Caso Caponi: ha incontrato un alieno?, "Mistero", Italia 1, 20 gennaio 2011
"Mistero" dice che il 9 maggio 1993 è "la data che ha cambiato l'ufologia italiana". E' il giorno in cui Filiberto Caponi avrebbe visto e fotografato un alieno a Pretare, frazione di Arquata del Tronto (AP).
Come se non bastasse l'alieno chiaramente farlocco di Caponi, "Mistero" presenta "in anteprima assoluta" un documento farlocco che sarebbe stato fornito da uno che "ha chiesto di mantenere l'anonimato". Il documento, ovviamente con il timbro "TOP SECRET" in cima e in fondo, dice che sarebbe stato "avvistato dai radar della base A. M. (ndr: Aeronautica Militare) di Falconara Marittima (NATO) e Pratica di Mare", un oggetto volante non identificato di forma circolare". Colpito da missili lanciati da caccia andati a intercettarlo, sarebbe precipitato sul monte Vettore. Dice poi che "Caponi F." avrebbe visto delle creature alte 70-80 cm. Quindi "messo a tacere il Caponi, dopo due mesi è stato catturato un primo essere. Un secondo essere sarebbe stato trovato morto i primi di Febbraio del 1994. Si presume che un altro essere si aggiri per le montagne nei dintorni di Pretare e Acquasanta Terme."
Intervistato da Andrea G. Pinketts, Caponi dice che aveva sentito un verso mai udito prima, un lamento dal timbro metallico, e aveva visto qualcosa che sembrava un sacchetto che tremava e che si era rivelato una creatura con muso da tartaruga. L'essere, non più alto di 45-50 cm (ndr: nel documento farlocco diceva 70-80 cm), aveva fatto balzi e aveva scalato un muro infilando i piedi nelle fessure, senza usare le braccia. Dice che in un primo incontro aveva fatto due foto che poi erano andate perse (bruciate). Poi il 10 agosto avrebbe fatto altre foto in cui l'alieno compariva con bendaggi posticci. Caponi, mostrando le foto, dice che la pelle sembra ustionata e fa notare che ci sono dei tubetti che escono dal petto e che potrebbero essere respiratori. Dice che gli occhi a volte sembravano rifrangere la luce e altre volte sembravano vuoti. Dice che l'alieno non era ostile.
Caponi dice che l'aveva detto a un amico e quindi la notizia era arrivata ai giornali. Quindi sarebbe stato avvicinato da un uomo vestito di nero che gli avrebbe detto di lasciar perdere quella storia, rivolgendogli anche delle minacce. Dice di aver avuto problemi anche con i carabinieri e di essere stato accusato di turbativa dell'ordine pubblico e di diffusione di informazioni false e tendenziose. Avrebbe subito una perquisizione e il sequestro delle foto.
Caponi dice che anche in opere d'arte del passato si vedono ufo (ndr: che non sono ufo: un esempio
qui).
Esclusivo: un testimone ha visto l'alieno del caso Caponi, "Mistero", Italia 1, 20 gennaio 2011
"Mistero" manda la new entry Melissa Panarello (la Melissa P. autrice del best-seller erotico
100 colpi di spazzola prima di andare a dormire) a intervistare un tizio che dice di aver visto, un mese prima di Caponi, un alieno simile. Il tizio, che vuole restare anonimo, racconta che mentre viaggiava in auto aveva visto illuminato dai fari (era buio) la creatura: "vedevo in mezzo alla strada un essere che saltava da un albero a terra, in continuazione" (ndr: cioè c'era un albero in mezzo alla strada?
). Dice che aveva una testa tonda e occhi grandissimi, era alto circa 1 metro e 10, aveva una corporatura molto esile. Precisa: "io con la macchina, lui a piedi" (ndr: chissà se ci sono anche casi in cui un pedone vede un alieno passare in macchina o in moto...).
Dopo una settimana o poco più, l'anonimo avrebbe visto nuovamente l'alieno sul ciglio della strada, nascosto da arbusti fino alla testa, che sporgeva sopra.
Dice che ne aveva parlato solo con i suoi familiari. Non molto tempo dopo sua madre gli avrebbe detto di aver visto alla tv un alieno simile alla sua descrizione alla trasmissione "I fatti vostri" con Giancarlo Magalli. Erano le foto di Caponi che, dice l'anonimo, abita ad un centinaio di chilometri di distanza da lui, anch'egli marchigiano.
L'anonimo dice di aver fatto dei sogni con esplosioni e quadrati che uscivano da un punto fisso. Siccome si ripetevano, aveva deciso di dipingere la scena. Dice che non aveva mai dipinto prima e Melissa P., forse pensando che dopo che ne aveva dette tante l'intervistato un'assurdità poteva dirla pure lei, commenta: "Quindi è come se, appunto, questo incontro le avesse aperto un terzo occhio, le avesse sviluppato una creatività che forse c'era già prima, però è riuscito a tirare fuori". Il tizio dice che non sa dire, ma pensa sia così. Riprende poi il suo discorso dicendo che lui aveva fatto questo dipinto nel 2004 e nel 2006, sorpresone!, aveva visto un cerchio nel grano uguale al suo disegno, realizzato a Oxford (ndr: dovrebbe essere la formazione di Wayland Smithy, nell'Oxfordshire; vedi immagine qui sotto, presa da
qui).
Chiacchierando con Raz Degan, Pinketts dice di essere scettico. Dice che gli alieni appaiono nel Kansas, nel Nebraska, in Umbria, nelle Marche, ma mai a New York, a Las Vegas o a Los Angeles e che quindi sono forse dei "grandissimi provinciali", dei "provincialieni", praticamente dei ragazzi di paese.