In America prima di Colombo

« Older   Newer »
  Share  
Fljll Flòi
view post Posted on 19/6/2007, 17:02




C'è più di un autore che ha sostenuto che un popolo o un altro avrebbero raggiunto l'America prima di Colombo. Molte di queste teorie sono certamente bufale da libri degli amanti dei "misteri", ma recentemente c'è stata una notizia pubblicata su una rivista seria come "Le scienze":
http://lescienze.espresso.repubblica.it/ar...i_pollo/1304945
Dall'esame col radiocarbonio di alcune ossa di pollo trovate durante scavi archeologici a El Arenal, in Cile, i ricercatori dell'università di Auckland (Nuova Zelanda) è risultato che risalgono a un secolo prima dell'arrivo di Colombo e l'analisi del dna ha indicato che si tratta di polli provenienti dalla Polinesia.
Quindi i polinesiani sarebbero arrivati in America prima di Colombo.
Ma anche alla luce di questa scoperta, i primi restano i Vichinghi.
 
Top
Stefano Rai
view post Posted on 22/6/2007, 14:11




A chi è interessato alle scoperte (o presunte tali) dell’America, si può consigliare il libro di Kenneth L. Feder, Frodi, miti e misteri : scienza e pseudoscienza in archeologia (Roma : Avverbi, 2004), che contiene due capitoli sull’argomento.

Nel capitolo 5 (Chi ha scoperto l’America?) si fa notare che ovviamente i primi a “scoprire” l’America sono stati i primi uomini che vi hanno messo piede migliaia di anni fa provenendo dall’Asia e i cui discendenti sarebbero poi stati chiamati “indiani”, “indigeni”, “nativi”.

Il capitolo 6 ha come titolo: “E dopo gli Indiani, ma prima di Colombo?”
Vengono esaminate diverse teorie, dalla navigazione dell’irlandese san Brandano (VI sec.), alle ipotesi di viaggi di cinesi, gallesi e africani, alle speculazioni di Barry Fell secondo il quale le coste americane sarebbero state raggiunte tra il quarto e il secondo millennio a.C. da marinai libici, iberici, celti, greci, ebrei, egizi.
Tutte queste ipotesi cadono però sulla mancanza di prove archeologiche a loro sostegno.
E’ invece provato che i Vichinghi abbiano raggiunto l’America intorno all’anno 1000.
 
Top
view post Posted on 26/6/2007, 13:38
Avatar

Bibliotecario

Group:
Moderator
Posts:
203
Location:
Parè, Moltrasio

Status:


Sulle pagine del quotidiano comasco “L’Ordine” tra il 1961 e il 1973 ho trovato notizie su presunte scoperte da parte di Turchi, Egizi, Polacchi, Cinesi e presenze di Ebrei, Giapponesi, Africani.
Qui sotto do i titoli degli articoli seguiti da data e numero di pagina e, tra parentesi, un riassunto dell’articolo.

Non Colombo ma i turchi han scoperto l’America, 18 marzo 1961, p.6
(L’articolo riferisce che il colonnello Sabri Tümer, “direttore della sezione geografica dell’Esercito turco e professore alla Scuola superiore di guerra di Ankara”, afferma che è stato il turco Piri Reis, autore di una nota carta, a guidare Colombo)

Gli ebrei in America prima di Colombo?, 24 marzo 1971, p.10
(Il prof. Alexander von Wutherman [nome corretto: Wuthenau] dell’università del Messico sostiene che navigatori ebrei avevano raggiunto l’America prima di Colombo facendo riferimento a orecchini con la stella di Davide. Sostiene inoltre che ci sarebbero imbarcazioni simili a quelle egizie. A suo parere già prima dell’era comune l’America era popolata da genti provenienti da Giappone, Cina, Africa nera e Mediterraneo)

