sola notte dopo il diluvio da una razza di giganti. La corrispondenza con gli allineamenti astronomici dimostrerebbe (sempre secondo loro) che risale al 10.500 a. C. E poi i gradini alti 80 cm non sembrano fatti apposta per dei giganti?

Isola di Pasqua.
Anche qui mura ciclopiche, con pietre che si incastrano alla perfezione. Come in Egitto, a Stonehenge, a Cuzco e altrove, sostiene Giacobbo, che, ancora una volta, ci dice che "sembrano le stesse mani".

Re Artù.
Già in precedenza, in questo servizio sui giganti, Voyager aveva accennato a re Artù e mago Merlino affermando che "sono più vicini alla realtà di quanto possiamo aspettarci". Ora il tema viene sviluppato.
Goffredo di Monmouth nella Vita di Merlino dice che un popolo di titani aveva trasportato una costruzione dall'Africa all'Irlanda. Poi Merlino, coi suoi poteri, dall’Irlanda l’ha trasferita a Stonehenge.
Nella tomba di Glastonbury, dove una leggenda dice sia sepolto Artù, sarebbero stati trovati due scheletri umani, uno maschile e l’altro femminile. Quello maschile misurerebbe 2 metri e mezzo.
Forgione sostiene che è probabile che Artù sia stato considerato un re perché apparteneva a una stirpe di giganti.

Il grande finale di Adriano Forgione:
L'archeologia scomoda.
Adriano Forgione ha una spiegazione per il fatto che le tesi dell'archeologia "alternativa" manchino di prove concrete che gli scienziati possano esaminare.
Secondo lui, il "reperto scomodo [...] normalmente viene occultato o distrutto". "Posso dirlo con certezza", aggiunge. Infatti un tizio che ha trovato un reperto "sicuramente scomodo" nello Utah ha tenuto segreto il luogo dove si trova perché se lo rivelasse la scienza ufficiale passerebbe con le ruspe a distruggerlo (sic!!!).
Caspita! E io che pensavo che non venivano fatti esaminare dagli scienziati semplicemente perché non esistevano o perché erano dei falsi clamorosi... :lol: :lol: :lol:
 
Top
12 replies since 7/5/2008, 17:08   2922 views
  Share