Non è il primo episodio di questo genere.
E' famoso il caso di Frank D. Hansen che nel 1967 girava con un presunto ominide chiuso nel ghiaccio e lo mostrava al pubblico (a pagamento).
Hansen raccontò dapprima che era un uomo preistorico trovato conservato in un blocco di ghiaccio che galleggiava nel Pacifico settentrionale. Il corpo, recuperato da cacciatori di foche russi (o da cacciatori di balene giapponesi, se preferite questa versione), sarebbe finito a Hong Kong dove sarebbe stato acquistato per conto di un ricchissimo americano che lo avrebbe prestato a Hansen per portarlo in giro in esibizione.
Nel dicembre del 1968 il presunto ominide fu mostrato ai criptozoologi Ivan T. Sanderson (che ne fece un noto disegno) e Bernard Heuvelmans, che lo reputarono autentico (gli studiosi della prestigiosa Smithsonian Institution, invece, non poterono esaminarlo).
Nel 1969 Hansen tornò a mostrare, presso un centro commerciale, il suo presunto ominide (o un altro, dato che le immagini di "Time-Life" mostrano differenze rispetto al disegno di Sanderson).
Hansen ideò una storia più avventurosa dicendo che si era imbattuto nella creatura viva nei boschi del nord del Minnesota e le aveva sparato. Più avanti era tornato a prendere il corpo e lo aveva conservato nel congelatore per sette anni prima di cominciare a portarlo in giro.
Heuvelmans lo battezzò
Homo pongoides ed elaborò un'ipotesi che viene così riferita da Jean-Jacques Barloy:
CITAZIONE
La chiave del mistero è stata trovata senza alcun dubbio da Heuvelmans nel numero del primo novembre del 1966 del World Journal Tribune; secondo il giornale, in Vietnam dei soldati americani avrebbero ucciso «un'enorme scimmia antropoide». [...] Hansen, non a caso, era stato militare in Vietnam. Questa oscura faccenda si sarebbe dunque improvvisamente chiarita: prende forma uno scenario perfettamente coerente. Davanti al cadavere dell'uomo villoso, Hansen si dice che potrebbe far fortuna mostrandolo nelle fiere. Il mezzo per farlo entrare negli Stati Uniti è semplicissimo: basta metterlo in una delle bare destinate ai soldati uccisi [...].
Secondo Barloy, "è un'ipotesi perfettamente verosimile". Personalmente, la trovo al contrario del tutto inverosimile (diciamo pure assurda). C'è ovviamente una spiegazione meno azzardata.
Un biologo dell'Università di Londra, John Napier, riuscì a contattare un tale Howard Ball che gli riferì che era stata la sua ditta a costruire in gomma nel 1967 l'
Homo pongoides di Hansen. Anche altri due laboratori dissero di aver realizzato un finto ominide.
Il ghiaccio, diceva Napier, era suggestivo e, inoltre, rendeva più difficile vedere bene i dettagli della creatura e accorgersi che si trattava di un falso.
Jean-Jacques Barloy,
Gli animali misteriosi : invenzione o realtà?, Roma : Lucarini, 1987, pp.203-204.
Creature leggendarie, a cura dei redattori delle edizioni Time-Life, sl : Hobby & Work, 1994, p.111.
Massimo Polidoro,
Un Neanderthal sotto ghiaccio, "Focus", dicembre 2003, pagina non numerata tra le pp.284 e 285.