La forza della preghiera, "Voyager", Rai Due, 14 settembre 2012
Nel 1993 circa 4000 esperti di meditazione trascendentale si riunirono a Washington e il tasso di omicidi e rapine sarebbe poi calato del 23%.
Gli scettici obiettano che è impossibile parlare di causa / effetto.
Herbert Benson, dell'università di Harvard, autore di 175 articoli accademici e 11 libri sui poteri di guarigione della preghiera (dati di Voyager), dice che ripetere una parola come "pace", "Ave Maria" o altro per una ventina di minuti al giorno può indurre un rilassamento benefico per la salute. Avverte che ciò non deve però essere inteso come sostitutivo dei farmaci quando se ne ha bisogno.
Viene citato lo studio di Randolph Byrd nell'unità coronarica del San Francisco General Hospital (ndr:
Positive Therapeutic Effects of Intercessory Prayer in a Coronary Care Unit Population, "Southern Medical Journal", 1988, pp.826-829,
qui). Per metà dei pazienti furono fatte preghiere e, secondo lo studio, questa metà ebbe meno complicazioni e meno bisogno di farmaci. Voyager dice che ci sono stati poi centinaia di studi che hanno confermato i risultati.
Roberto Giacobbo dice che c'è chi ha dato un'interpretazione con la fisica quantistica (ndr: eh, certo, poteva mancare la spiegazione quantistica?
)
Voyager dice che secondo un'ipotesi ci sarebbe una coscienza collettiva e si potrebbe trasferire energia. (ndr:
)
Viene poi citato uno studio più accurato fatto nel 2006 da Herbert Benson che "incredibilmente" (ndr: così dice Voyager) sembrava smentire le ricerche che parlavano a favore dell'effetto positivo della preghiera (ndr:
Study of the Therapeutic Effects of Intercessory Prayer (STEP) in cardiac bypass patients: A multicenter randomized trial of uncertainty and certainty of receiving intercessory prayer, "American Heart Jounal", Volume 151, Issue 4 , Pages 934-942, April 2006,
qui: secondo lo studio "certainty of receiving intercessory prayer was associated with a higher incidence of complications").
Benson dice che l'effetto negativo si poteva forse spiegare ipotizzando che chi sapeva che pregavano per lui poteva credere che, se si pregava per lui, doveva essere grave.
Andrew Newberg, della Thomas Jefferson University, dice che ha fatto studi su pazienti che non avevano mai fatto meditazioni e ha rilevato che, se cominciavano a farlo, avevano effetti positivi: dice che dopo otto settimane di meditazione, le capacità mnemoniche erano aumentate del 10% (ndr: vedi Aleezé Sattar Moss, Nancy Wintering, Hannah Roggenkamp, Dharma Singh Khalsa, Mark R. Waldman, Daniel Monti, and Andrew B. Newberg,
Effects of an 8-Week Meditation Program on Mood and Anxiety in Patients with Memory Loss, "The Journal of Alternative and Complementary Medicine", January 2012, 18(1): 48-53,
qui).