Il Signore delle Mosche

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Fusilla
view post Posted on 18/3/2008, 11:05




Ho finito da poco di leggere un bellissimo libro di Williamo Golding.
Si intitola il Signore delle Mosche.

Chi lo ha letto e vuole dirmi cosa ne pensa?

ciao


ups, mi è partita una o in più....ovviamente è William Golding e non Williamo....:-)
 
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Fljll Flòi
view post Posted on 18/3/2008, 16:53




Innanzitutto: benvenuta nel forum!

Il signore delle mosche l'ho letto anni fa. Mi era piaciuto abbastanza, anche se ora non lo ricordo benissimo. Mi sembra (sperando che i ricordi non mi ingannino) che possa essere uno spunto per una riflessione sul rapporto tra natura e civilità.
 
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Fusilla
view post Posted on 19/3/2008, 09:27




Grazie!

Dunque, più che il rapporto tra uomo e natura, la parte del libro che più mi ha colpito è il lato più "oscuro" dell'essere umano, la cattiveria, che viene fuori in ogni situazione, anche tra bambini naufragati su un'isola deserta...
 
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Fljll Flòi
view post Posted on 19/3/2008, 16:32




Forse sono stato un po' troppo sintetico, ma quando scrivevo il rapporto tra natura e civiltà non intendevo quello tra l'uomo e la natura che lo circonda, ma tra l'uomo come essere "naturale" e l'uomo come prodotto della civiltà. In effetti (sempre se ben ricordo) Il signore delle mosche potrebbe essere visto anche in contrapposizione alla tesi dell'uomo buono per natura sul modello di Rousseau o del mito del "buon selvaggio".
In altre parole, il lato "oscuro" di cui tu parli emerge quando la civiltà soppianta la bontà naturale oppure al contrario (come sembrerebbe nei ragazzini di Golding) quando la cattiveria naturale non è più mediata dalle regole della civiltà? La natura umana è buona e la civiltà la travia oppure la natura umana è cattiva e la civiltà le pone un freno? O nessuna delle due tesi è del tutto vera e sono insieme buone e crudeli sia la natura che la civiltà?
 
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Fusilla
view post Posted on 20/3/2008, 09:36




Queste sono domande molto complesse...probabilmente la risposta più sensata sarebbe l'ultima che hai segnato. L'uomo è crudele di natura: in certi casi la civiltà lo rende migliore, in altri esalta questa cattiveria e lo rende peggiore. Ma non dobbiamo dimenticarci che molti uomini che non hanno "partecipato" alla civiltà, sono comunque buone persone. Quindi è tutto molto soggettivo!

Siccome questo libro mi è piaciuto molto, ne ho regalata una copia al figlio 16enne di un amico. Non ama leggere ma è un boy-scout e sono convinta che se solo superasse la sua pigrizia e il suo scetticismo nei confronti dei libri, lo apprezzerebbe moltissimo. Vedremo!

ciao
 
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4 replies since 18/3/2008, 11:04   311 views
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