La flotta del Faraone Ramses III scoprì l’America prima di Colombo?, 12 settembre 1971, p.2
(Secondo l’indiano R. A. Jairazbhoy, la flotta di Ramses III avrebbe raggiunto il golfo del Messico. Semir Raouf, direttore dell’ufficio informazioni di Londra della Repubblica Araba Unita, lo definiva uno studioso competente. T. G. H. James, egittologo del British Museum, osservava tuttavia che «le cosiddette prove» non provavano proprio nulla)

Adesso salta fuori un altro scopritore dell’America: sarebbe un polacco, 29 ottobre 1971, p.9
(Per lo studioso cileno-polacco Tadeuse [sic] Kovaleczko lo scopritore è il polacco Jean Skolpus [ovvero Jan z Kolna, in latino Johannes Scolnus] che avrebbe compiuto, con navi di Cristiano I di Danimarca, un primo viaggio tra il 1470 e il 1471 e un secondo viaggio nel 1476. Sarebbe stato raccolto moribondo su un’isola – delle Azzorre? – da Colombo che si sarebbe preso le carte e quindi l’onore della scoperta)

Cinesi i primi colonizzatori dell’America?, 15 luglio 1973, p.10
(In una conferenza a New York, il pastore battista Hendon Harris, sulla base del libro antico Shan Hai Ching e di un’opera cartografica del sec. XI che si è procurato l’anno precedente in Corea, sostiene che la terra chiamata Fu Sang non è il Giappone, ma l’America e che Navajo e Sioux discendono dai Cinesi)
 
Top
view post Posted on 17/7/2007, 22:19
Avatar

Bibliotecario

Group:
Moderator
Posts:
203
Location:
Parè, Moltrasio

Status:


Nel 1933 è stata trovata in uno scavo a Tecaxic-Calixtlahuaca (Messico) una piccola testa di terracotta che si è poi detto essere un'opera romana del II secolo d. C.
La prova della termoluminescenza eseguito nel 1995 l'ha datata tra il IX sec. a. C. e la metà del XIII d. C., quindi prima di Colombo. Sembra che l'edificio sia stato abbandonato nel 1510, prima dell'arrivo degli Europei, e i resoconti degli scavi sembrano escludere intrusioni successive.
Si è ipotizzato che le correnti possano aver portato fino al golfo del Messico una nave romana.
C'è anche chi ha pensato che potrebbe trattarsi di uno scherzo: qualcuno avrebbe potuto mettere lì il reperto durante gli scavi.

La testina è tornata alla ribalta nel 1999 con un articolo di Roman Hristov e Santiago Genovés.
Un contributo sull'argomento di questi due autori, con foto della terracotta, è qui:
http://www.unm.edu/~rhristov/Romanhead.html

Se ne è occupata anche la stampa italiana - v. questi due articoli di Viviano Domenici sul "Corriere della Sera":
«L'America? La scoprirono i Romani milleottocento anni fa», 10 febbraio 2000, p.33
Antichi romani in Messico: lo dice quest'uomo barbuto, 27 febbraio 2000, p.29
Dello stesso autore e sullo stesso quotidiano:
Scoperta dell'America : il primato dei Vichinghi, 31 gennaio 2006, p.30 (in un riquadro è citata anche la testina di terracotta).

Nella voce Pre-Columbian trans-oceanic contact della Wikipedia inglese si legge anche
CITAZIONE
Nonetheless, as pointed out by archaeologist Michael E. Smith, the fieldwork documentation is so poor that it is not clear whether this object was indeed excavated at Calixtlahuaca or not.
http://en.wikipedia.org/wiki/Pre-Columbian...oceanic_contact

 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 9/8/2007, 09:43




Un articolo pubblicato sul periodico francese VSD sostiene che una mappa conservata presso la Library of Congress mostrerebbe che Marco Polo era sbarcato in Alaska (o quanto meno conosceva lo stretto che la separa dalla Siberia).
Qui l'indice di questo numero di VSD:
http://www.vsd.fr/contenu_editorial/pages/...re/sommaire.php
(Essendo la pagina che si raggiunge da "Sommaire" dalla pagina principale, suppongo che cambierà quando uscirà il prossimo numero, quindi il link non sarà più valido, però ci si fa comunque un'idea della rivista. Ora la storia della mappa è preceduta da servizi illustrati sulle confessions intimes di Lady Diana e sulle bonnes vacances di Sarkozy.

