UFO

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Fljll Flòi
view post Posted on 22/2/2010, 11:16 by: Fljll Flòi




Voyager, speciale "Ufo sì ufo no", Rai Due, 15 febbraio 2010

Puntata speciale con ospiti in studio.
In ordine alfabetico:
* Stefano Bagnasco (fisico, del Cicap)
* Luigi Bignami (giornalista de "La Repubblica")
* Adriano Forgione (della rivista Fenix)
* Roberto Pinotti (ufologo del CUN)
* Didier Schmitt (dell'ESA)
* Flavio Vanetti (curatore del blog "Mistero bUfo" sul sito del Corriere della Sera)

A caccia nello spazio
L'astronomo Giovanni Bignami dice che ci sono indizi che suggeriscono una provenienza extraterrestre della vita sulla Terra. La vita è infatti cominciata sulla Terra "solo" mezzo miliardo di anni dopo la formazione del pianeta. Inoltre gran parte dell'acqua della Terra è di origine extraterrestre, portata dalle comete. Bignami dice che c'è un'alta probabilità che con l'acqua siano arrivate anche forme di vita. Dice che sarebbe molto strano se il nostro fosse l'unico pianeta con forme di vita e che è convinto che entro vent'anni si scoprirà un pianeta extra-sistema solare con caratteristiche simili a quelle della Terra.

Introducendo lo speciale sugli ufo, Roberto Giacobbo dice che gli "è stato detto che temi questi non vanno trattati perché sono troppo scivolosi". Dice che mostreranno dei filmati raccolti grazie a José Maussán.
(ndr: eh be', José Maussán! Quello, per intenderci, che confonde una scimmietta con un alieno)

Cronache inattese
José Jaime Maussan dice che aveva chiesto alla gente di mostrare i filmati di ufo e ne erano arrivati molti. Erano stati presentati poi anche in tv e questo aveva fatto sì che ne arrivassero altri così che, secondo l'ufologo, il Messico era diventato il paese in cui erano stati raccolti più filmati. In particolare parla delle flotillas, ovvero gruppi di ufo. Per Maussan non si tratta di veicoli terrestri. Dice che negli ultimi anni il fenomeno è cresciuto e che sono state viste flotillas composte da un gran numero di sfere, fino a un migliaio.
Viene mostrato anche un filmato in cui una sfera luminosa si affianca a un Concorde nei cieli britannici.

Pinotti dice che sono state avvistate sfere di luce in Italia e in Inghilterra nel 1954. Il 6 novembre 1954 sarebbe stata vista una formazione di 40 sfere sopra Roma. In quell'anno i radar inglesi avrebbero rilevato tre formazioni. Dice che nel 1958 il presidente del Brasile Kubiscek aveva divulgato la foto di un ufo ripreso dalla marina brasiliana. Dice che in Sudamerica non si secreta più di tanto. A suo parere,non si tratta di fulmini globulari né di altri fenomeni atmosferici, ma di oggetti tecnologici di provenienza aliena.
Bagnasco dice che la maggioranza delle immagini mostrate nel servizio sono sgranate e non dettagliate. Secondo lui, le flotillas potrebbero essere uccelli che volano in formazioni simili per disposizione ad alcune di quelle viste.

(NDR: Paolo Attivissimo in un articolo del suo blog dedicato a commentare questa puntata di "Voyager" scrive: "Dice che le flotillas di oggetti filmati sono un mistero, ma non ci vuole molto per capire che sono gruppi di palloncini."
Per quanto riguarda l'ufo del Concorde, Attivissimo scrive:
"Ma la cosa interessante è che quel puntino indistinto si sposta, guarda caso, in modo esattamente parallelo ai bordi laterali del fotogramma di pellicola cinematografica [...].
Chiunque abbia mai avuto a che fare con la pellicola cinematografica, anche solo come hobbista, sa benissimo che cosa significa trovarsi un puntino che si sposta verticalmente lungo un asse precisamente parallelo al bordo laterale del fotogramma e che mantiene la stessa distanza dal bordo quando l'inquadratura si sposta: significa che il puntino è un difetto della pellicola (un graffio o un granello di polvere, per esempio), non un oggetto della scena.
Il fatto stesso che il cineoperatore che ha ripreso la scena non abbia cambiato inquadratura per seguire un oggetto così straordinario la dice lunga: vuol dire che non l'ha visto. Non l'ha visto perché non c'era.")

image
(immagine dall'articolo di Paolo Attivissimo)

Immagini dalla rete
Vengono mostrati tre casi:
1) Un oggetto piramidale sopra il Cremlino, filmato con un telefonino. Ma persino Voyager si chiede: se c'era davvero, perché non è intervenuta l'aeronautica e perché non ci sono altre riprese?
2) Il 9 dicembre 2009 appare nei cieli norvegesi una misteriosa spirale: una misteriosa luce (ndr: la ripetizione dell'aggettivo "misteriosa" è nell'originale) che si innalza e poi si muove a spirale. Un ufo? Un meteorite? Oppure un razzo russo? Secondo Voyager quest'ultima ipotesi sarebbe stata smentita dalle autorità norvegesi e russe.
3) Un ufo passa dietro le Torri Gemelle e poi si allontana.

