Posts written by Giorgio - bib

view post Posted: 12/9/2008, 16:17 Anfibi preistorici - Zoologia e dintorni
Kryostega collinsoni
Il fossile è stato trovato in Antartico. Era un anfibio temnospondilo di grandi dimensioni - circa 4 metri e mezzo - e con grossi denti vissuto intorno a 240 milioni di anni fa. La descrizione scientifica apparirà prossimamente sul "Journal of Vertebrate Paleontology".

Ker Than, 15-Foot Antarctic "Salamander" Found; Was Toothy Terror, "National Geographic News", 11 settembre 2008
http://news.nationalgeographic.com/news/20...-amphibian.html

PS: nell'articolo del National Geographic si legge che "the Antarctic creature was about 15 feet (54.7 meters) long". La lunghezza in metri è ovviamente errata (54,7 metri sono decisamente troppi!). La misura corretta deve essere quella in piedi. 15 piedi corrispondono - come ho scritto sopra - a circa quattro metri e mezzi. L'errore è causato probabilmente da un involontario "anagramma" dei numeri: 4,57 è diventato per errore 54,7. Ho mandato una segnalazione al National Geographic e forse l'hanno fatto anche altri, quindi può essere che quando leggete qua sia già stato messo a posto.
view post Posted: 12/9/2008, 15:36 Aeroporto bloccato da animali - Zoologia e dintorni
Capita anche dalle nostre parti.
In un articolo del supplemento per la Lombardia del "Corriere della Sera" (Lepri in pista, chiude Linate. Domenica sospesi 12 voli per una battuta di «caccia», 13 giugno 2007, p.5) si legge che "Per allontanare rondini, gabbiani, storni e gabbianelle, i tecnici della Sea tagliano ilprato ogni due settimane e spargono insetticidi. Anche la caccia alle lepri non è rara, di solito avviene di notte". In seguito a "un anomalo aumento del numero delle lepri" per il 17 giugno del 2007 era stata programmata una "battuta eccezionale" dalle 5 alle 8 del mattino, con la sospensione di dodici voli. "Le lepri a Linate interferiscono con i radar di terra. [...] Il rischio di incidenti è grave" aveva spiegato l'assessore provinciale alla sicurezza Alberto Grancini (ibid.).
La stampa ci riferisce che in quell'occasione furono catturate 61 lepri (Caccia alla lepre: liberata la pista di Linate, "La Provincia" (Como), 18 giugno 2007, p.6).
Qualche giorno prima, una battuta per la cattura di lepri era stata organizzata anche all'aeroporto di Orio al Serio, con reti e venti incaricati in giro per l'aeroporto. In questo caso, la ricerca degli animali era stata programmata su due giorni (9 e 10 giugno 2007), senza sospensioni di voli (Caccia alla lepre in aeroporto, "Corriere della Sera" - Lombardia, 9 giugno 2007, p.13).

Analoga notizia, per Linate, nel febbraio del 2005. Un articolo diceva che il passaggio delle lepri sulla pista mandava "in tilt il sistema di controllo": gli animaletti "facevano scattare il sistema di controllo a raggi infrarossi, posizionato a circa 30 centimetri dal terreno, usato per controllare il movimento a terra degli aeromobili". Quindi le lepri erano state catturate e poi "rilasciate nelle zone di ripopolamento della Provincia di Milano" (Catturate lepri, disturbavano l'aeroporto, "La Provincia" (Como), 2 febbraio 2005, p.7).
L'anno precedente era stata avvistata e catturata sulla pista di Linate una famiglia di cigni (genitori con tre piccoli di 45 giorni, riferisce l'articolo Pista dello scalo bloccata da una famigliola di cigni, "Il giorno", 11 giugno 2004, p.5).

Il primo degli articoli citati riferisce anche altri casi di scomode presenze di animali a terra:
"Londra condivide con Linate la presenza di lepri. Parigi è «infestata» di conigli selvatici. In Canada, per allontanare le oche, vengono utilizzati branchi di cani border collie. A Orlando (Florida) qualche anno fa un aereo si trovò un alligatore davanti alle ruote. In Texas e Arizona non è raro avvistare in pista dei serpenti a sonagli."

Titolo di una notizia del 1966: Aereo in decollo urta con il carrello un canguro ma riesce ad alzarsi ("L'Ordine" (Como), 4 novembre 1966, p.8). Si tratta ovviamente di un aeroporto australiano.

