Rebirthing

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Mah
view post Posted on 8/9/2014, 23:01




In un comune della provincia di Como sarà presentata una serata sul rebirthing.

Non ci risulta che tale pratica abbia a suo sostegno prove scientifiche di efficacia. Nel sito del relatore, Sergio Salati, si trovano anche riferimenti ad altre idee che ci sembrano prive di conferma scientifica. Abbiamo così scritto al relatore esponendo i nostri dubbi e chiedendo se poteva darci delle risposte in modo da rendere più completa l'informazione per i nostri lettori.

CITAZIONE
1) Di norma le pratiche raccolte sotto il nome di "rebirthing" fanno riferimento a un presunto "trauma della nascita" che va rivissuto per essere superato (ma non esistono prove scientifiche che esista un "trauma della nascita"). E' così anche nel "rebirthing" che lei presenta?

La riposta che abbiamo ricevuto indica due punti: "A) il Trauma della Nascita è stato ampiamente trattato nel famoso libro dello psicologo e psicanalista austriaco Otto Rank, collega di Sigmund Freud. B) La psicologia prenatale, attraverso i suoi lavori scientifici, ha ormai provato e validato il il Trauma della Nascita (vedi i lavori e le pubblicazioni in Italia dell’ANPEP (Associazione Nazionale di Psicologia e di Educazione Prenatale))".
A prescindere dalla psicologia prenatale, ciò che non ci appare convincente e che in effetti non ci pare accettato dalle neuroscienze è che resti, anche in età avanzata, un "trauma della nascita" che può creare problemi e che va rivissuto per essere superato.

CITAZIONE
2) Sotto il termine "rebirthing" sono state poste pratiche anche pericolose, come quella di avvolgere il paziente in coperte o altro ed esercitare pressioni sul corpo per simulare la nascita, con il rischio di causare dolore e paura (specialmente nei bambini) e persino il soffocamento. Lei certamente conoscerà il caso di Candace, la bambina morta nel corso di una sessione di rebirthing di questo tipo. Pratiche come queste sono del tutto escluse nella versione del rebirthing da lei accolta?

Il caso citato è quello di una bambina di nome Candace, morta soffocata durante una sessione di rebirthing. L'agghiacciante trascrizione di una parte della sessione, portata come prova al processo contro i "terapisti", è riportata nel libro di Martin Gardner, Scienza, imposture e abbagli, Milano : Hoepli, 2006, pp.191-194, e la si può trovare online (in inglese) qui.

Il signor Salati ci ha risposto che si dissocia "categoricamente da qualsiasi pratica pericolosa" e che il suo "approccio col Rebirthing è di solo "respiro"". Naturalmente riteniamo positiva questa sua affermazione.

CITAZIONE
3) Anche escluse queste manovre pericolose, resterebbe comunque la questione della sua effettiva efficacia, per la quale non troviamo conferme in studi clinici controllati (come lei certamente sa, solo uno studio clinico controllato permette di fare affermazioni di quel genere, dato che riferimenti a episodi e impressioni sono inaffidabili per una serie di cause - campionamento, effetto placebo, mancata valutazione della regressione spontanea dei sintomi, ecc.). Viceversa si trovano radicali critiche al rebirthing. Per fare due soli esempi, un manuale di psicoterapia dice: "The problem is not that rebirthing that kills is sometimes practiced, but that rebirthing at all is practiced, given its total lack of evidence for its effectiveness" (Jane Fisher - William O'Donohue, Practitioner's guide to evidence-based psychotherapy, New York : Springer, p.4) e Margaret Singer e Janja Lalich lo hanno inserito tra le "psicoterapie folli" che danno il titolo a un loro libro (Psicoterapie «folli» : conoscerle e difendersi, Trento : Erickson, 1998, pp.52-55).
Può indicarci degli studi clinici controllati che dimostrino l'efficacia del rebirthing?