Ne parla in questi giorni anche la stampa italiana:
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...arco_polo.shtml
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSezion...24523girata.asp
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id...HOME_SPETTACOLO

La mappa, si dice, è stata donata nel 1933 alla Biblioteca del Congresso da un italo-americano di nome Marcian Rossi e nel 1943 è stata analizzata con gli ultravioletti dall'FBI. "Un incrocio di lettere" la attribuirebbe a Marco Polo.

La solita bufala giornalistica?
 
Top
view post Posted on 11/8/2007, 17:07
Avatar

Bibliotecario

Group:
Moderator
Posts:
203
Location:
Parè, Moltrasio

Status:


Riguardo a questa mappa attribuita a Marco Polo, nel riassunto dell’intervento di Benjamin B. Olshin al 47° incontro annuale della Society for the History of Discoveries (Portland, USA, settembre 2006)
http://www.sochistdisc.org/annual_meetings...6_abstracts.htm
si legge che
* come si dice anche negli articoli pubblicati sui giornali in questi giorni, questa mappa (conosciuta come Map with Ship) è alla Library of Congress da diversi decenni
* già nel 1948 è stato pubblicato un articolo (di Leo Bagrow, su “Imago Mundi”) su di essa e su altre mappe di Rossi nelle quali si vedrebbero le coste del nordest asiatico e, oltre, quelle americane
* alla mappa hanno già fatto riferimento Gunnar Thompson e Gavin Menzies, ritenendola una prova a favore della loro teoria dello sbarco cinese in America nel 1421 (peraltro una teoria che come ha scritto altrove = vedi qui = lo stesso Olshin “needs to be classified as fiction”).

Sulla base di ciò, sembrerebbe che la notizia, oltre che dubbia, non sia neppure una novità.
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 23/1/2009, 14:17




Le mappe del mistero, "Voyager", 21 gennaio 2009
(se ho ben capito, è un servizio già trasmesso in passato)

Voyager pone dubbi sulla storia "ufficiale" della scoperta dell'America:
* Su una lapide della tomba di papa Innocenzo VIII, morto nel luglio del 1492, si parla già della scoperta di un nuovo mondo.
* Il turco Piri Reis diceva che nel 1485 un genovese di nome Colon era giunto nelle "Antille".
* Il contratto di Colombo diceva che come compenso di quello che ha scoperto avrà il viaggio che adesso deve fare.
Giacobbo conclude che Colombo aveva quindi già fatto il suo viaggio prima del 1492.

Voyager afferma che senza il cambiamento di rotta finale, causato dall'insofferenza dell'equipaggio, Colombo sarebbe arrivato in Florida. La trasmissioe suggerisce che, dato che gli era stato promesso che sarebbe stato vicerè della terra dove fosse approdato, elementi in combutta con i reali spagnoli avrebbero avuto un ruolo el fomentare gli animi per costringere Colombo a cambiare direzione per sbrcare prima e così il navigatore avrebbe avuto solo un'isola e non il continente.

Quindi sono citate alcune mappe che presenterebbero l'Antartide (scoperta nel 1818) e per di più libera dai ghiacci.
* Piri Reis, 1513. Si vedrebbe la costa della terra della regina Maud, che per i geologi era coperta da ghiacci dal 4000 a.C. Voyager sottolinea che Piri Reis diceva di aver ricavato la sua mappa da altre più antiche.
* Oronzo Fineo, 1531. La rappresentazione sarebbe fedelissima e il MIT avrebbe confermato che la precisione era paragonabile a mappe realizzate a partire dal 1958.
* Philippe Buache. Anche qui ci sarebbe l'Anartide libera dai ghiacci.
Graham Hancock dice che i portolani erano precisissimi, anche nella longitudine (il cui calcolo fu un problema risolto molto dopo). Secondo lui l'origine delle mappe era nella biblioteca di Alessandria. Da questa sarebbero passate ai Turchi e quindi ai crociati.
Giacobbo parla di mappe disegnate da antiche civiltà scomparse.