Ci sono anche i topini che rodendo i cavi hanno messo fuori uso due volte in tre settimane, nel 1957, il radar dell'aeroporto di Stoccolma-Västeraas. (Topi campagnoli i sabotatori del radar, "L'Ordine", 17 novembre 1957, p.VI).
view post Posted: 2/9/2008, 17:37 Wu Ming - Libri
Wu Ming 4 è stato sabato sera a "Parolario" per presentare il suo libro Stella del mattino, un romanzo storico che ha per protagonisti T. E. Lawrence (Lawrence d'Arabia) e gli scrittori Robert Graves, J. R. R. Tolkien e C. S. Lewis.
Come l'anno scorso per Wu Ming 2 (vedi sopra), faccio un riassunto dell'intervento.

Wu Ming 4 a "Parolario", Como, 30 agosto 2008
L'autore definisce Lawrence "il prototipo dell'eroe liberatore" e uno dei pochi eroi nazionali britannici. Lo paragona a quello che è Garibaldi per l'Italia.
Dice che per scrivere il suo romanzo ha dovuto in qualche modo "aggirare" la figura di Lawrence interpretato da Peter O'Toole in un film che è uno dei suoi preferiti. Si è concentrato sull'iconografia (sui ritratti, tutti diversi l'uno dall'altro, e sulle foto, in divisa e in borghese) e sugli studi storici, che presentano interpretazioni assai diverse.
Lawrence, secondo Wu Ming 4, è un personaggio atipico ("una di quelle strane figure liminari") e molto attuale per il suo ruolo di "agente di collegamento", incaricato di valutare se era possibile una rivolta degli abitanti locali che avrebbe favorito la lotta contro la potenza nemica.
Il libro di Lawrence I sette pilastri della saggezza è per Wu Ming 4 "un romanzo epico", uno dei pochi del '900, è più letteratura che storia.
In Stella del mattino la parte storica compare sotto forma di flashback descritti in tono anche un po' onirico.
L'autore è stato a Oxford per visitare i luoghi dove era stato Lawrence.
Lawrence aveva un rapporto ambiguo con la sua fama: da un lato sembrava cercarla, dall'altro sembrava volere sfuggire ad essa.
Il giornalista americano Lowell Thomas costruì uno spettacolo attorno alla figura di Lawrence: recitava con toni enfatici le sue imprese mentre venivano proiettate immagini e una banda suonava. Thomas portò lo spettacolo in giro per i paesi del Commonwealth. Lo videro due milioni di persone.
Secondo Wu Ming 4 si può dunque dire che "Lawrence è stata la prima pop star". Morì in un incidente in moto e c'è una leggenda che vorrebbe che sul posto ci fosse un'auto nera: una leggenda come quella di alcune star del rock.
A propoito di due degli scrittori che ha reso protagonisti del suo romanzo, l'autore dice: "Leggendo le biografie di Tolkien e di Lewis [...] mi sono reso conto che erano dei personaggi drammaturgici". Erano tornati dalla prima guerra mondiale con problemi e traumi e con la difficoltà di raccontare quel che era successo realmente al fronte. Nel "tentativo di superare l'afasia", cercarono di raccontarlo attraverso il genere letterario del fantasy. "Il mio intento" dice Wu Ming 4 "era prendere questi personaggi e metterli di fronte all'icona" di Lawrence, a confronto con questa figura ambigua.
Robert Graves fu davvero amico di Lawrence e ne fu anche biografo, ma, avverte Wu Ming 4, la sua è la biografia di un amico, non è affidabile perché sorvola sui tratti oscuri.
La prima guerra mondiale aveva marchiato una generazione. Lawrence era la guerra edulcorata, l'evasione dalla guerra di trincea. Era l'eroe guerrigliero che pensava che non era necessario uccidere il nemico, bastava metterlo in condizioni di non nuocere, per esempio sabotando i treni (questa almeno era la teoria, nella pratica non si attenne sempre a questi principi). Tornato dalla guerra cercò di acquisire il mestiere di scrittore e fu in contatto con i letterati del tempo. Fu amico di Shaw, di Forster, di Sassoon, di Graves. Conobbe Ezra Pound. Quello di entrare nella comunità letteraria fu però di fatto un tentativo fallito, anche perché Lawrence era troppo solipsistico, come lo era stato in Medio Oriente quando volle fare l'arabo, ma col tempo si distanziò dagli Arabi e finì per non sopportarli più e per tornare a Oxford.
L'autore ha riferito di aver scritto una prima stesura del libro senza mostrare nulla agli altri Wu Ming perché voleva "tenerli lettori vergini". Terminata quella, ne sono stati i primi lettori e hanno dato consigli fondamentali per assestare la trama, come prezioso è stato l'aiuto di Severino Cesari della collana Stile Libero di Einaudi.
Wu Ming 4 ha detto che, abituato a scrivere in gruppo, ha trovato difficoltà nello scrivere da solo. Nel lavoro collettivo trovava un riscontro immediato e se c'era un ostacolo si faceva una riunione e si decideva. Da solo aveva dovuto imparare a darsi il tempo necessario per sbrogliare il tema. "Alla fine sono abbastanza soddisfatto" ha commentato.
Una persona del pubblico gli ha chiesto chi fossero i suoi riferimenti letterari e come si conciliavano i suoi e quelli degli altri Wu Min nella scrittura collettiva.
Wu Ming 4 ha risposto di non aver mai cercato dei maestri letterari e di essersi sempre mosso "a naso", aggiungendo di essere comunque "piuttosto anglofilo". Da ragazzino si era appassionato a Joseph Conrad, un romanziere che ha raccontato l'uomo bianco a contatto con l'esotico - come è stato per lui con Stella del mattino. Anche Lawrence era un lettore di Conrad. Non l'ha conosciuto di persona, ma avevano, secondo Wu Ming 4, "un certo idem sentire. Ha aggiunto di essere un lettore di Ian McEwan, pur non apprezzando tutti i suoi libri in egual modo, di Tolkien, di Pullman.
Per quanto riguarda la scrittura collettiva, ha detto che i diversi membri del gruppo hanno diverse ispirazioni letterarie (p.e. Wu Ming 1 è un accanito lettore di Stephen King, mentre Wu Ming 4 lo è pochissimo), ma questo non costituisce un problema.
Non ha escluso di tornare in futuro a scrivere un altro romanzo con Lawrence, magari sugli anni finali della sua vita, aggiungendo però che di certo non lo farà in tempi brevi, per evitare il rischio di scrivere una cosa uguale, un "romanzo seriale" che non è nei suoi interessi.
view post Posted: 30/8/2008, 10:09 Ragno cammello - Zoologia e dintorni
Nel 2004, con la guerra del Golfo, i solifugi dell'Iraq avevano acquisito una certa fama. In internet girava la foto qui sotto (che riprendo dal sito di Paolo Attivissimo), dove sembrano molto più grandi di quel che sono realmente perché sono molto vicini all'obiettivo, mentre le gambe del soldato sullo sfondo, con la quale viene naturale paragonarli per le dimensioni, sono più lontane.