4) Nella locandina per la sua serata si legge che il rebirthing "migliora la concentrazione e la prontezza dei riflessi; riduce lo stress e l'affaticamento; migliora la qualità del sonno: aiuta a combattere le cefalee; contrasta l'ipossia".
Non ci risulta, però, che esistano studi clinici controllati a sostegno di tali affermazioni. Può quindi indicarci se esistono studi clinici controllati che mostrino l'efficacia del rebirthing per le fattispecie da lei segnalate? ovvero:
4a) "migliora la concentrazione e la prontezza dei riflessi"
4b) "riduce lo stress e l'affaticamento"
4c) "migliora la qualità del sonno"
4d) "aiuta a combattere le cefalee"
4e) "contrasta l'ipossia"

Il signor Salati ci ha invitato a guardare questa pagina e ci ha inviato una tesi e un documento.
Purtroppo non abbiamo trovato, in quanto sottoposto alla nostra attenzione, prove scientifiche a favore dell'efficacia del rebirthing. L'unico cenno -se nulla ci è sfuggito - a uno studio che avrebbe avuto risultati positivi è piuttosto sbrigativo e non descrive modalità e esiti - vedremo comunque se si riesce ad approfondire.
Al contrario, il testo della tesi contiene molte affermazioni che destano perplessità. Per esempio, viene citata una frase di Leonard Orr, il padre del rebirthing, nella quale sostiene che "il 70% delle tossine e delle scorie viene espulso attraverso la respirazione". Da quanto dice Orr sembra che il nostro corpo sia sempre pieno di tossine, ma ovviamente non è così (per fortuna). Si tratta di una convinzione diffusa in diverse "medicine alternative" le quali, per eliminarle, propongono diversi sistemi che hanno in comune il fatto di essere privi di fondamento scientifico - d'altra parte, non esistono prove neppure che le "tossine" di cui parlano gli "alternativi" esistano davvero. Nello sfortunato caso di presenza di reali tossine (per esempio per il morso di una vipera o per aver mangiato un fungo velenoso), comunque, certamente non le si elimina con la respirazione.

CITAZIONE
5) Nel suo sito, nella pagina che contiene i "percorsi esperienziali e formativi", vediamo indicate alcune voci che ci lasciano perplessi. Ne segnaliamo in particolare tre.
5a) "Prodotti takionici". Immaginiamo che l'aggettivo si riferisca ai tachioni. La scienza non è riuscita a provare l'esistenza dei tachioni (è una seria ipotesi, ma per ora non c'è ancora la prova). Come è possibile dunque che qualcuno affermi di avere prodotti basati sulle proprietà dei tachioni (che sarebbero un'ovvia prova della loro esistenza)?
5b) "Chakra". Dei "chakra" si parla in concezioni fisiologiche orientali completamente superate e smentite dalle conoscenze scientifiche. Lei intende semplicemente come concetto filosofico o come qualcosa di realmente esistente.
5c) "Reiki". Qual è la sua posizione nei confronti del reiki? Non esiste nessuna prova che il reiki abbia un qualunque effetto dal punto di vista terapeutico, come ha dimostrato la revisione sistematica effettuata da M. S. Lee, M. H. Pittler e E. Ernst, Effects of reiki in clinical practice: a systematic review of randomised clinical trials, in "International Journal of Clinical Practice", 62 (2008), pp.947-954: abstract qui.

6) Nella pagina "Libri consigliati e appunti", il primo testo che lei consiglia è La medicina sottosopra : e se Hamer avesse ragione? di Giorgio Mambretti e Jean Seraphin, un libro che vede con favore le idee di Ryke Hamer. Le idee di Hamer sulla genesi e la "cura" dei tumori, però, non sono in alcun modo riconosciute dalla scienza.

Il signor Salati ci ha risposto che questi punti non c'entrano nulla con il rebirthing e con la sua conferenza e, chiamandole in causa, si confondono le idee ai lettori.
Non ci sembra che ciò possa creare confusione, dato che abbiamo parlato di "altre idee", ma non abbiamo nessun problema a sottolineare che si tratta di punti emersi prendendo visione del sito del relatore e non sono pubblicizzate sulla locandina che abbiamo visto, né a riportare la sua affermazione che non hanno nulla a che vedere con la conferenza che terrà.

Aggiungiamo che il punto 6) è ora superato, dato che la citazione del libro è stata tolta.

Il signor Salati ci ha anche invitati a un incontro che terrà in provincia di Milano dicendo che la "testimonianza diretta [...] è certamente la cosa migliore". Ringraziando per l'invito, pur se non ci era possibile andare, abbiamo comunque fatto notare che la "testimonianza diretta" non è "certamente la cosa migliore. Le impressioni personali sono fallaci, essendo soggette a bias ed errori e inoltre una singola persona (o poche) sarebbe in ogni caso un campione troppo limitato e non ci sarebbe un campione di controllo. Solo uno studio clinico controllato può dare una risposta.

