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| Roberto Giacobbo, ospite da Fabio Fazio a "Che tempo che fa" di oggi (2 aprile 2011) per presentare il suo nuovo libro, fa uno spot a favore di Sylvia Bowne raccontando che un professore di Yale l'aveva messa alla prova chiedendole di 20 persone di cui aveva la cartella clinica. La Browne avrebbe riferito tutto esattamente per 19 delle 20 persone, mentre per l'ultima ci sarebbe stata solo una differenza con la cartella: lei avrebbe detto che si era suicidata con tre stupefacenti e invece la cartella diceva con due. Un esame successivo avrebbe però rivelato che erano tre, come diceva la sensitiva. Giacobbo dice che per gli altri uno scettico potrebbe dire che era magari brava a leggere le reazioni del professore che involontariamente gli dava dei suggerimenti, ma quest'ultimo dimostrerebbe che c'è qualcosa che va oltre.
La storia della sensitiva che sembra aver sbagliato, ma poi nuove rivelazioni mostrano che invece erano proprio come diceva lei, è chiaramente un topos di questo genere di anedottica che poco ha a che vedere con la realtà.
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