Pioggia di pesci

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Fljll Flòi
view post Posted on 30/1/2012, 12:47 by: Fljll Flòi




La strage continua: perché?, "Voyager", Rai Due, 23 gennaio 2012

Il servizio cita la massiccia invasione di gabbiani che si schiantarono contro le case in California nel 1961 (ndr: il servizio dice a Monterey, ma le località citate dalle fonti che ho visto sono Capitola e Santa Cruz; Monterey non è molto lontana, ma forse Voyager si confonde con un evento simile capitato nel 1991 a Monterey) e che ispirò il film di Hitchcock "Gli uccelli" (1963) (ndr: il regista, attratto dalla notizia, si rifece anche a un racconto di Daphne Du Maurier).
Nature Geoscience ipotizzò che il comportamento dei gabbiani fosse dovuto a intossicazione da acido domoico proveniente dalle acciughe di cui gli uccelli si cibavano.
Voyager ricorda il caso dei "merli" dalle ali rosse (ndr: in realtà non sono merli, vedi sopra) caduti in gran quantità nella notte di capodanno 2011 di Beebe, in Arkansas. L'ornitologo Bruno Cignini dice che probabilmente hanno battuto contro qualcosa e sono caduti. Il servizio dice che la spiegazione ritenuta più valida allora fu che gli uccelli erano stati spaventati dai fuochi d'artificio dell'ultimo dell'anno e avevano preso il volo nel panico e nel buio finendo per scontrarsi tra loro, ma aggiunge che quest'anno le autorità di Beebe hanno vietato i fuochi e il fenomeno si è ripresentato comunque.
Il servizio prosegue elencando altri casi dell'inizio del 2011: circa 500 "merli" dalle ali rosse in Louisiana con ferite interne, il 4 gennaio un migliaio di berte grigie in Cile, il 5 un centinaio di "merli" nel Kentucky, centinaia di uccelli Falkoeping, in Svezia.
Per Voyager spiegazioni come quella dei fuochi d'artificio sono deboli e potrebbe essere stato messo in atto un "tentativo di distogliere l'attenzione da un'altra verità". Roberto Giacobbo racconta degli uccellini che venivano portati nelle miniere come rivelatori della presenza di gas nocivi inodori (sarebbero stati male e morti prima degli uomini, avvertendoli così del pericolo) e dice che c'è chi pensa che la spiegazione vera possa essere quella, anche se loro di Voyager non vogliono crederci (ndr: e allora perché la riferite facendo i misteriosi? :P ).
All'inizio del 2011 c'erano stati casi di morie di uccelli anche in Italia, in particolare a Faenza. Matteo Frasnelli, veterinario dell'Asl di Ravenna, e Paola Massi, direttrice dell'Istituto Zooprofilattico di Forlì, parlano di infezione virale (da paramixovirus) e intossicazione alimentare. Voyager dice che Giorgio Celli aveva respinto queste interpretazioni e proposto come spiegazione l'inquinamento o un'intossicazione causata dall'uomo.
Il servizio dice che all'inizio del 2012 a Faenza si sono ancora trovate tortore morte e che il WWF locale dice che qualcuno passava a ripulire le strade per minimizzare l'accaduto (ndr: ma non sarà che vengono raccolte perché non è igienico lasciare animali morti in giro? :huh: ; comunque qui si dice che "Di sicuro, già da alcuni giorni, omini non meglio identificati raccolgono almeno due volte al giorno le Tortore dal Collare Orientale morte o moribonde"... i MIB delle tortore morte! :D ).
Non solo uccelli. Il capodanno del 2011, sempre in Arkansas, si trovarono anche quasi 100.000 pesci tamburo morti. Il 5 gennaio altra moria di pesci tamburo nella baia di Chesapeake: nei pesci non furono trovati agenti inquinanti e si pensò alla bassa temperatura dell'acqua. Poi ci fu una moria di 40.000 granchi in Gran Bretagna.
L'etologo Francesco Petretti dice che le diverse morie non sono dovute ad un'unica causa e che ciascuno va analizzata di per sé.
Voyager prosegue l'elenco delle morie di inizio 2011: pesci e crostacei in Louisiana (per l'alterazione dei livelli di ossigeno nelle acque oceaniche); il 2 gennaio 100 tonnellate di pesce (specialmente sardine) in Brasile; ancora il 2 gennaio in Nuova Zelanda di pagri rosa, molti trovati senza occhi (ndr: un tocco di horror non fa mai male :P ).
Passando al 2012, il servizio dice che a capodanno a Oslo, in Norvegia, si è rilevata una moria di aringhe, forse spaventate dai pescatori o incappate in una tempesta, e poi misteriosamente scomparse (ndr: anche qui i MIB in azione? :o: ).
Si prosegue con gli spiaggiamenti dei cetacei: 30.10.1998: 300 balene spiaggiate in Nuova Zelanda; 27.7.2002: più di 50 cetacei nell'Australia occidentale (solo sei salvati); 8.1.2003: 160 balene in Nuova Zelanda: riportate al largo, tornavano verso riva; 22.5.2008: centinaia di globicefali in Senegal: anche questi riportati al largo, si dirigevano ancora verso la spiaggia. Voyager dice che alcuni spiegano il fenomeno con la variazione del campo magnetico terrestre, ma c'è anche chi lo lega all'attività solare. Klaus Vanselow, dell'università di Kiel, dice che da un'analisi degli spiaggiamenti dal'700 ad oggi emerge che il 90% sono capitate quando il ciclo delle macchie solari è stato inferiore a 11 anni e ritiene che i cetacei basino l'orientamento su cristalli di magnetite.
Il servizio dice che anche i suoni del traffico navale, delle esercitazioni militari e delle trivellazioni petrolifere possono disorientare i cetacei.
Voyager dice che secondo alcuni la causa della moria degli uccelli sarebbe l'attività di Haarp (ndr: e poteva mancare Haarp? :lol: ).
Quindi si allude alla profezia delle api (ndr: ma almeno ci viene risparmiata l'attribuzione ad Einstein ;) ) e si parla della moria degli ultimi anni, dicendo che come cause sono state proposte la varroa, le coltivazioni transgeniche, l'uso dei cellulari (con riferimento a uno studio dell'università di Landau; ndr: studio che, però, non dice ciò). Infine il servizio dice che Wikileaks ha rivelato che la causa della moria delle api potrebbe essere l'uso di pesticidi (ndr: in realtà è un'ipotesi conosciuta anche senza i grandi segreti di Wikileaks).
Conclusione voyagerosa: le morie di animali sono un segno che il mondo deve cambiare rotta?
Giacobbo dice che loro a Voyager non credono ai catastrofismi, ma finché le spiegazioni ufficiali saranno carenti o in contrasto tra loro ci saranno sempre esagerazioni (ndr: ma, Giacobbo, adesso sarebbe colpa della scienza se la gente inventa o si beve idee assurde? :o: Chi fa scienza non ha le verità in tasca come chi butta là idee pseudoscientifiche, per cui è ovvio che, se i dati sono insufficienti, le ipotesi fatte potranno essere carenti e diverse tra loro. Ma c'è una bella differenza tra chi lavora sui fatti, anche con la possibilità di sbagliarsi, e chi si inventa idee strane e forza i fatti ad assecondarle!)
 
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9 replies since 3/3/2010, 11:44   451 views
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