I nostri dubbi sul rebirthing restano. Ringraziamo comunque Sergio Salati per avere risposto.

Rispondiamo a nostra volta alla domanda (chiedere è legittimo e per noi non c'è alcun problema a rispondere) se il nostro è un lavoro retribuito e, se lo è, da chi. La risposta è semplice: no, non riceviamo nessun compenso da nessuno.

Edited by Bibliotopia - 11/9/2014, 23:19
 
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Mah
view post Posted on 27/9/2014, 10:58




CITAZIONE (Mah @ 9/9/2014, 00:01) 
uno studio che avrebbe avuto risultati positivi è piuttosto sbrigativo e non descrive modalità e esiti - vedremo comunque se si riesce ad approfondire

Nel post precedente avevamo riferito di aver trovato citato uno studio. Si faceva riferimento al libro di Arturo De Luca, Rebirthing : la terapia della rinascita, Milano : Xenia, 1995. Così l'abbiamo letto per vedere cosa diceva. Sfortunatamente non abbiamo trovato molto di più di quanto veniva riferito da chi lo citava. Se ne parla alle pp.270-272 dove l'autore dice che, insieme ad un'altra persona, ha effettuato uno studio sull'asma bronchiale e sarebbe risultato che il rebirthing avrebbe limitato "il senso di oppressione e la forza degli attacchi" (p.272). Purtroppo neppure qui si capisce come si è giunti a tal conclusione e quali controlli sono stati adottati nello svolgere lo studio. Il grafico di p.271 non ci ha aiutati a capire.

Non ci sono rinvii a studi clinici controllati neppure per altri disturbi per i quali, secondo l'autore, il rebirthing sarebbe efficace: pertosse (p.272 - positivo è comunque che si parli di "affiancare al trattamento farmacologico tradizionale"), rinite (pp.272-274), enfisema (p.274 - si parla genericamente di studi, ma senza dare riferimenti precisi), ansia e depressione (p.283), insonnia (p.284), fobie (pp.284-286), nevrosi traumatiche (p.286), stati catatonici, alcoolismo e tossicodipendenza (pp.286-287 - ma "usando la massima prudenza"), schizofrenia e disturbi borderline (pp.287-288).

Nel libro si dice che il rebirthing potrebbe offrire un aiuto anche a chi è colpito da lutti e perdite, attraverso un "riequilibramento biologico ed energetico del corpo emotivo e dei chakra" (p.284), un'espressione cui non si riesce a dare un significato dal punto di vista scientifico. Per quanto riguarda i chakra (di cui si parla alle pp.133-134, 243-256, 295-298, 304), fanno parte di una vecchia concezione orientale del corpo umano che, come la teoria degli umori ideata in Occidente, può ormai avere solo un interesse storico e non ha alcun rapporto con la reale fisiologia umana. Lo stesso si deve dire del "centro hara" (p.295). Anche il concetto di "riequilibramento energetico", in voga tra i cultori della new age e delle "medicine alternative", fa riferimento a una visione non scientifica della fisiologia umana nella quale si immagina una presunta energia vitale come il qi (si può trovare scritto anche nella forma chi - pp.42-45) o il prana (pp.45-47) delle tradizioni orientali (l'autore cita inoltre lo pneuma greco - pp.47-48).

Qui e in altri passi del libro è chiaro che l'autore usa il termine "energia" in un modo che non corrisponde alla definizione scientifica di energia, come si vede per esempio in questa affermazione: "La spina dorsale è un autentico pilastro di collegamento tra le energie che ci legano alla Madre Terra e le forze creative che ci raggiungono dall'alto" (p.267). Parlando dei "sette corpi del pianeta vivente", l'autore scrive che uno di essi sarebbe l'etere, presentato come "sorgente primordiale di ogni energia" e "una specie di riserva magnetica dell'energia mentale accumulata da tutti gli esseri viventi" (p.172). In quest'ultima definizione compare anche il magnetismo, ma è evidente che anche in questo caso non c'è alcun rapporto con il significato scientifico del termine.