image

La foto era diffusa in rete spesso accompagnata da informazioni incontrollate come queste (testo dal citato sito di Attivissimo):

CITAZIONE
Possono correre alla velocità di 15/20 km/h e saltano fino a 3 piedi di altezza. Sono ragni notturni, escono solo con il buio o in condizioni di ombra molto intensa. Quando ti mordono iniettano una sostanza simile alla novocaina che rende istantaneamente insensibili.
Se stai dormendo non ti accorgi nemmeno di essere stato morso e quando ti svegli ti ritrovi senza parte della gamba o del braccio perchè il ragno lo ha rosicchiato per tutta la notte.
Se camminando urti qualcosa che sta proiettando ombra su di lui e il sole lo colpisce, comincia a correre perchè il ragno comincerà immediatamente a correre per raggiungere la tua ombra e per tutto il tempo emetterà urla terribili.

Altri hanno elevato la velocità addirittura a 40 km/h e l'altezza dei salti a circa due metri (come riferisce questo articolo del National Geographic).
I dati sono chiaramente esagerati.
Che iniettino sostanze anestetizzanti è una leggenda metropolitana ("Mai sentito parlare di un qualunque solifugo che inietti una qualunque sostanza" ha detto Rod Crawford, esperto di aracnidi del Burke Museum di Seattle, al National Geographic).
Anche le "urla terribili" sono un'invenzione.


FONTI:

Cameron Walker, Camel Spiders: Behind an E-Mail Sensation From Iraq, National Geographic News, 29 giugno 2004
http://news.nationalgeographic.com/news/20...amelspider.html

Camel Spider, snopes.com, ultimo aggiornamento: 29 maggio 2005
http://www.snopes.com/photos/bugs/camelspider.asp

Paolo Attivissimo, Ragni urlatori giganti nel deserto iracheno!, 24 aprile 2004, ultimo aggiornamento 1 luglio 2004
http://www.attivissimo.net/antibufala/ragn...ti/urlatori.htm
view post Posted: 22/8/2008, 12:35 Mostro di Montauk - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (Giorgio - bib @ 5/8/2008, 19:20)
Anche Lorenzo Rossi nel forum di Criptozoo.com lo ha giudicato un cane o un procione dando poi la preferenza alla seconda ipotesi.

