E' ritornata in scena la sensitiva Maria Rosa Busi. E' stata a Brembate, il paese dove è scomparsa una ragazza, Yara.
La Busi è stata intervistata da TgCom e ha parlato senza dir nulla di concreto.
Secondo l'articolo di TgCom, "La Busi si è detta sicura: "Troveremo Yara"", ma nel video dell'intervista in realtà, quando le chiedono se è viva, lei dice di non poterlo dire, ma che sente tanto amore ecc.
Dice che vuole "fare come sempre di nascosto"... Be', insomma, non mi sembra che abbia sempre fatto "di nascosto", dato che è spesso finita su giornali e tv, in virtù della mancanza di perspicacia dei nostri media perché con un esame serio delle sue "sensazioni" (come
quello fatto da Giorgio su "Mah" del marzo del 2007) si vede che ha azzeccato poco o nulla.
Faccio notare una frase detta dalla Busi: "penso che in pochi giorni qualche novità ci sarà". E la commento con una frase dell'articolo di Giorgio
"E’ interessante una dichiarazione con la quale la sensitiva cerca di attribuirsi un successo: “avevo già detto che entro 8 giorni sarebbero accadute cose importanti: infatti è stata ritrovata l’auto”".
Noto anche la conclusione dell'articolo di TgCom: "La Busi si è detta convinta che il tesoro si trovasse nel Vittoriale perché, come ha dichiarato, era stato lo stesso Duce a rivelarle il segreto per via medianica. Di fatto non venne trovato nulla, probabilmente non si è cercato abbastanza." Quindi secondo TgCom la scemenza sarebbe quella di aver abbandonato le ricerche, non quella di credere che Mussolini da morto racconti dov'è il tesoro. Ogni commento è superfluo.
Un invito alla signora Busi: se davvero è così toccata dalla sorte della povera ragazza, la cosa migliore che può fare è levarsi dai piedi e lasciare lavorare chi sta affrontando seriamente il caso. Di "sensazioni" che si rivelano inutili e spesso completamente erronee non c'è proprio bisogno.
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Brembate, "Yara verrà ritrovata", TgCom, 4 gennaio 2011:
www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo499802.shtml(con link al video con l'intervista di Enrico Fedocci a Maria Rosa Busi)
