Case infestate

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Fljll Flòi
view post Posted on 21/12/2009, 15:51 by: Fljll Flòi




A caccia di fantasmi: come si rilevano le presenze?, "Mistero", Italia 1, 18 dicembre 2009

Il servizio è praticamente un remake di uno già fatto quest'estate (vedi post precedente). Al posto di Ruggeri, stavolta al castello infestato va Daniele Bossari, sempre accompagnato dai "ricercatori" del CIO (Centro Investigazioni Occulte) di Pavia.
La meta è stavolta il castello di Gropparello, a 30 km da Piacenza, sull'Appennino Emiliano, con circa 3000 mq su 8 livelli, costruito intorno all'840 dC.

Bossari, ormai avvinto dalla pseudoscienza, dice che sorge su un luogo dove si focalizzano energie e che gli antichi questo lo sapevano bene.
Il fantasma che si aggira nel castello sarebbe quello di Rosania Fulgosio, murata viva in una stanza segreta dal marito Pietro detto Pietrone.
Gianfranco Giorgio Gibellini, attuale proprietario del castello, dice che nel mastio c'è una cappella e che lì ha a volte trovato candele accese, ma nessuna delle persone che vivono lì poteva essere stata lì prima di lui perché li avrebbe visti passare (ndr: eh be', se queste sono le prove... :huh: ).

Ma ecco che arrivano i tre moschettieri del paranormale (ndr: grazie a G. per la definizione ;) ):
- Matteo Stoppini, coordinatore dell'esperimento
- Angelo Cannella, che va nella torretta con uno walkie talkie
- Giorgio Rambaldi, "medium e fotografo"
E ovviamente c'è Daniele Bossari come D'Artagnan.

I tre moschettieri hanno piazzato quattro camere a infrarossi nelle stanze dove ci sono stati avvistamenti.
Sul monitor compare qualche orb e una sovraimpressione dice: "Gli orbs sono sfere luminose di cui non si conosce l'origine" (ndr: falso: sono particelle di polvere fuori fuoco colpite dal flash). Come Ruggeri nel primo servizio, anche Bossari si esalta vedendo con Stoppini le insignificanti macchiette, ma invece dell' ööööö ruggeriano dice concitato "Guarda, guarda, guarda!"

I due però vengono interrotti nella loro contemplazione del monitor dalla voce di Angelo Cannella che attraverso il walkie talkie li informa che c'era un'anomalia, aggiungendo: "mi sono cagato addosso". Bossari commenta: "Questo è interessantissimo!" (ndr: cosa? l'anomalia o che Cannella se l'è fatta addosso?)
Angelo chiede se hanno sentito quel che ha detto e ripete: "Io mi sono cagato addosso, compà" (ndr: ah, allora era questo il fatto da segnalare).
Forse temendo di non essere creduto, Cannella ribadisce: "Mi sono cagato addosso, ti giuro!" (ndr: ok, a questo possiamo crederci, al fantasma di meno).
Messo in chiaro questo importante evento, Cannella dice pure che gli è passata una persona dietro e che per lo spavento gli è caduta l'apparecchiatura, guastandosi (ndr: ma pensa che sfortuna: avremmo avuto la prova che c'era un fantasma e, guarda caso, un incidente la distrugge...).
Comunque Cannella assicura che c'era qualcosa, non era suggestione. Be', se diamo retta a quel che ha detto, qualcosa di inquietante si è prodotto, ma più che dall'aldilà veniva dalle vie digestive del detective dell'occulto.

E' la volta di Giorgio Rambaldi, il medium, che dice di aver sentito la presenza di un uomo anziano.
Umorismo involontario di Bossari che, riferendosi al medium, dice: "uno normale non riuscirebbe a sentire".
Rambaldi, che quando "sente" presenza, spara foto a caso, mostra una foto così ottenuta in cui ci sono due orbs. Bossari si esalta ancora: "Pazzesca!" (ndr: sì, come la corazzata Potemkin nel film di Fantozzi...), "E' incredibile!".

C'è anche una macchina a scatto automatico. La sovraimpressione ci dice che non ha portato a nulla.

Ed ecco il turno del quarto moschettiere, D'Artagnan Bossari, che se la tira perché è lì da solo nella "stanza della musica" al buio.
Stoppini, che lo osserva attraverso il monitor, gli dice che gli è passata accanto una "sferetta" (ndr: ovvero non gli è passato di fianco nulla, sono aberrazioni ottiche della telecamera). Bossari dice: "Qui non ci voglio stare". Però resta ancora proclamando il suo coraggio: "non sono uno che si spaventa così facilmente", aggiungendo però che in quel caso sente qualche inquietudine. (ndr: va be', ma se il suo coraggio vacilla di fronte a questo, se dovesse girare di notte per una strada deserta, farebbe come Cannella sopra?) Poi aziona la torcia e spiega: "ho dovuto accendere la luce perché non me la sento". Dice che era come se avesse qualcuno dietro. "Posso tenere la luce accesa?" chiede il coraggioso Daniele e poi annuncia: "mi sento completamente a disagio, scusatemi, ma torno indietro".


Aggiornamento. Replica del servizio nella puntata del 20 gennaio 2011.

Edited by Fljll Flòi - 24/1/2011, 20:24
 
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