Avevo già citato la discussione nel forum di Criptozoo.com. Aggiungo ora due articoli pubblicati in questo ottimo sito curato da Lorenzo Rossi.

Il "mostro" di Montauk: quando dopo avere toccato il fondo si continua a scavare..., 3 agosto 2008
http://www.criptozoo.com/absolutenm/templa...id=220&zoneid=1

Aggiornamento da Montauk: il procione vince al photofinish, 5 agosto 2008
http://www.criptozoo.com/absolutenm/templa...id=221&zoneid=1

Le immagini che seguono sono tratte dal secondo di questi articoli:

image
A sinistra: zampe dell'animale di Montauk. A destra: zampa di un procione.
image
A sinistra: cranio di un cane. A destra: cranio di un procione affiancato alla testa dell'animale di Montauk.
view post Posted: 21/8/2008, 13:27 Mostro di Montauk - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (Fljll Flòi @ 20/8/2008, 18:02)
1) Nella didascalia alla foto del nostro amico di Montauk lo si definisce "mostro fittizio" e nel box Il dibattito sul forum si parla di trovata pubblicitaria o arredo scenico per un film (citando il Corriere.it, articolo a cui facevo riferimento in un mio intervento sopra), ma sembrerebbe invece che sia un vero procione.

Ripeto quanto ho detto: la foto mi sembra credibile. L'anatomia della bestia mi pare compatibile con quella di un vero procione.
Qui si dice che il regista del film in questione ha negato che il "mostro" sia una loro creazione, dicendo che quello che si presentava come se fosse il sito ufficiale del loro film era un falso.

Per quanto riguarda le didascalie alle foto, mi permetto di aggiungere che il lariosauro (quello vero, del Triassico) non è un dinosauro. E' un rettile preistorico che appartiene ad un'altra linea.

CITAZIONE (Fljll Flòi @ 20/8/2008, 18:02)
2) Da quel che scrivono ("sottolinea [...] di avere inteso «procione». «Forse il lapsus è nato dal fatto che la successiva domanda fattami era se la bestia" ecc.), sembra che dicano che il lapsus è stato di Giorgio, mentre da quel che ho letto sopra mi sembra chiaro che il lapsus è stato del giornale. Giusto?

Confermo. Al giornale ho detto che a mio parere l'animale di Montauk è un procione. Poi mi è stato chiesto se poteva avere qualcosa a che fare con il "lariosauro" e ho risposto che se il "mostro" lariano del 1954 era una lontra (come appare plausibile) allora in entrambi i casi (Argegno 1954 e Montauk 2008) abbiamo a che fare con un mammifero dell'ordine dei carnivori.
Evidentemente c'è stato un lapsus del giornale e la seconda risposta si è sovrapposta alla prima trasformando il procione in una lontra.
D'altra parte sarebbe curioso se avessi fatto confusione con la risposta a una domanda che non mi era ancora stata fatta (come si vede anche nel testo pubblicato: la successiva domanda).
view post Posted: 18/8/2008, 14:40 Bigfoot - Zoologia e dintorni
Gli "uomini selvatici" messi in mostra non sono un fenomeno solo americano.
Possiamo citare un esempio comasco. Nel 1871 il "Gran Serraglio Milanese" portò in mostra a Como diversi animali (si nominavano leoni, tigri, pantere, orsi, lupi, iene, boa e pitoni) e anche un "uomo selvaggio" (1).
In questo caso, è verosimile che non si trattasse di un falso o di un trucco e che l'uomo "selvaggio" ci fosse davvero, anche se non era certamente un esemplare di una popolazione o specie selvatica di uomini, ma piuttosto un individuo affetto da ipertricosi (crescita eccessiva di pelo). Persone con qualche tipo di anomalia fisica potevano essere oggetto di una curiosità che oggi ci appare a ragione morbosa ed essere messi in mostra come fenomeni da baraccone. Per esempio, a Como nel 1853 era stato mostrato al pubblico a pagamento un uomo albino e un giornale lo decrisse come "un divertimento straordinario" (2).

(1) Serraglio di belve in Piazza Porta Torre, “Corriere del Lario”, n.58, 22 luglio 1871, pp.2-3.
(2) Spettacoli d’oggi!!!, “Il Corriere del Lario”, n.45, 9 novembre 1853, p.180.