Bignami dice che la piramide è un falso, la spirale nel cielo è stata prodotta da un razzo russo (e che, contrariamente a quanto diceva il servizio, i russi l'hanno riconosciuto) e l'ufo delle Torri Gemelle un altro falso già scoperto. Dice che oggi è molto facile fare un falso, mentre può essere difficile dimostrare che è un falso. Dice che più interessante è il fenomeno delle luci in Sudamerica che ricorda le luci di Hessdalen.
Forgione dice che il fatto che ci siano filmati falsi non vuol dire che tutti i filmati lo siano. Dice che gli antichi parlavano di contatti con altri livelli dimensionali e vibrazionali (ndr: :lol: ), come nel caso degli sciamani. Cita il caso di Carlos Castaneda, allievo dello sciamano don Juan che parlava dei voladores provenienti da dimensioni parallele. (ndr: Ma, a dire il vero, non è neppure certo che questo sciamano di cui parla Castaneda sia mai esistito: in un libro pubblicato nel 1976, Richard De Mille ha esposto i risultati delle sue indagini sull'autore e i suoi libri con le quali è arrivato alla conclusione che Castaneda si è inventato i suoi colloqui con lo sciamano e per costruirli ha scopiazzato qua e là da altri autori. Cenni su ciò nella Wikipedia in italiano e in inglese.)
Bagnasco dice che la multidimensionalità quasi certamente non può essere una risposta e blocca le interpretazioni pseudoscientifiche dicendo che esistono sì delle ipotesi scientifiche a riguardo, ma si tratta di teorie, peraltro speculative e mancanti per ora di verifica, che riguardano scale molto piccole e che non possono giustificare fenomeni macroscopici.

(NDR: Cito ancora il blog di Paolo Attivissimo che ha parlato dei tre casi citati: piramide sul Cremlino - spirale sulla Norvegia - ufo delle Torri Gemelle)

Prima dell'intervento di Bagnasco era stato proposto un montaggio con una raccolta di pareri sugli ufo.
Il cantante J-Ax dice (non si capisce se serio o faceto) che ci sono vari tipi di alieni e i governi terrestri si sono alleati con i Grigi.
Una tizia bionda dice che per lei non sono veicoli alieni, ma armi o veicoli militari segreti.
Una mora dice che per un credente nulla è impossibile per Dio, ma che lei non è una tecnica o una scienziata per potersi pronunciare sull'argomento (ndr: in realtà la gente che non ne sa nulla si pronuncia comunque, però nota di merito a lei per averlo detto). Dice che comunque fa sognare la gente.
Un tizio dice che gli Hopi si sentono appartenenti al cosmo e che nel Nuovo Messico ha appreso che parlavano di navi di luce.
Segue un pezzo di Radio Due in cui i due conduttori parlano con un alieno che li ha chiamati per chiedere se qualcuno può dare a lui e ai suoi sette compagni delle armi perché volevano invadere la Terra, ma, giunti qui dopo dieci anni di viaggio, si sono accorti che le loro non funzionano. Gli otto invasori sarebbero alti circa mezzo metro. Abbastanza divertente.
(ndr: i tizi citati senza nome sono probabilmente personaggi conosciuti (ma non da me), però non c'erano sovraimpressioni e solo J-Ax si è presentato dicendo chi era. Se sapete chi erano, ditecelo)

Luci nello spazio
Viene mostrata una serie di presunti avvistamenti di sfere nel corso di missioni spaziali.
* 1965 - Gemini 4 - l'astronauta James McDivitt vede una sfera in movimento
* 1969 - Apollo 12 - sfera luminosa sfreccia sopra la Luna
* 1984 - Shuttle Discovery (STS 51-A) - sfera che pare metallica
* 1991 - Shuttle Atlantis (STS 37) - molto simile alla precedente
* 1995 - Centro di controllo dei voli spaziali, Mosca - filmato della Mir effettuato dal Discovery: sfera luminosa e pulsante scende in verticale sullo schermo, poi ne compaiono altre due, poi altre ancora, ci sono accelerazioni e stalli
* 1997 - Shuttle Atlantis (STS 84) - gruppo di oggetti che si allontanano dalla Mir e poi altri

Schmitt dice che non ci sono spiegazioni che portano a oggetti alieni e che bisogna usare la logica: se potessero arrivare sin qui, avrebbero una tecnologia tale che non avebbero certo bisogno di mandare sonde per spiare le stazioni spaziali.
Pinotti dice che gli astronauti hanno affermato che l'oggetto seguiva la capsula, quindi l'avvistamento va esaminato con attenzione.

