"Matrix", Canale 5, 6 maggio 2011
Puntata sull'uccisione di Osama Bin Laden
Conduttore: Alessio Vinci
Ospiti: Giampaolo Pansa, Giulietto Chiesa, Pietrangelo Buttafuoco, Piero Sansonetti e, in collegamento esterno, Massimo Mazzucco e Paolo Attivissimo
Chiesa dice che non sappiamo nulla se non da fonti amministrative USA e che se vogliono avere un minimo di credibilità dovrebbero far vedere filmati e foto (ndr: il presidente Obama ha detto che non saranno divulgate le foto di Bin Laden morto). Dice che non si può crederci finché non danno delle prove.
Buttafuoco dice che non capisce perché non vogliono far vedere le foto del cadavere, visto che tanto di foto di cadaveri conciati male ne han fatte vedere tante in passato.
Sansonetti dice che l'uccisione è certamente reale. Dice che gli USA hanno spesso mentito, ma che Obama è diverso da Bush. Dice che non gli piace l'idea di festeggiare per la morte di una persona, persino in questo caso, e che, se avessero pubblicato le foto, avrebbe criticato la decisione, anche se ora gli viene quasi da criticare che non l'abbiano fatto.
Mazzucco dice che più volte era stato negato che Bin Laden fosse coinvolto nell'attentato dell'11 settembre, che si era detto che nel dicembre 2001 era morto per problemi ai polmoni e che era apparso un sosia, che appariva più giovane di qualche anno. Dice che nel 2006 Omar, figlio di Bin Laden, avrebbe negato che fosse suo padre e che sembrava un sosia utilizzato per fargli dire quel che volevano. Dice che Benazir Bhutto aveva detto che Bin Laden era stato ucciso da Omar Sheikh (ndr: la Bhutto, però, non ha mai detto questo neppure un'altra volta, né prima né dopo, e la spiegazione più ovvia è che il nome di Bin Laden sia stato un lapsus e che intendesse nominare invece il giornalista americano Daniel Pearl, assassinato nel 2002; vedi
qui).
Attivissimo dice che la figlia di Bin Laden ha riconosciuto il padre e chiede se si può credere che gli Usa siano così pasticcioni da aver usato un sosia scadente. Dice che ci sono molti gruppi che sarebbero interessati a smentire la notizia, se potessero, ma nessuno l'ha fatto, e che, se fosse vivo, comparirebbe con il giornale di oggi in mano.
Chiesa dice che Mazzucco ha fornito dati di fatto che non possono essere smentiti (ndr: mica tanto: nella precedente ndr, p. e., ne ho smentita una). Dice che Bin Laden non era nell'elenco degli accusati per l'11 settembre (ndr:
qui una smentita). Dice che non sta dicendo che sia vivo e che neppure Mazzucco lo dice.
C'è un servizio di Gianluca Nicoletti. Mostra la foto di Bin Laden morto che è girata subito dopo l'uccisione spiegando che è un falso realizzato unendo la parte inferiore del viso di Bin Laden e la parte superiore della testa di un cadavere sfigurato dai colpi (cfr
qui). Ricorda altri casi di foto false. Era falsa una foto di Hitler morto nel bunker. La foto del cormorano ricoperto di petrolio, che nel gennaio 1991 fu l'immagine simbolo del rilascio di petrolio nel Golfo Persico da parte di Saddam Hussein, è stata costruita altrove ad arte (ndr: vedi
qui). Una foto della breccia di Porta Pia è un falso con figurette di soldati incollate (vedi
qui).
Vinci aggiunge la foto di Viktor Tomin con un soldato che mette la bandiera sovietica sul Reichstag (1945) è stata messa in scena, affermazione che fa un po' arrabbiare Chiesa.
Attivissimo dice che quindi la pubblicazione delle foto non avrebbe risolto nulla: chi non vuole credere, non avrebbe creduto neppure alle foto. Dice che le foto non sono prove sicure. Chiede a Chiesa e Mazzucco cosa dovrebbe esserci per convincerli.
Mazzucco dice che, quando fu ucciso Che Guevara, il corpo fu mostrato ai giornalisti.
Chiesa dice che Bin Laden non era sul sito dell'FBI come ricercato e che dovrebbero mostrarne il corpo.
Sansonetti a questo punto si arrabbia con i complottisti e dice che non si può dire che non esiste niente. Dice con sarcasmo che allora non esiste neppure Giulietto Chiesa.
Vinci chiede a Mazzucco dove sarebbero finiti i passeggeri degli aerei se si accettasse la sua idea che l'attentato dell'11 settembre è un bluff.
Mazzucco risponde che l'aereo partito e quello poi visto potrebbero non essere gli stessi. Dice che la CIA aveva già nel 1962 escogitato un piano che prevedeva di far partire un aereo, poi nasconderlo e mandare avanti un drone, facendogli fare una brutta fine per provocare uno scontro con Cuba. Dice che i parenti che avevano parlato al cellulare in realtà avevano solo parlato con agenti dell'FBI (ndr: smentita
qui).
Attivissimo dice che stanno accumulando complotto su complotto, ma non ci sono mai prove concrete. Chiede quanti sono p.e. i testimoni che hanno visto un missile colpire il Pentagono e dà la risposta: zero.
Chiesa dice che l'edficio 7 è crollato senza che sia stato colpito da aerei e che la Commissione ufficiale evita di nominarlo per tutto il rapporto. Dice che nelle polveri sono state trovate tracce di esplosivi come termite e nanotermite.
Attivissimo, con in mano un contenitore con un po' di termite, dice che tale sostanza non è un esplosivo e che l'edificio 7 c'è eccome nel rapporto.
Pansa si chiede perché mai gli Usa avrebbero dovuto volere colpire le Torri Gemelle.
Mazzucco dice che l'han fatto per avere una scusa per attaccare luoghi dove ci sono risorse energetiche.
Attivissimo dice che in 10 anni il cospirazionismo non è riuscito a tirar fuori nulla e che ormai è roba vecchia.
Sansonetti dice che il cospirazionismo cancella ogni analisi politica, non vede per esempio il ruolo del fondamentalismo arabo.
Quindi Sansonetti e Chiesa si beccano tra loro e Chiesa si alza e vuole andarsene, ma Vinci gli chiede di star lì.