Ed eccoci al Palazzo Besta di Teglio, in provincia di Sondrio. Sul soffitto della Sala della Creazione c'è una mappa affrescata, ben conservata. Anche qui l'Antartide è verde.
Claudio Piani, presentato da Voyager come collaboratore dell'istituto di geografia umana dell'Università di Milano, dice che la mappa di palazzo Besta riprende quella di Caspar Vopell (1499).
Secondo Piani, il fatto che Waldseemüller nel 1507 disegnò una mappa precisissima anche per il Nuovo Mondo (che proprio Waldseemüller battezzò "America" in onore di Amerigo Vespucci) presuppone che ci siano stati viaggi in America già negli anni precedenti il 1492, all'incirca tra il 1470 e il 1492.
Voyager dice che nella mappa di Waldseemüller si possono vedere ben delineati anche il versante pacifico (scoperto nel 1513) e le Ande (1523).

Conclusione molto voyagerosa:
* Il profilo superiore delle mappe di palazzo Besta e di Waldseemüller ha la forma del bordo superiore del mantello dalla Madonna dell'Umiltà dipinta dal Ghirlandaio per commissione della famiglia Vespucci (ndr: :lol: ). Un ragazzo raffigurato nel quadro sarebbe proprio il ritratto di Amerigo.
* Sulla mappa di palazzo Besta si vede incisa la data 1459 e questo fa supporre che questo sia l'originale e quella di Voppel la copia.
Con una logica che un po' mi sfugge si conclude quindi che in base a ciò è possibile che una spedizione fiorentina abbia raggiunto l'America prima di Colombo.

image
La mappa di Martin Waldseemüller (da Wikipedia (in inglese))

image
La mappa affrescata di Palazzo Besta (da Edicolaweb)

image
La Madonna dell'Umiltà del Ghirlandaio (da Wikipedia)
(Qui in formato grande)
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 10/11/2009, 11:25




Vichinghi padroni del mare?, "Voyager", Rai Due, 9 novembre 2009

I Vichinghi giunsero in America secoli prima di Colombo. Lo dice anche la storia "ufficiale" (come direbbe Voyager) e quindi Voyager va acercare qualcosa di più azzardato, come le affermazioni di Jacques de Mahieu secondo il quale i Vichinghi sarebbero scesi anche nell'America centrale e meridionale arrivando, con tale Ullman, in Messico, Bolivia, Cile, Perù.
Voyager dice che nella regione peruviana di Amazonas l'esploratore Antonio Raimondi trovò uno scheletro alto due metri e un frammento del cranio aveva capelli biondi e che da queste parti c'erano i Chachapoya, alti, biondi, con pelle bianca, dei quali sono state trovate mummie (ora conservate al museo di Leimebamba) presso la Laguna de los Condores.

I Vichinghi hanno compiuto i loro viaggi senza conoscere la bussola magnetica.
Giacobbo dice che in Groenlandia è stato trovato un ogetto con incisi dei segni che per alcuni potrebbe essere una bussola solare.
Voyager dice che nelle saghe si parla di una sunstone (pietra del sole) che guidava i navigatori e fa l'ipotesi che tale pietra potesse essere lo spato d'Islanda, una varietà trasparente di calcite caratterizzata dal fenomeno della birifrazione oppure la iolite che cambia colore a seconda dell'angolazione da cui la si osserva.