(NDR: Paolo Attivissimo:
"Non sono UFO lontani: sono particelle vicine.
Si tratta, infatti, delle tantissime particelle che circondano qualunque veicolo spaziale: un fenomeno noto sin dai tempi del volo spaziale di John Glenn, che le descrisse come "lucciole" (fireflies) quasi cinquant'anni fa. Le particelle provengono dallo scarico dell'acqua e dell'urina e dalle perdite dei gas di bordo, che diventano cristalli di ghiaccio (Apollo 17 Press Kit, pagina 67). Ci sono anche schegge di vernice e piccoli frammenti metallici che si staccano dal veicolo e lo accompagnano finché il veicolo procede per inerzia. Si spostano, a volte anche bruscamente, per via del campo elettrostatico che circonda ogni veicolo spaziale e per via dell'azione dei getti dei motori di manovra. Sono un fenomeno talmente noto e assodato che non ci fa più caso nessuno: ecco perché nei video mostrati da Voyager i tecnici e gli astronauti non hanno nessuna reazione particolare quando le vedono.")

Segreti U.S.A.
Ancora una volta Roswell e Area 51, con l'intervista al Mr X che avrebbe lavorato nell'Area 51 (già proposta in passato).

Pinotti dice che nel 1991 ha parlato con alcuni testimoni, ora morti, del caso Roswell. Dice che l'analisi al computer ha mostrato che su un foglio che il generale Ramey ha in mano ci sono parole come "victims" e "crash".
Giacobbo dice che però ci sono state anche smentite. (ndr: incredibile! Giacobbo che fa la parte dello scettico)
Pinotti, un po' seccato (ndr: e ci credo: Giacobbo, che ha sempre annuito a qualunque bufala, ora si mette a fare lo scettico con lui...), dice che, no, sono prove schiaccianti che il governo statunitense ha mentito.
Giacobbo dice che Pinotti si assume le responsabilità di quel che ha detto.
Bignami dice che non conosce la questione della lettura del foglio in mano a Ramey, ma non vede prove.
Pinotti, agitato, dice che le prove ci sono.
Bignami chiede quali università hanno convalidato quei risultati.
Pinotti, sempre più agitato, dice che l'hanno fatto enti che lavorano per università.
Bignami dice che non vale.
Pinotti, incavolato (ndr: compresnibile: tradito persino da Giacobbo...), dice le università sono legate al potere.
Vanetti dice che quando ha visitato il museo di Roswell è stato colpito dalla semplicità e dalla genuinità delle testimonianze riportate e ritiene quindi che qualcosa sia successo davvero.

Testimonianza esclusiva
Edgar Mitchell, astronauta di Apollo 14, dice che ha fatto una visita a Roswell e ha raccolto testimonianze che poi ha portato al Pentagono. Dice che Jesse Marcel gli ha confermato che era un veicolo alieno e che c'erano degli alieni, uno dei quali rimasto vivo. Dice che la versione ufficiale è stata cambiata sei o sette volte, ma la verità è che era un veicolo alieno.

Bagnasco dice che si stupisce di chi si stupisce che ci sia il segreto sull'Area 51: è una base militare dove si fanno test su velivoli militari: logico che ci sia il segreto.
Pinotti dice che è stata usata tecnologia aliena e che ne sono esempi il kevlar, le fibre ottiche, il microchip.
Bagnasco dice che Mr X non dice nulla di straordinario: l'Area 51 sarebbe segreta e mal gestita: cosa c'è di strano in questo? Per quanto riguarda l'affermazione che kevlar ecc. sarebbero non scoperte umane,ma frutto di un reverse engineering su manufatti alieni, dice che è pure offensiva.
Forgione dice che Philip Corso ha lavorato al Pentagono, anche a progetti supersegreti e non è l'ultimo arrivato. Dice che gli scienziati non possono divulgare notizie sia perché c'è pericolo per la loro incolumità, sia perché lavorano su parti di uno schema più ampio, a compartimenti stagni, e quindi non sanno esattamente com'è l'insieme.

