Grafologia

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Fljll Flòi
view post Posted on 29/10/2011, 23:31 by: Fljll Flòi




Si tratta di disegnini e non di scrittura, ma mi sembra che si resti in tema. Un articolo del "Corriere della Sera" riferisce che Ruth Rostron, grafologa e vicepresidente del British Institute of Graphologists, ha fatto un'interpretazione degli scarabocchi schizzati da alcuni personaggi famosi. A me sembra che qui ci sia il forte rischio che l' "interpretazione" venga condizionata da quel che già si sa dell'autore degli scarabocchi.
Un esempio è questo:
CITAZIONE
Prendiamo le farfalle, con le quali Vladimir Nabokov, l' autore di Lolita , riempiva i suoi taccuini. Per Rostron disegnare appunto farfalle, uccellini o api svela il fastidio per i legami.

Da una parte l'interpretazione appare un po' semplicistica (animali che volano = voglia di sfuggire a legami), dall'altra è lecito avere il dubbio che la conclusione sia influenzata dal fatto che viene tratta già sapendo che le farfalle le ha scarabocchiate l'autore di Lolita. Se a scarabocchiare farfalle o uccellini fosse stato Manzoni, sarebbe giunta la stessa conclusione? Ok, so che la risposta del grafologo potrebbe essere: "ma Manzoni non avrebbe fatto quegli scarabocchi perché non era nella sua personalità. Ma questo mette in luce ancora una volta un problema di metodo: la studiosa avrebbe dovuto esaminare i disegnini e dare le sue valutazioni senza sapere chi ne era l'autore. Così si sarebbe potuto vedere se erano solo i disegni o anche le conoscenze sull'autore a ispirare l'interpretazione.
Altro esempio:
CITAZIONE
In quanto alle stelle, siamo nella galassia degli ottimisti e degli ambiziosi: se sono asimmetriche tra loro, la personalità sarà energetica (Allen Ginsberg ne riempiva i frontespizi dei suoi libri, per esempio).

Anche se qui non saprei se Ginsberg può essere chiaramente ricondotto a tale tipologia.
Poi l'articolo parla anche di Evi Crotti, "psicopedagoga, fondatrice nel 1975 a Milano della prima scuola grafologica di osservanza morettiana", che fa affermazioni come "Donne che disegnano baffi o uomini che insistono sulle ciglia "raccontano" il loro buon rapporto col genitore del sesso opposto, nulla a che fare con l' omosessualità come sarebbe banale immaginare". Mah... :huh:

* Paolo Conti, Stelle e navi, l' ambizione e la fuga. Cosa dicono di noi gli scarabocchi,Corriere della Sera, 13 settembre 2011, p.29:
http://archiviostorico.corriere.it/2011/se...110913024.shtml

 
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