image
Birifrangenza in un cristallo di calcite (da Wikipedia)
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 9/10/2011, 17:53




Il favoloso segreto dell'ammiraglio, "Voyager", Rai Due, 3 ottobre 2011

Ruggero Marino dice che Colombo era già stato in America prima del 1492. Una prova sarebbe un'iscrizione sulla tomba di papa Innocenzo VIII che parla di un nuovo mondo.
Il servizio dice che Piri Reis afferma che la mappa di Colombo di cui si è servito, insieme ad altre, per disegnare la sua era riferita al suo viaggio alle Antille nell'anno 890 dell'Egira, ovvero nel 1485 (vedi già qua).
Elio Cadelo dice che l'America era già nota a Greci, Cartaginesi e soprattutto Romani. Dice che le navi romane erano migliori delle caravelle, che Plinio cita la coltivazione del mais nella pianura padana e che c'è pure un riferimento dei tempi all'ananas.
Viene citata la testa scolpita romana trovata in Messico e viene detto che sono state trovate centinaia di monete romane in Nord America e in Venezuela e il relitto di una nave romana al largo delle coste del Texas.
Il servizio dice che manoscritti scandinavi del XIII secolo parlano di viaggi dei Vichinghi in America intorno all'anno 1000. Viene citata la mappa di Vinland, aggiungendo che ci sono dubbi sul fatto che sia autentica (ndr: comunque la presenza vichinga in America, anche senza questa mappa, è confermata essendoci reperti archeologici, fatto che Voyager curiosamente non dice: forse sono così abituati a enunciare teorie senza prova alcuna che anche quando ci sono non viene loro in mente di citarle :D ).
Viene citato un planisfero cinese del 1763 che comprende anche l'America e ricalcherebbe una mappa cinese del 1418. Giacobbo ammette comunque che la questione è dubbia, aggiungendo però che qualcuno sostiene che i Cinesi siano arrivati in America prima di Colombo.
Il servizio dice che in America potevano essere arrivati già i Templari (ndr: eccoli! :lol: ). Dice che il porto di La Rochelle, da loro usato, non era comodo per dirigersi in Terra, ma lo era per andare in America. Dice che Colombo, arrivato con la croce rossa sulle vele, fu bene accolto forse perché gli indigeni avevano già conosciuto quel simbolo quando lo avevano portato i templari. Dice che Felipa, moglie di Colombo, era una discendente del maestro templare Henry Sinclair e che la madre di lei, per le nozze, aveva regalato a Colombo delle mappe che forse contenevano le segrete scoperte dei templari.
Ruggero Marino avrebbe scoperto una mappa comprendente l'America in uno scritto del 1470, ma per alcuni la mappa sarebbe stata disegnata successivamente in due pagine lasciate bianche.
Marino dice che la firma di Colombo fa riferimento alla Cabala.
Il servizio passa poi ad ipotesi sull'origine di Colombo e in particolare a presentare l'idea che potesse essere del Monferrato.
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 23/10/2012, 10:11




America: Templari prima di Colombo?, "Voyager", Rai Due, 19 ottobre 2012

Per l'ennesima volta, Voyager ripropone la storia che i Templari sarebbero arrivati in America prima di Colombo. E, come al solito, dimentica che comunque i Vichinghi erano già stati in America prima della data in cui sarebbero arrivati, nella fantasiosa ipotesi, i Templari.