Come il "pianeta vivente", anche noi umani avremmo più di un corpo. Oltre al corpo fisico, secondo le idee sostenute nel libro, avremmo anche un "corpo eterico", un "corpo astrale" (detto anche "aura" o "corpo bioplasmico") e un "sé transpersonale" (pp.240-243). Secondo l'autore, addirittura, "la bioenergetica di Reich è riuscita a dimostrare l'influenza del corpo eterico" (p.240 - della bioenergetica e degli orgoni di Wilhelm Reich si parla alle pp.146-154, 181-183). In realtà, fatta eccezione ovviamente per il corpo fisico, per il resto si tratta di affermazioni che non hanno fondamento scientifico.
Secondo l'autore, "il trauma della nascita domina tutta la vita dell'individuo" (p.109), ma sarebbe possibile effettuare una "profonda regressione fino alla nascita" (p.216) in modo da rivivere e superare tale trauma (pp.66-68, 86-88). Ancora una volta si tratta di affermazioni che non hanno riscontro scientifico: le neuroscienze ci dicono che non è possibile ricordare, con qualunque tecnica, il momento della nascita e tanto meno c'è alcun motivo per pensare che tale momento possa costituire un trauma permanente nella vita di una persona.

L'autore si spinge persino più indietro della nascita, suggerendo che per superare nevrosi traumatiche si possa "ricondurre molto indietro nel tempo il soggetto, fino a captare le primitive esperienze sensoriali legate al momento della nascita e alla vita fetale" (p.286) e addirittura, chiamando in causa Ronald Laing, arriva all'ipotesi di un "trauma da impianto" corrispondente alla fecondazione dell'ovulo (p.116). Non ci si ferma neppure lì: ci sarebbe anche l'influenza delle vite passate (p.99 - l'autore parla di "realtà inconfutabile della sopravvivenza dell'anima e del karma").

Del tutto prive di fondamento sono le associazioni tra il tipo di parto e le caratteristiche della persona, improntate spesso a ingenue analogie. Se alla nascita c'è stata una rottura prematura delle membrane (il cosiddetto "rompere le acque"), per esempio, la persona tenderebbe a sviluppare una fobia per l'acqua, cui si unirebbe la predisposizione all'anoressia e a crisi di vomito e ad affrontare gli ostacoli con sforzo e sofferenza (pp.88-89). L'uso, da parte della madre di analgesici, antispastici e anestetici favorirebbe la tendenza all'abuso di alcool e droga, alla fuga dalla realtà, all'irresponsabilità (pp.89-90). Chi nasce con parto podalico avrebbe la tendenza a "voltare le spalle alla vita", con atteggiamenti di sfiducia, rinuncia e timidezza (pp.89-90). Si racconta persino che una ragazza avrebbe sofferto di vertigini e avrebbe avvertito disagio negli aeroporti perché alla nascita, estratta con l'aiuto del forcipe, era stata tenuta sospesa in aria per quasi un minuto (p.108).

Nel libro si parla anche di "medicina ayurvedica" (pp.125-126) e si cita il reiki (p.224), ma si tratta di pratiche che, alla prova dei fatti, non hanno mostrato alcuna efficacia. Del tutto infondata è poi l'affermazione che "molte malattie, come il cancro e l'Aids, [...] si svilupperebbero proprio da forme profonde di conflittualità interna e di autopunizione" (pp.310-311).

In conclusione, neppure in questo libro abbiamo trovato alcun fondamento scientifico del rebirthing. Al contrario, il testo propone affermazioni non appoggiate e, anzi, in contrasto con le conoscenze scientifiche.
 
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Mah
view post Posted on 27/9/2014, 23:29




Il relatore della conferenza che ha dato lo spunto a questo thread ha anche scritto un libro sul rebirthing: Sergio Salati, Rebirthing : il respiro che guarisce, Vicenza : il Punto d'incontro, 2004.

