Anche i genitori degli scolari di Ronago che vanno alle medie di Uggiate segnalano bus non passati: vedi articolo su "La Provincia" di martedì (20 gennaio 2009, a pagina 30). Il problema è proprio quello che l'autista ha riferito a Luutenco: conducenti malati e non sostituiti.
Asf dà la colpa ai conducenti parlando di "autisti che si limitavano a coprire il proprio turno; non facevano gli straordinari e quindi non sostituivano i colleghi in malattia, danneggiando in questo modo gli utenti". Quindi Asf si assolve, ma a me sorgono spontanee due domande:
1) se gli autisti mostrano (uso le parole di Asf) "non collaborazione nei confronti dell'azienda" sarà solo colpa loro?
2) sottoscrivo l'osservazione di Luutenco:
CITAZIONE (luutenco @ 14/1/2009, 14:34)
E se proprio non si può sostituirlo, mettere per tempo un cartello alle fermate no, eh? Qui mi sembra un problema di dirigenza che dovrebbe saper gestire gli imprevisti: sono pagati per quello, no?
Passano due giorni e nella rubrica delle lettere della "Provincia" (22 gennaio 2009, pagina 54) c'è un'altra protesta per i bus: la madre di una studentessa del liceo Giovio fa notare che l'autobus della linea C60 non si ferma o non fa salire i passeggeri. La signora ha telefonato e le hanno detto di mandare un fax così potevano prendere i dovuti provvedimenti. In seguito a ciò ha "ricevuto due letterine con scuse molto cortesi, ma nessun miglioramento del servizio!"
Proprio come era successo a me, a parte il fatto che nel mio caso era una email e non un fax e che di risposte ne ho avuto una sola. Per le successive segnalazioni non ho avuto alcuna risposta. E ovviamente, come dimostrano i post qui sopra, nemmeno nel mio caso c'è stato un miglioramento del servizio.
Cito la conclusione della signora:
CITAZIONE
non trovo corretto che dapprima si dia la colpa degli utenti che si assiepano sulle porte impedendo l'accesso, poi allo stato di agitazione dei dipendenti, non prendendo alla fine atto del disservizio esistente e delle necessità dell'utenza.
E' proprio qui il punto. I dirigenti dovrebbero impegnarsi non a cercare scuse, ma a trovare soluzioni ai problemi. Prendiamo il caso segnalato qui sopra più e più volte degli anticipi sulla linea C10-20 (tra l'altro mi è stato detto che, tanto per cambiare, venerdì scorso il bus che dovrebbe passare alle 17.40 in direzione Como era in anticipo di almeno 4 minuti): qui sì che l'ASF dovrebbe essere rigida con gli autisti. Invece, a quanto pare, di controlli non se ne fanno.