Altare: il tesoro perduto dei Templari, "Mistero", Italia 1, 13 gennaio 2011
Dopo Voyager, anche Mistero parla di Giuseppe Bertolotti, parroco di Altare.
Marco Berry dice che il parroco prima di Bertolotti e quello dopo di lui erano poverissimi, mentre Bertolotti, pur se nato in famiglia povera, era diventato ricchissimo, tanto da aver costruito due ville liberty per le sorelle, comprato la casa di fronte alla chiesa, fondato due asili (uno ad Altare e uno nel paese nativo, Cairo Montenotte, acquistato appartamenti a Torino.
Forse aveva trovato un tesoro templare? (ndr:
eccoli i Templari!)
Nello stemma di Bertolotti c'è un drago che Berry interpreta così: "sto proteggendo un mistero e un segreto".
Prima di arrivare ad Altare, Berry si ferma a
Piana Crixia, dove alcuni monaci di Bobbio hanno costruito una chiesa, poi ricostruita dopo l'anno 1000.
Giorgio Baietti dice che è una zona celtica e che Crixia significa "incrocio", mentre la sovraimpressione dice: "Il toponimo
Crixia ha una radice celtica che significa "onde di energia"" (ndr:
e mettetevi d'accordo...!)
Berry dice che le "energie" di Alpi e Appennini si incrociano qui e poi che "la Val Bormida esotericamente nasconde qualcosa" (ndr:
).
Baietti dice che magari i monaci sono arrivati lì perché c'era una "energia" che San Colombano conosceva.
Berry e Baietti arrivano ad Altare. Berry dice che a pochi chilometri dal paese c'è Bocchetta d'Altare che è il vero punto di congiunzione, piuttosto che Piana Crixia (ndr: quindi quanto detto prima su "energie" ecc. non vale più?) tra Appennino Ligure e Alpi Marittime. Dice Berry: "è proprio qui che convergono le energie sotterranee della Val Bormida".
Arrivano alla chiesa di Sant'Eugenio, del XVII secolo, ma arricchita enormemente a partire dal 1875 con grande impegno economico del parroco.
Berry dice che Altare è un "paese templare" e Baietti conferma: "certamente".
Citano due particolari:
1) una statua di San Rocco con la ferita sulla gamba destra, dicendo che invece la tradizione la pone sulla sinistra
2) una via crucis al contrario; la sovraimpressione dice che "I templari invertivano le stazioni della via crucis per indicare che la verità era opposta a quanto affermato dalla Chiesa" (ndr:
)
Dicono che il papa aveva proposto a Bertolotti di diventare vescovo di san Giovanni in Laterano (che per Baietti è un ruolo di "vicepapa"), ma lui aveva rifiutato per stare ad Altare.
Quindi vanno a vedere le ville costruite su progetti dell'architetto Nicolò Campora tra 1901 e 1906 per le sorelle, Villa Rosa (sede del museo del vetro e della biblioteca comunale) e Villa Agar (dal 1962 casa di riposo) costruite per le sorelle. Berry dice che in una villa ci sono vetrate con sette cavalieri Templari e sul soffitto una stemma di viverna (la sovraimpressione dice: "La viverna è una creatura leggendaria simile a un drago ma con solo due zampe e solitamente non soffia fuoco" e poi "Durante il medioevo la Viverna era consideratoil drago più vicino alla stregoneria per la sua affinità con gli incantamenti"): dice che è lo stemma di Bertolotti e ha il significato di custode dei segreti.
Quindi vanno a Saliceto, dove c'è una chiesa che conterrebbe indicazioni su come e dove cercare (ndr: il tesoro?). Secondo loro la chiesa è piena di simboli templari.
All'esterno ci sono:
* il
Bafometto* la rana alata: Baietti dice che l'unione di acqua e aria richiama l'alchimia e una sovraimpressione dice che la dea egiziana del parto Heket era raffigurata come una rana alata
* un pellicano con figli (sovraimpressione: "Il sangue che esce dal petto del pellicano simboleggia la forza spirituale che alimenta il lavoro dell'alchimista")
* 22 cerchi: 22 come gli arcani dei tarocchi e le lettere dell'alfabeto ebraico; inoltre sommati ai 20 che ci sono dentro fanno 42 come i giudici dell'antico Egitto (ndr: solite assurdità numerologiche: qualunque numero può essere collegato a qualcosa)
* Ermete Trismegisto: Baietti dice che non dovrebbe trovarsi su una chiesa (ndr: ovviamente non mi assumo responsabilità sul fatto che sia veramente Ermete Trismegisto)
Dentro ci sono:
- una via crucis al contario come a Altare e a Rennes-le-Chateau
- un quadro con deposizione con un cartiglio con la scritta INRI con la N al contrario: Baietti dice che "la N al contarrio, non si sa di preciso, ma secondo uno scrittore catalano significherebbe nascondiglio" mentre la sovraimpressione dice che "La N rovesciata nella scritta INRI indicherebbe che in realtà Gesù non morì sulla croce" (ndr: e due! mettetevi d'accordo!! O, meglio ancora, lasciate perdere entrambe le interpretazioni, chiaramente bufalose). Baietti dice che "ha scritto tutto giusto meno questa N" (ndr: e va be', la I anche se la rovesci resta uguale
, quindi in sostanza resta una lettera, la R, che è impossibile sbagliare: dai, non significa niente!)
- un quadro con l'apostolo Giovanni raffigurato come la Maddalena (ndr: poteva mancare?
)
Dicono che probabilmente Bertolotti è stato lì e ha capito. (ndr: beato lui: qui non si capisce più niente!)
Quindi dicono che intorno a Saliceto sono state scavate gallerie lunghissime e nessuno sa chi le ha fatte. Dicono però che il saraceno Abdul Hamid è stato sepolto a Saliceto con un tesoro inestimabile e potrebbe essere stato messo nelle gallerie. (ndr: ma allora sarebbe un tesoro saraceno, non templare!!! Ma è tutta una roba completamente incoerente!!!
)