Anche in questo libro, come in quello di Arturo De Luca di cui abbiamo parlato nel post precedente, si fa riferimento a una "energia vitale" la cui natura, però, non viene precisata. Secondo l'autore, "ogni cosa nell'universo è composta di energia" (p.33) e sarebbe possibile acquisire questa misteriosa "energia" con la respirazione: "Inalando coscientemente l'aria attraverso le narici si mettono in moto nel corpo alcuni centri che iniziano a lavorare per estrarre dall'aria l'energia vitale che, una volta captata, comincia a circolare lungo i nervi" (p.16). Non c'è, tuttavia, alcuna prova dell'esistenza di questa "energia vitale" né dei "centri" che la assorbirebbero dall'aria facendola poi scorrere (come?) per i nervi.
Anche l'autore di questo libro parla dell'etere e dà quella stessa definizione, identica parola per parola, che già abbiamo riportato dal libro di De Luca, ovvero "una specie di riserva magnetica dell'energia mentale accumulata da tutti gli esseri viventi" (p.34).
Che l'"energia" di cui si parla nel libro non corrisponde a ciò che scientificamente è chiamato con tale termine è evidentemente anche dove si dice si dice che "sostanze come nicotina, zucchero, sale e caffeina presto ci sottrarranno energia" (p.51). E' ovvio che assumere zucchero, per esempio, non sottrae, ma, al contrario, aggiunge energia (energia chimica). Dall'altro lato, non è detto che qualcosa che "sottrae energia" sia per forza negativo. Per esempio, fare una camminata o nuotare, e anche leggere un libro, "sottraggono energia", ma sono attività indubbiamente sane.

Oltre a "energia", un altro termine scientifico in voga tra i sostenitori di "medicine alternative", ma usato in modo che non corrisponde al suo significato nel linguaggio della scienza, è "vibrazione". Ne troviamo esempi in questo libro. Viene detto che "i pensieri e le sensazioni [...] fanno scorrere nell'universo la nostra stessa vibrazione influenzando altri sistemi energetici" (p.33), che "incrementiamo le nostre vibrazioni e assorbiamo vibrazioni più elevate di energia come quelle della gratitudine, della gioia e della fiducia" (p.33) e che il "corpo spirituale [...] ha una frequenza vibrazionale più elevata" (p.47). Se le si legge dal punto di vista scientifico, non si riesce proprio a capire cosa possano significare queste affermazioni.

L'autore afferma che con il rebirthing si può, "in alcuni casi, addirittura rivivere la propria nascita" e aggiunge che "liberarsi del ricordo traumatico della nascita può essere di enorme beneficio" (p.21; cfr p.26). In realtà si potrebbe avere l'illusione di rivivere la nascita, ma un ricordo della nascita, che sia o no traumatico, non risulta essere possibile.
Il libro sostiene che il rebirthing può essere efficace per gli attacchi di panico (pp.67-68), ma non dice su cosa si fondi questa sua affermazione: per quanto è a nostra conoscenza, non esistono studi clinici a sostegno di tale asserzione.
Anche qui, come nel libro di De Luca, troviamo l'associazione tra modalità del parto e tratti del carattere che chi nasce in quel modo tenderà ad avere nella sua vita. Per esempio chi è nato con un parto di lunga durata "tenderà a combattere", se è stato usato il forcipe la persona si sentirà poi "manipolato e costretto", i nati con parto podalico penseranno di essere "sempre nel verso sbagliato, quelli posti nell'incubatrice "creano, da adulti, uno scudo tra se stessi e la realtà" ecc. (pp.22-25). Come già detto commentando il libro di De Luca, queste correlazioni non hanno fondamento.
Anche in questo libro si parla di chakra (pp.36-42) e hara (pp.43-44), ma, come già si diceva nel post precedente, si tratta di idee smentite dalle conoscenze di fisiologia umana. In tema di fisiologia è anche difficile capire cosa siano le non meglio precisate "sostanze tossiche" (definite anche "tossine", ma non sembrano corrispondere a ciò che in biologia è chiamato "tossina") che, se non fossero espulse con attività fisica e respirazione, "si accumulerebbero nell'organismo causando la formazione di batteri e parassiti" (p.17). Pur se non è chiaro cosa siano queste "sostanze tossiche", si può comunque certamente escludere che da sostanze inanimate si formino organismi come batteri e parassiti.

L'ultima parte del libro (pp.103-140) è dedicata ad alcune pratiche che l'autore ha "sperimentato personalmente" e alle quali ritiene di poter "riconoscere meriti e benefici" (p.103).