Sugli "uomini selvatici" in Italia, dalle leggende a presunti casi recenti ho scritto qualche anno fa un articolo che è disponibile sul nostro sito:
http://bibliotopia.altervista.org/zoologia...selvaticoit.htm
view post Posted: 18/8/2008, 13:55 Bigfoot - Zoologia e dintorni
Non è il primo episodio di questo genere.
E' famoso il caso di Frank D. Hansen che nel 1967 girava con un presunto ominide chiuso nel ghiaccio e lo mostrava al pubblico (a pagamento).
Hansen raccontò dapprima che era un uomo preistorico trovato conservato in un blocco di ghiaccio che galleggiava nel Pacifico settentrionale. Il corpo, recuperato da cacciatori di foche russi (o da cacciatori di balene giapponesi, se preferite questa versione), sarebbe finito a Hong Kong dove sarebbe stato acquistato per conto di un ricchissimo americano che lo avrebbe prestato a Hansen per portarlo in giro in esibizione.
Nel dicembre del 1968 il presunto ominide fu mostrato ai criptozoologi Ivan T. Sanderson (che ne fece un noto disegno) e Bernard Heuvelmans, che lo reputarono autentico (gli studiosi della prestigiosa Smithsonian Institution, invece, non poterono esaminarlo).
Nel 1969 Hansen tornò a mostrare, presso un centro commerciale, il suo presunto ominide (o un altro, dato che le immagini di "Time-Life" mostrano differenze rispetto al disegno di Sanderson).
Hansen ideò una storia più avventurosa dicendo che si era imbattuto nella creatura viva nei boschi del nord del Minnesota e le aveva sparato. Più avanti era tornato a prendere il corpo e lo aveva conservato nel congelatore per sette anni prima di cominciare a portarlo in giro.

Heuvelmans lo battezzò Homo pongoides ed elaborò un'ipotesi che viene così riferita da Jean-Jacques Barloy:
CITAZIONE
La chiave del mistero è stata trovata senza alcun dubbio da Heuvelmans nel numero del primo novembre del 1966 del World Journal Tribune; secondo il giornale, in Vietnam dei soldati americani avrebbero ucciso «un'enorme scimmia antropoide». [...] Hansen, non a caso, era stato militare in Vietnam. Questa oscura faccenda si sarebbe dunque improvvisamente chiarita: prende forma uno scenario perfettamente coerente. Davanti al cadavere dell'uomo villoso, Hansen si dice che potrebbe far fortuna mostrandolo nelle fiere. Il mezzo per farlo entrare negli Stati Uniti è semplicissimo: basta metterlo in una delle bare destinate ai soldati uccisi [...].

Secondo Barloy, "è un'ipotesi perfettamente verosimile". Personalmente, la trovo al contrario del tutto inverosimile (diciamo pure assurda). C'è ovviamente una spiegazione meno azzardata.
Un biologo dell'Università di Londra, John Napier, riuscì a contattare un tale Howard Ball che gli riferì che era stata la sua ditta a costruire in gomma nel 1967 l'Homo pongoides di Hansen. Anche altri due laboratori dissero di aver realizzato un finto ominide.
Il ghiaccio, diceva Napier, era suggestivo e, inoltre, rendeva più difficile vedere bene i dettagli della creatura e accorgersi che si trattava di un falso.


Jean-Jacques Barloy, Gli animali misteriosi : invenzione o realtà?, Roma : Lucarini, 1987, pp.203-204.
Creature leggendarie, a cura dei redattori delle edizioni Time-Life, sl : Hobby & Work, 1994, p.111.
Massimo Polidoro, Un Neanderthal sotto ghiaccio, "Focus", dicembre 2003, pagina non numerata tra le pp.284 e 285.
view post Posted: 16/8/2008, 17:03 Mostro di Montauk - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (Giorgio - bib @ 8/8/2008, 15:01)
CITAZIONE (Fljll Flòi @ 8/8/2008, 09:05)
Dal momento che qui nel forum hai scritto tu direttamente, mi pare ovvio che il "vero" Giorgio sia quello del forum (che sostiene l'ipotesi-procione e non lontra) e mi viene il dubbio che al "Corriere di Como" abbiano travisato quel che hai detto, nonostante sia addirittura virgolettato. Ci dai una conferma?

Confermo.
[...]
L'errore del "Corriere di Como" è nato evidentemente dall'aver fatto confusione tra la prima e la seconda risposta.
[...]
Per quanto riguarda il "Corriere di Como", ho mandato oggi una email di rettifica.

