epagani |
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| Si, lo zio di mio padre era Renzo Pagani di Castelli Calepio. La descrizione apparsa sui giornali dell'epoca manca di alcuni dettagli. Mio padre, al quale è stata raccontata la vicenda personalmente da suo zio, sostiene che lo strano pesce sollevò detriti dal fondale oscurandolo per diverse ore; Renzo Pagani e il collega Percassi dovettero sospendere l'immersione. Inoltre, secondo mio padre, il presunto mostro era più lungo d'un metro. Anch'io quando ho appreso la vicenda, ho pensato che si potesse trattare d'un grosso luccio ma Renzo Pagani ha sempre smentito questa ipotesi. Egli conosceva molto bene i pesci lacustri e non era la prima volta che esplorava il Lario. Inoltre pare che lo zio di mio padre non fosse a conoscenza dell'esistenza dei fossili del Lariosaurus Balsami. Solo dopo l'avvistamento, fece delle ricerche e scoprì l'esistenza della creatura del Triassico.
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