Guardando l'universo
Margherita Hack dice che già nei secoli scorsi si parlava di vita su altri pianeti, come fece Giordano Bruno. Dice che pianeti piccoli come la Terra sono difficili da scoprire. Da un punto di vista probabilistico, le pare assurdo che la vita ci sia solo sulla Terra. Dice che probabilmente altre eventuali forme di vita saranno basate anch'esse su acqua e carbonio. Per quanto riguarda però i contatti con alieni, ora e nel passato, dice che sono solo fantasticherie: le distanze sono immense e il pianeta extra-sistema solare più simile alla Terra scoperto sinora è a ben 20 anni luce di distanza.

Schmitt dice di essere d'accordo con Margherita Hack. Dice che è importante andare su Marte. Marte e Terra sono, nel sistema solare, i pianeti collocati in una fascia dove non ci sono temperature troppo fredde o calde, dove l'acqua può esistere allo stato liquido. Dice che su Marte potrebbe esserci vita e che se ci fosse (o ci fosse stata) si potrebbe dire che la vita può essere ovunque in pianeti simili dato che sarebbe comparsa in due pianeti così vicini.

Dal Giappone
Miyuki Hatoyama, moglie di un primo ministro giapponese, ha scritto in un libro di essere stata rapita dagli alieni e, con il corpo in uno stato simile al sonno, portata su Venere, dove tutto era molto verde, con un ufo triangolare. Voyager nota che il marito era soprannominato "l'alieno" (ndr: e allora?).
Giacobbo dice che dal Giappone arriva la più antica testimonianza su un ufo: risale al 1803 (ndr: quindi implicitamente ammette che erano delle bufale tutte le “testimonianze” sugli ufo presso civiltà antiche o comunque precedenti al 1803, di cui pur ci ha parlato in altre puntate a Voyager?)
Nel libro Hyouryuukishuu c’è il disegno di un oggetto tondeggiante largo 5 metri, fatto di legno e ferro, con oblò di vetro. Sarebbe stato trovato nel 1803 sulla spiaggia di Harashagahama. Sul vascello c’erano segni che parevano una scrittura sconosciuta. A bordo c’era una donna dalla pelle bianchissima che parlava una lingua ignota.
Kazuo Tanaka, dell’università di Gifu, dice che sotto il vascello c’era un altoparlante e che per lui era proprio un disco volante. Secondo lui la scritta ha somiglianze con una lingua antica giapponese (ndr: ma allora gli alieni parlavano un antico idioma nipponico? :huh: ) e significa “Io sono Dio e sono venuto con la nave di Dio”.
Anche nell’Umeno Chiri, del 1844, si parla di questo vascello tondeggiante.
Voyager aggiunge che i simboli che sarebbero stati visti da Jesse Marcel jr sull’ufo di Roswell sarebbero molto simili a quelli di questo caso giapponese del 1803.

Il caso “Urzi”
Si prosegue con Antonio Urzi (ndr: senza la compagna Simona Sibilla: l’avranno rapita ancora gli alieni? :lol: ).
Urzi ha fatto una serie di foto di ufo con l’aspetto di dischi metallici, sfere, strutture tubolari nei cieli della periferia di Milano. Dice che li vedeva già quando aveva 7-8 anni, a Livorno, e dal giugno del 2004 ha cominciato a filmarli.
Il 4 giugno 2004 riprese quello che vorrebbe spacciare per un ufo scuro del diametro di 7-9 metri. Il 18 novembre del 2004 ecco un disco che si illumina di viola. L’1 luglio 2006 ufo a forma di cappello. Il 29 aprile 2007 un oggetto scuro.
Alfredo Benni, presentato come “analista informatico”, dice di non aver trovato traccia di manipolazione né informatica, né modellistica. (ndr: il che ci fa pensare che come “analista informatico” non sia proprio un fuoriclasse).
Persino Voyager si chiede: ma come è possibile che un ufo sopra la periferia di Milano non abbia avuto altri testimoni?