Il "Corriere di Como" ha pubblicato la rettifica, anche in modo ben visibile, sotto il titolo Lontra o procione? Il "caso Montauk" non fa dormire la criptozoologia lariana sul numero di domenica 10 agosto 2008, p.9.
Non solo: la rettifica è accompagnata da un articolo quasi a tutta pagina sulla nostra rivista "Mah" e sul nostro forum, con il titolo Misteri e ciarlatani presi nella rete, dove Bibliotopia è definito "un sito web tutto comasco che è la Mecca per gli appassionati di critica all'occultismo, allo spiritismo e alle "montature" mediatiche come quella del mostro di Montauk".
Be', visto tutto ciò, direi che perdoniamo più che volentieri la svista nello scorso articolo.
view post Posted: 14/8/2008, 17:53 Mostro di Montauk - Zoologia e dintorni
Aggiungo un'osservazione a proposito delle immagini messe a confronto nella pagina con l'ipotesi "water rat" (http://gawker.com/5032170/montauk-monster-vole-or-satan).
L'autore ha indicato con tratti colorati le parti che secondo lui sono somiglianti nell'animale di Montauk e nel water rat. Guardiamo ciò che è segnato con il giallo nell'immagine del presunto cranio di water rat (che, come dicevo, è invece di Josephoartigasia monesi) e in quella della bestia di Montauk.
Per quanto riguarda la mandibola, quello di J. monesi è un incisivo, mentre quello dell'animale di Montauk è un canino. Passando alla mascella, quello di J. monesi è un altro incisivo, mentre quello della bestia di Montauk non è neppure un dente, ma un pezzo della mascella stessa.
Il paragone, insomma, non regge proprio.
view post Posted: 13/8/2008, 12:17 Messaggi subliminali - Mah
CITAZIONE (brnó @ 12/8/2008, 10:35)
Vi si trovano farneticazioni di tutti i tipi, tra le quali vi segnalo questa: http://www.ccsg.it/Antonio.html

Alcune sono anche pericolose.
Ho aperto la prima pagina del riquadro laterale di quella indicata (nel riquadro è chiamata Quello che nessuno osa dire al riguardo dei messaggi subliminali, la pagina che si apre ha come titolo I messaggi subliminali nella musica leggera).
Tra le altre affermazioni prive di ogni fondamento ci sono pure quelle ormai ritrite su un presunto complotto di una lobby ebraica che comanda sul mondo. Stupidaggini come questa si commentano da sole e non c'è certo bisogno di sprecarci parole se non per dire che sono, appunto, stupidaggini pericolose.

Per quanto riguarda i messaggi subliminali, in tale pagina è scritto:
CITAZIONE
Uno dei primi condizionamenti subliminali video di cui si abbia notizia venne realizzato, nei primissimi anni cinquanta, per squallidi motivi commerciali, dalla Cocacola: nelle sale cinematografiche venivano proiettati film che, ad intervalli di cinque minuti, erano interrotti da un unico fotogramma raffigurante una bottiglia di cocacola. Ora, l'occhio umano può percepire solo immagini impresse su almeno 12 fotogrammi di pellicola cinematografica; pertanto gli spettatori non si accorgevano affatto delle interruzioni in discorso; ciò nonostante il consumo di cocacola in tali sale cinematografiche aumentò di circa il 39%. Infatti se era vero che consciamente nessuno aveva percepito la pubblicità, era altrettanto vero che il subconscio degli spettatori aveva generato negli stessi un fortissimo desiderio di bere cocacola.

Non ho trovato nessuna notizia di un esperimento del genere fatto dalla Coca Cola agli inizi degli anni '50 con un risultato del 39% e il sito non cita alcuna fonte.
Può essere che si riferisca, in modo molto impreciso, al caso di James Vicary, del 1957.
Vicary disse che aveva inserito nella proiezione di un film in un cinema di Fort Lee (New Jersey) delle immagini con le frasi "Hai fame? Mangia pop corn" e "Bevi Coca Cola" che comparivano ogni cinque secondi per un terzo di millisecondo, così che non potevano essere colte coscientemente dagli spettatori, ma venivano ugualmente assorbite a livello inconscio. A suo dire, questo aveva portato a un aumento del 18,1% delle vendite di Coca Cola e addirittura del 57,8% di quelle di pop corn.
Questi dati fecero colpo e, a quanto pare, su qualcuno fanno ancora colpo.
Biosgna però aggiungere, per rendere completa la storia, che i ricercatori che in seguito replicarono l'esperimento di Vicary non ottennero i suoi risultati: non si verificò alcun aumento delle vendite. I dubbi divennero sempre più grandi e nel 1962 Vicary capitolò e ammise che si era inventato i dati (e qualcuno suggerì che con ogni probabilità non aveva neppure fatto l'esperimento).