Stavolta Giacobbo è andato a vedere la Torre di Newport, nel Rhode Island.
300px-DSCN3887_newporttower_e
Voyager si chiede: sarà stata un mulino oppure un battistero templare?
Voyager ovviamente preferisce la seconda ipotesi e dice che in seguito sarebbe stata riscoperta da Giovanni da Verrazzano (ndr: fatto molto curioso, dato che Giovanni da Verrazzano è morto nel 1528 e la torre è stata costruita nel secolo successivo, come confermano gli esami del C14 sulla malta).
Voyager ripresenta la storia del sodalizio tra i fratelli Nicolò e Antonio Zeno e i Templari che avrebbe portato al viaggio in America. La storia in questione racconta ciò: dopo la condanna dei Templari, alcuni di loro si rifugiano in Portogallo, altri in Scozia sotto la protezione della famiglia Sinclair. Alla fine del '300 Nicolò Zeno parte da Venezia, naufraga su un'isola delle Orcadi dove viene assalito da genti locali che vengono bloccate dall'intervento di un Sinclair. Sinclair e Nicolò Zeno, diventati amici, progettano di portare il tesoro dei Templari, che era lì in Scozia, in un posto più sicuro. Nicolò chiama il fratello Antonio e alla fine giungono in America. Il tesoro viene sepolto a Oak Island, in un pozzo (ndr: la storia del "pozzo" di Oak Island è raccontata più in dettaglio qui).
A supporto di questa storia, Voyager cita anche il "cavaliere di Westford", che sarebbe inciso su una roccia. Giacobbo dice che "è difficile vederlo ad occhio nudo" (ndr: e be', ovvio: non c'è! :lol: ). Ammette che i geologi dicono che sono segni naturali con qualche ritocco farlocco fatto successivamente, ma poi prosegue dicendo che potrebbe essere una stele riferita a James Gunn, un uomo del seguito di Sinclair.
Giacobbo cita anche lo scheletro di Fall River, che definisce medievale (ndr: in effetti è stato definito anche fenicio, cartaginese, egiziano: ciascuno gli attribuisce la provenienza più comoda per la propria idea). Dice che tale scoperta ha molti detrattori e che lo scheletro è andato distrutto in un incendio (ndr: nel 1843).
 
Top
Fljll Flòi
view post Posted on 6/9/2014, 09:46




Una civiltà perduta?, "Voyager", Rai Due, 2 settembre 2014

Il servizio comincia elencando un po' di arrivi precolombiani in America, mischiando cose accertate (Vichinghi) con ipotesi più o meno fantasiose (senza dimenticare gli immancabili clap Templari clap).
Manuel Paroletti dice che gli Egizi erano giunti in Cile nel 232 a.C. con sei navi. guidati dal capitano Rata e dal navigatore Maui.

Nella baia di Narragansett, nel Rhode Island, era stata trovata una grossa pietra, del peso di 2 tonnellate e mezzo, in riva al mare sulla quale c'era un'iscrizione runica. La pietra era poi stata sottratta, ma nell'aprile 2013 era ricomparsa.
Tim Cranston elenca delle ipotesi: esploratori dal Nord Europa? o forse clap Templari clap? (ndr: ma cosa c'entrano i Templari? :lol: Perché mai i Templari avrebbero usato caratteri runici? :lol: ) O forse un falso del XIX secolo? (ndr: ecco, l'ipotesi del falso è più sensata :P )
Kenneth Feder pensa che sia un falso. Dice che, se fossero giunti lì visitatori dall'Europa, non si sarebbero limitati a scrivere su una pietra: ci sarebbero altre tracce del loro insediamento e fa notare che falsificare un'iscrizione è abbastanza facile, fare altri falsi può essere più difficile.
Un tale Everett Brown, di Providence, era spuntato fuori dicendo che era un falso realizzato da lui nel 1964 imitando le rune viste su un libro, ma altri dicono di aver già visto le iscrizioni prima di quella data.
Temendo forse che non abbiamo colto le due citazioni precedenti, Roberto Giacobbo dice che secondo alcuni l'iscrizione sarebbe opera dei clap Templari clap (i "nostri cari Templari", dice con affetto).
Ci si sofferma quindi sulla "X uncinata". Voyager dice che compare anche sulla pietra di Kensington (che è comunque un falso), nella cappella di Rosslyn (e il servizio precisa ovviamente che questa cappella sarebbe stata un rifugio dei clap Templari clap e nella firma di Cristoforo Colombo (ndr: la X nella firma di Colombo in verità non è un carattere runico, ma la lettera chi greca che è l'iniziale di Cristo in greco (Christos) ed è stata tradizionalmente usata come abbreviazione per "Cristo": siccome Colombo si chiamava Cristoforo, la X che usava era semplicemente l'abbreviazione della prima parte del nome).
Paroletti dice che la X uncinata è un carattere runico che rappresenta l'equilibrio uomo-donna, cielo-terra, padre-figlio ed è un'allegoria del perpetuarsi del divino. (ndr: :wacko: )
Cranston dice che non si sa molto sul significato della X uncinata, ma che fa parte delle tradizione dei Vichinghi e, forse, di quelle (vediamo se indovinate) dei clap Templari clap, anche se per questi ultimi ci vorrebbero più prove (ndr: comunque lui non perde lo stesso l'occasione per nominarli).