Giacobbo, che in questa puntata qua e là diventa scettico (restando comunque sufficientemente bufalaro), ripete la domanda: come possibile che solo una persona li veda?
Entra in studio Pier Giorgio Caria, una specie di complice di Urzi nella diffusione delle sue bufalazze, che dice di aver fatto indagini su Urzi e sulla sua famiglia per accertarsi che fosse attendibile (ndr: il che ci fa pensare che come indagatore non sia proprio un fuoriclasse). Dice che Urzi non ha mai chiesto soldi per i filmati e che ha pure gestito male la sua figura mediatica. Tutto questo, secondo lui, deporrebbe a favore dei suoi avvistamenti.
Bagnasco dice che i filmati originali non sono mai stati visti da nessuno fatta eccezione per qualche ufologo e si chiede perché non si invitano degli scienziati a vederli.
Forgione dice che i filmati sono interessanti e non si può dire al 100% se sono veri o falsi (ndr: non è vero: si può dire al 100% che sono falsi).
Vanetti, in veste più scettica che nel suo blog, si chiede perché li veda sempre dallo stesso posto e con la stessa angolazione.
Caria dice che li ha visti anche altrove e che una volta li ha visti anche lui insieme a Urzi. E che una volta c’era pure Maussán (ndr: e be’, se c’era Maussán... vedi sopra).
Bignami si chiede come sia possibile che un ufo appaia nei cieli di Cinisello Balsamo e sia visto solo da una persona.

Il caso “Amicizia”
Nel 2007 Stefano Breccia ha pubblicato un resoconto del caso “Amicizia”: incontri tra terrestri e alieni che avevano basi sulla Terra.
Figura centrale era l’attore Bruno Sammaciccia che dal 1956 avrebbe cominciato ad incontrare degli alieni conosciuti come W56, un insieme di popoli extraterrestri, provenienti da parti diverse dell’universo, comunque tutti umanoidi. Il primo incontro risalirebbe all’aprile del 1956 quando Sammaciccia e due amici incontrarono due alieni, uno molto basso e uno alto due metri e mezzi che, comunicando un senso di amore (ndr: sic! canne spaziali?), rivelarono che erano sulla Terra in basi segrete.
La più importante base in Europa sarebbe stata proprio in Italia, nel centro, e si sarebbe estesa, sotto terra, per un area di 300 x 150 km.
Breccia dice che per accedervi facevano aprire all’occorrenza nel terreno dei corridoi che poi si richiudevano. Gli alieni W56 chiedevano frutta e metalli che poi scaricavano con il teletrasporto.
Il secondo numero dell’aprile del 1962 della Domenica del Corriere pubblicò una foto di uno della combriccola di Amicizia, Gaspare De Lama.
Giuseppe Garofalo (presentato come “ricercatore) e il succitato Benni dicono che la foto è genuina.

Giacobbo chiede se non ci potevano essere dei vantaggi economici dietro questa storia?
Caria dice di no.
Vanetti, però, dice che Sammaciccia fu condannato per truffa e che si era scoperto che uno degli alieni fotografati era un figlio di Sammaciccia, Alessandro.
(ndr: che scetticheggino pure Giacobbo e Vanetti è la riprova di quanto questa storia sia ridicola)

1978: “attacco alla Terra”?
Nel novembre del 1978 pescatori della zona tra San Benedetto del Tronto e Pescara segnalarono strani fenomeni. Voyager dice che ci furono duemila avvistamenti nel giro di poche settimane, anche da parte di forze dell’ordine.
Il Tg1 del 31 dicembre 1978 si occupò del caso intervistando dei pescatori, uno dei quali disse di aver visto una grande colonna d’acqua.
La motovedetta 20/18 il 9 novembre 1978, a 5 miglia dalla costa, in una zona dove il mare era profondo circa 20 metri, notò un segnale luminoso rosso alzarsi in aria, inclinato di 45°, fino a 300 metri di altezza. Fu visibile per 4-5 secondi. Nessun natante fu visto nei paraggi.

Un’affermazione sorprendente
L’ex astronauta Edgar Mitchell dice che ci sono diversi tipi di alieni. Ammette che lui non li ha mai visti, ma dice che pur non avendo prove, a suo giudizio li indizi sono solidi. Dice di aver parlato con piloti militari e civili che hanno visto degli ufo. Ammette di non aver masi visto ufo, ma dice che un amico affidabile gli ha mostrato una foto con sfere luminose. Dice che secondo lui gli ufo sono tenuti nascosti, forse per interessi economici, legati alla tecnologia che si vuole sfruttare.

Giacobbo lascia le sue (scarse) velleità scetticheggianti di questa puntata e commenta “Sorprendente! Sorprendente!”
Schmitt dice che la mente umana è complessa e che si usa molto l’immaginazione.

Giacobbo conclude riproponendo la storia della tomba segreta dell’architetto egizio Senemut, amante della regina Hatshepsut, con una stella compresa in tre ovali che sarebbero il simbolo babilonese dell’acqua e questo indicherebbe che ci sarebbe acqua dalle parti di una stella della cintura di Orione, il che corrisponderebbe all’indicazone data dagli studi di O'Dell e Wong della Rice University del 1995 e dalle osservazioni degli infrarossi da parte dell’Esa nel 1999.

image
(immagine da qui)
 
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