Subliminal advertising, http://www.snopes.com/business/hidden/popcorn.asp, ultimo aggiornamento: 25 gennaio 2007.
Mark Pendergrast, Per Dio la patria e la Coca-Cola, Casale Monferrato : Piemme, 2003, pp.352-353.
Silvano Fuso, Pinocchio e la scienza, Bari : Dedalo, 2006, pp.200-201.

view post Posted: 11/8/2008, 18:36 Mostro di Montauk - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (Fljll Flòi @ 11/8/2008, 15:59)
In base a quanto si è detto sopra, comunque, credo che vadano scartate tutte e tre.

Direi proprio di sì.

CITAZIONE
CITAZIONE
On August 1st, Gawker published pictures and x-rays of a Rakali (or Water Rat, Hydromys chrysogaster) showing several convincing similarities with the Montauk Monster: the "beak", tail, feet, size, and general appearance are similar. The Rakali originates from Australia.

Il sito a cui si fa riferimento è questo:
http://gawker.com/5032170/montauk-monster-vole-or-satan

Innanzitutto, va detto che l'immagine che dovrebbe spiegare la teoria "Montauk Monster = Dead Water Rat!" è un po' un pasticcio. Infatti le immagini si riferiscono ad animali diversi.
In cima c'è la foto del mostro di Montauk.
L'immagine presentata come "water rat skull" è il cranio di Josephoartigasia monesi, un gigantesco roditore preistorico scoperto in Uruguay nel 1987 e descritto quest'anno (Andrés Rinderknecht - R. Ernesto Blanco, The largest fossil rodent, "Proceedings of the Royal Society", (2008) 275, pp.923–928, pubblicato online 15 gennaio 2008, in pdf qui).
Gli animali nelle due foto di fianco al cranio sono nutrie (Myocastor coypus).
L'animale in basso a sinistra è un rakali (Hydromys chrysogaster).
Lo scheletro visto ai raggi X sembra essere quello di un ratto (ma non sono un esperto: se qualcuno può confermare o smentire si faccia avanti).

Qualunque sia l'ipotesi che si voglia sostenere con tali immagini, vale quanto detto sopra per la nutria: si tratta di roditori, mentre la dentatura del mostro di Montauk mostra che è un carnivoro.

Lo stesso vale per il capibara, anch'esso un roditore.

CITAZIONE
in questo articolo del Corriere.it [...]
CITAZIONE
gawker.com - che fin dall'inizio segue il "caso" con passione - rilancia l'ipotesi del maiale, anche nella sua versione esotica del capibara (un grosso mammifero che vive in Sud America)

Come ho detto, il capibara è un roditore, quindi non può essere definito una "versione esotica" del maiale.
view post Posted: 9/8/2008, 10:46 Mostro di Montauk - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (Fljll Flòi @ 9/8/2008, 09:45)
L'articolo è un po' contraddittorio perché parla contemporaneamente di cadavere di animale reale, "che potrebbe essere un cane, una tartaruga, un procione o una nutria", e di "arredo scenico" per un film, il che farebbe pensare a un falso (anche se in effetti anche una carcassa potrebbe fare da arredo).

Finché il "mostro" non verrà esaminato direttamente, non si potrà essere sicuri della sua natura.
Potrebbe anche essere un falso. Con i programmi di grafica ormai si possono fare "falsi" di qualità altissima (guardate per esempio questi). Si possono anche costruire dei falsi animali con materiali come il lattice. L'ipotesi del falso quindi rientra tra quelle plausibili e il fatto che la carcassa sia sparita potrebbe far venire qualche sospetto. Se è un falso, comunque, è studiato davvero bene visto che è pure ricoperto da insetti.
Passiamo quindi dall'ipotesi "falso" a quella che si tratti di una vera carcassa di animale. Resta da dire a quale specie può appartenere.
L'articolo citato da Fljll dice che l'animale di Montauk "potrebbe essere un cane, una tartaruga, un procione o una nutria".
In realtà basta una semplice occhiata per scartare subito due di queste ipotesi.
Questo è un particolare di una foto dell'animale di Montauk in cui si vede bene la mandibola:
image

Non è certamente un rettile come la tartaruga (che, tra l'altro, non ha denti).

Non è neppure un roditore come la nutria (Myocastor coypus).
Qui sotto c'è la foto di un cranio di questo animale (particolare tratto da una foto caricata su Wikimedia Commons):
image
Come è facile notare, la dentatura è del tutto diversa.

La dentatura della bestia di Montauk è quella di un mammifero dell'ordine dei carnivori, come, per citare i due animali nominati nell'articolo, il cane e il procione.

