Ricordo che anni fa si era parlato della "memoria dell'acqua". Poi, appurato che trattavasi di una bufalazza, la cosa era un po' caduta nel dimenticatoio. Ma c'è chi la riprende ancora e si tratta, naturalmente, di Voyager!
Prima di riassumere il servizio andato in onda ieri, però, non posso non citare una frase dalla presentazione sul sito di Voyager:
CITAZIONE
l'acqua. Per qualcuno si tratta solo di una semplice miscela di idrogeno e ossigeno.
Ma sembra che si facciano la parodia da soli!
Un mistero nell'acqua?, Voyager, 29 ottobre 2008
Il mistero sarebbe che l'acqua "cambia il mondo di cristallizzarsi" a seconda che sia stata in ambienti felici o tristi. In Giappone "si sarebbe addirittura arrivati a credere che l'acqua possa avere una memoria".
Il "ricercatore" giapponese
Masaru Emoto ha inventato un procedimento per verificare, a suo dire, ciò. Divide una quantità d'acqua in varie parti, poi le congela a -25 / -30°C per tre ore, quindi toglie l'acqua, ora ghiacciata, e scatta una cinquantina di foto nel giro di due minuti. Soltanto la metà circa delle foto comunque andranno bene per i suoi studi.
I risultati sono sempre diversi e, a suo dire, la forma e la bellezza dei cristalli di ghiaccio sono proporzionali all'esperienza vissuta dall'acqua. Esperienze positive portano a cristalli simmetrici e perfetti, mentre esperienze negative portano a cristalli deformati.
(Fantastico il montaggio di Voyager: mentre si parla di esperienze negative si sente una vocetta che dice "Ti odio!"
)
Una parentesi di buon senso con
Antonio Bianconi dell'università La Sapienza di Roma, che nota che gli esperimenti di Emoto sono viziati da una visione antropocentrica e comunque non sono riproducibili da altri.
Lo stesso Emoto dice che è difficile trovare il modo di ripetere i suoi risultati.
Ma allora, si chiede Voyager, cosa si può fare con "una serie di studi che sembra essere dettata soltanto dal caso"? Bella domanda e si potrebbe rispondere che si può semplicemente mettere tutto nel novero delle bufalazze, ma essendo a Voyager, invece, ci si fa sopra un servizio.
Attenzione! Preparatevi a vedere un esempio di metodologia scientifica voyagerosissima!
Giacobbo ammette che alle teorie di Emoto mancano ancora le prove. Però, aggiunge, si può trovare una conferma all'interno di un'altra teoria, quella dei "campi morfogenetici" di Rupert Sheldrake. Questi "campi", tra l'altro, coordinerebbero i movimenti degli stormi di uccelli e dei banchi di pesci e lo stesso campo si evolverebbe perché avrebbe una sua memoria. "Se ciò fosse vero", dice Giacobbo, ci sarebbe addirittura una "memoria generale" e l'acqua sarebbe un caso particolare. Già, "se ciò fosse vero"... Peccato che, come dice lo stesso Giacobbo, questi "campi" non sono "ancora completamente riconosciuti dai fisici ortodossi". Tradotto dal voyagerese: non c'è la minima prova che esistano.
Grande Giacobbo! Insomma, c'è una teoria senza alcuna prova e per corroborarla si dice che è confermata da una teoria pure essa senza prove.
Pensate che nuovi orizzonti può aprire questo modo di argomentare! Gli asini volano? Non ci sono prove, ma se esistessero dei campi morfici asino-trainanti, potrebbero volare!
Emoto dice che, quando due diversi tipi di acque si incontrano, si trasmettono delle informazioni. D'altra parte, sostiene, tra acqua e acqua ovviamente c'è un "buon rapporto". Così un'acqua che è stata in un ambiente positivo caricherebbe positivamente l'acqua del nostro corpo. (
)
Bianconi sottolinea che Emoto e Sheldrake usano la parola "energia" in un senso che non ha nulla a che vedere con quello scientifico.
Voyager fa quindi un bilancio delle posizioni a favore e contro la teoria e di fatto emerge che le seconde vincono.
Ma Giacobbo non si arrende. E se l'acqua comunque avesse davvero una memoria? si chiede.
Si potrebbe interrogare un campione d'acqua presente sulla scena di un delitto! (Per chi non avesse visto Voyager: anche se vi sembrerà impossibile, non sto scherzando: l'ha detto davvero!)
E cosa succede, filosofeggia Giacobbone, alle acque quando c'è una guerra?
Il tutto, conclude, "apre incredibili panorami".
Replica con il titolo "L'acqua ha una memoria?" nella puntata di "Voyager" dell'1 settembre 2010.
Edited by Fljll Flòi - 5/9/2010, 22:37