Il servizio parla quindi della Torre di Newport. Per gli studiosi è un mulino, ma secondo alcuni sarebbe parte di una chiesa costruita dai clap Templari clap. Giacobbo, ovviamente pro-ipotesi templare, dice che è una costruzione unica e che se fosse stato un mulino se ne vedrebbero altri, che è in una posizione ideale per vedere chi si avvicina, che è in orientamento coi punti cardinali e che rispetta la geometria sacra. Per lui è del XIV secolo.
Paroletti dice che i clap Templari clap, fuggiti dalla Francia nel 1307 e rifugiatisi in Scozia presso la famiglia Sinclair, nel 1398 sarebbero andati con 12 navi in America con Henry Sinclair e con Antonio Zeno e, giunti là, avrebbero fondato colonie basate sul rito massonico scozzese e tra queste ci sarebbe stata Newport.

Si va quindi a Gungywamp. Voyager dice che qualcuno pensa che questo sito sia opera dei Celti, partiti nel VI secolo per sfuggire ai Norreni. Le camere sotterranee, secondo il programma, sarebbero tipiche dell'Irlanda.
Feder dice invece che in manuali del XVII-XVIII si trovano istruzioni per fare cantine interrate che sono uguali a quelle strutture. Gli allineamenti con i punti cardinali per lui non hanno significati misteriosi, ma semplicemente l'orientamento era per tenere al fresco ciò che veniva messo in cantina. Quindi: costruzioni di coloni europei ben dopo la scoperta di Colombo.
Voyager però non si arrende e dice che alcuni utensili sono databili al 1500 a.C. (ndr: che è una datazione incompatibile con l'ipotesi dei Celti che avevano fatto prima, ma sappiamo che il programma non si preoccupa di questi particolari ;) ).

L'ultima tappa del servizio è l'America's Stonehenge. Giacobbo ci spiega dove è: "Il bosco nel quale ci troviamo si trova vicino a Salem: vi ricordate le streghe di Salem?" (ndr: Ma no, Giacobbo! :D Quella è un'altra Salem! La Salem delle streghe è quella nel Massachusetts; quella dell'America's Stonehenge è un'altra Salem, nel New Hampshire!)
Dennis Stone dice che secondo lui è di 4000 anni fa.
Alan Hill dice che ha trovato indicazioni non solo di solstizi e equinozi, ma anche dei quarti (intermedi tra solstizi e equinozi) e che questi erano festivi solo presso alcune popolazioni celtiche.
Kenneth Feder dice che si può anche dire che il sito risale a popolazioni celtiche: basta precisare che non sono però gli antichi Celti, ma i loro discendenti del XVI-XVII secolo.
Giacobbo conclude dicendo che c'è una pietra che al solstizio d'estate ha un allineamento con il punto in cui sorge il sole tale che, continuando in linea retta, si arriverebbe a Stonehenge. C'è qualche legame tra i due siti? (ndr: No, Giacobbo! :P )
 
Top
10 replies since 19/6/2007, 17:02   2571 views
  Share