Cane:
image
Da: http://www.skullsunlimited.com/domestic_dog_skull.html

Procione:
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Da: http://www.skullsite.co.uk/Racoon/racoon.htm

Come ho già detto, a mio parere, l'ipotesi più credibile è quella del procione.
Comunque di sicuro non è una tartaruga e non è una nutria.

Edited by Giorgio - bib - 9/8/2008, 12:10
view post Posted: 8/8/2008, 14:01 Mostro di Montauk - Zoologia e dintorni
CITAZIONE (Fljll Flòi @ 8/8/2008, 09:05)
Dal momento che qui nel forum hai scritto tu direttamente, mi pare ovvio che il "vero" Giorgio sia quello del forum (che sostiene l'ipotesi-procione e non lontra) e mi viene il dubbio che al "Corriere di Como" abbiano travisato quel che hai detto, nonostante sia addirittura virgolettato. Ci dai una conferma?

Confermo. (E a proposito delle parti tra virgolette, si tratta di riassunti - con qualche errore, come quello dello scambio tra procione e lontra - e non di reali citazioni testuali).
Il "Corriere di Como" mi ha interpellato per telefono chiedendomi cosa ne pensavo del "mostro" di Montauk e se poteva avere qualcosa in comune con il "lariosauro" (inteso come "mostro" del lago di Como).
Alla prima domanda ho risposto che, nonostante sia stato messo in dubbio persino che fosse un animale reale (come abbiamo visto in questa discussione, si è parlato di "scherzo fatto con Photoshop" o di una creazione con il lattice), l'anatomia mi pareva credibile e l'ipotesi più plausibile mi sembrava essere quella del procione.
Alla seconda ho cominciato con la mia consueta premessa che i casi di "mostri" del lago di Como sono eterogenei. Alcuni sono chiaramente invenzioni, altri potrebbero riferirsi ad animali reali (e conosciuti), come un luccio, un gruppo di pesci che nuotavano compatti dando l'impressione di essere un unico grosso animale o una lontra (per maggiori dettagli, si può vedere qui).
Quindi, se si dovesse scegliere tra i "mostri" lariani il parente più prossimo del mostro di Montauk, la scelta cadrebbe ovviamente sulla lontra.
L'errore del "Corriere di Como" è nato evidentemente dall'aver fatto confusione tra la prima e la seconda risposta.

Per concludere, qualche precisazione sull'articolo:
CITAZIONE
«Potrebbe essere una lontra» [...] «Se Montauk fosse una specie di lontra,

Come già ho detto, la lontra è comparsa per errore. Si deve leggere "un procione".

CITAZIONE
questo lo avvicinerebbe, con similitudini ovviamente di larghissima scala, al nostro Lariosauro»

Come detto sopra, lo avvicinerebbe a uno dei casi del nostro lago, quello di Argegno del 1954. Negli altri non mi sembra che si possa vedere una lontra o un altro mammifero. (E garantisco di non aver detto "similitudini ovviamente di larghissima scala" ;) )

CITAZIONE
Una delle ipotesi sul mostro del Lago di Como

Per essere precisi, un'ipotesi su uno dei "mostri" del lago di Como (come al commento precedente)

CITAZIONE
lo vuole infatti antico parente del simpatico carnivoro marino.

Esiste anche la lontra marina (Enhydra lutris), ma ovviamente quella a cui ho fatto riferimento nella mia ipotesi per spiegare il "mostro" di Argegno del 1954 è la lontra europea (Lutra lutra) che ai tempi era ancora presente sul lago di Como. Non un "antico parente" (e neppure uno moderno), ma una normale lontra che poteva essere capitata da quelle parti.

CITAZIONE
«avvistato per l’ultima volta nel 2003» [...]

Il caso del 2003 è quello della presunta anguilla gigante, di cui ho scritto qui.
Come ho già detto sopra, l'ipotesi della lontra è riferita al caso del 1954 e non vale per questo del 2003.

CITAZIONE
precisa l’esperto

Qui corre l'obbligo di ringraziare il Corriere per la definizione.


Con questo credo di avere chiarito la vicenda qui nel forum. Per quanto riguarda il "Corriere di Como", ho mandato oggi una email di rettifica.
view post Posted: 7/8/2008, 16:39 L'occhio nel triangolo - Mah
CITAZIONE (Fljll Flòi @ 7/8/2008, 09:49)
l'occhio nel triangolo (lui parla di "piramide") con i raggi attorno, visibile in molte chiese

C'è anche nel timpano della chiesa parrocchiale di Parè (e ovviamente gli Illuminati non hanno nulla a che fare con ciò).

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