Si comincia con i "prodotti derivanti dall'utilizzo dell'energia tachionica" (pp.104-105). Secondo quel che si legge in questo libro, infatti, i tachioni non solo sarebbero stati osservati (sarebbero "visibili con sofisticati microscopi"), ma sarebbe stata sviluppata una tecnologia basata su di essi. Secondo l'autore, infatti, l'energia associata ai tachioni "può essere altamente curativa e utile nella prevenzione oltre che per contrastare gli influssi negativi dei campi elettromagnetici causati da computer, cellulari e impianti elettrici". A suo dire, durante una malattia le molecole di acqua nel corpo umano tenderebbero a prendere una forma "a grappolo d'uva" che intrappolerebbe all'interno tossine (ancora loro!) e sostanze nutritive, ma, colpite da questa fantomatica energia tachionica, si aprirebbero permettendo di assimilare le sostanze nutrienti e di eliminare le "tossine" (p.104). I fisici (e non solo loro) qui balzeranno sulla sedia, dato che l'esistenza dai tachioni è stata ipotizzata, ma ad oggi non ha ricevuto conferma sperimentale. Se davvero qualcuno fosse riuscito a osservare i tachioni e addirittura a trarne un'applicazione pratica, si sarebbe assicurato il Premio Nobel per la fisica. Dunque si può senza dubbio escludere che esistano realmente "prodotti tachionici".

Si parla anche di chiropratica (pp.109-110). Questa pratica può avere una certa efficacia sui problemi muscolari grazie alla manipolazione (come un massaggio, insomma), ma le idee di "punti di tensione o di blocco" e di "ripristino dell'equilibrio" sono prive di fondamento, così come le pretese di azione su ghiandole, organi e sistema immunitario. Simon Singh e Edzard Ernst, nel loro libro Aghi, pozioni e massaggi (Milano : Rizzoli, 2008, pp.156-203), scrivono che esistono trattamenti che possono dare migliori risultati a prezzi minori e sconsigliano il ricorso alla chiropratica per la zona cervicale. Anche Stephen Barrett, di Quackwatch, ha diversi dubbi sulla chiropatica.

L'autore ritiene che vi sia una corrispondenza tra determinate zone del piede e del viso e i diversi organi del corpo e che quindi agendo con un massaggio in quelle zone si potrebbero ottenere "benefici che agiscono di riflesso sugli organi" (p.113). Tali corrispondenze sono però senza fondamento.

Nonostante l'autore parli di approccio "scientificamente provato", non c'è nulla di scientifico nella cromoterapia e non esiste prova alcuna della sua efficacia (pp.115-116). Lo stesso si deve dire dei "rimedi floreali del dottor Bach" (pp.117-132): una revisione sistematica degli studi ha mostrato che non hanno alcun effetto superiore al placebo.

Ci sono poi i "poteri di pietre e cristalli" (p.133). Si dice che le pietre, mantenendo "inalterato il loro campo energetico", sarebbero "strumenti terapeutici" quando sono necessarie "determinate vibrazioni energetiche", ma, ancora una volta, i termini "campo", "energia" e "vibrazione" sono usati in un modo che non ha significato scientifico. In ogni caso non esiste alcuna prova di efficacia della cristalloterapia.

Viene anche presentato (p.75) un preparato cui viene attribuita origine tibetana e che si potrebbe fare con 350 grammi di aglio senza pelle e 200 grammi di alcool a 90°. Per un certo numero se ne dovrebbero prendere da una a 25 gocce (secondo una tabella) in latte o acqua. Questo rimedio curerenne "ogni problema dell'apparato gastro-intestinale, regola la pressione arteriosa, cura i disturbi bronco-polmonari, libera il sangue dai grassi e lo purifica dai calcoli depositati, guarisce il diaframma miocardico e la miocardite, migliora il metabolismo, rende i vasi sanguigni più elastici, rafforza la vista, rende più lucida la mente e potenzia la sessualità; inoltre fa sparire completamente il mal di testa, la trombosi del cervello, la gastrite e le ulcere dello stomaco". Insomma, come commenta lo stesso autore, sarebbe "un estratto di lunga vita, raccomandato per qualsiasi scompenso!" Una nota dà pure questo avvertimento: "Attenzione, questo estratto risulta talmente efficace, che è assolutamente sconsigliato ripetere la cura se non dopo 5 anni!" Naturalmente è difficile credere all'esistenza di una simile panacea e, comunque, si torna al punto fondamentale: esistono degli studi clinici controllati che mostrino che questo rimedio è utile per queste indicazioni? o anche per alcune soltante (anche una sola)? Non ci risulta.

In conclusione, neppure la lettura di questo libro ci ha presentato prove dell'efficacia del rebirthing. Inoltre il libro fa riferimento anche ad alcune altre pratiche, ma nessuna di esse ha prove scientifiche a suo favore.
 
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